Saverio Mercadante was one of the most important composer in the first Italian nineteenth century, playing a leading role in the shift period from the Rossinian style to the rising Romantic opera. Mercadante, already in his early works, was well-known for his skilfulness in composing; during the Twenties he was considered, as Giovanni Pacini, the major emulator of the Rossinian style. At the beginning of the Thirties, Mercadante started a durable cooperation with the celebrated librettist Felice Romani. From this cooperation arose some works, which had success only among élite. In 1837, Mercadante, after the failure suffered at Paris with his work I Briganti, began an individual route which brought him to overcome the foregoing styles, by himself named ¿riforma¿. The work Il Bravo, considered the Mercadante's masterpiece by a large number of people, sums up the dramatic and formal novelties of his reformatory process and diverges from the styles of the period. An important reading key of the said development in Mercadante's opera production is in the relationship between him and his librettists and in the different kinds of libretto which his librettists provided him.
Saverio Mercadante fu uno dei più importanti compositori del primo Ottocento italiano, protagonista del periodo di transizione dal modello rossiniano al nascente melodramma romantico. Mercadante era già rinomato per la sua perizia compositiva fin dalle opere d'esordio; durante gli anni venti era conosciuto, al pari di Giovanni Pacini, come il maggiore emulo dello stile rossiniano. Nei primi anni trenta avviò una stabile collaborazione con il celebrato librettista Felice Romani, insieme al quale realizzò diverse opere il cui successo rimase però circoscritto alle élite. Nel 1837, Mercadante, dopo l'insuccesso ottenuto a Parigi con l'opera I Briganti, iniziò un percorso personale di superamento dei modelli precedenti, da lui stesso definito ¿riforma¿. L'opera Il Bravo, da molti considerata il capolavoro di Mercadante, sintetizza le novità drammatiche e formali del suo percorso riformatore, discostandosi dai modelli dell'epoca. Importante chiave di lettura di questa evoluzione nella produzione operistica di Mercadante è individuabile nel rapporto che egli ebbe con i propri librettisti e nei differenti tipi di libretto che questi ultimi gli fornirono.
L'opera seria di Saverio Mercadante: lettura del Bravo
GIUNTA, GIUSEPPE
2010/2011
Abstract
Saverio Mercadante fu uno dei più importanti compositori del primo Ottocento italiano, protagonista del periodo di transizione dal modello rossiniano al nascente melodramma romantico. Mercadante era già rinomato per la sua perizia compositiva fin dalle opere d'esordio; durante gli anni venti era conosciuto, al pari di Giovanni Pacini, come il maggiore emulo dello stile rossiniano. Nei primi anni trenta avviò una stabile collaborazione con il celebrato librettista Felice Romani, insieme al quale realizzò diverse opere il cui successo rimase però circoscritto alle élite. Nel 1837, Mercadante, dopo l'insuccesso ottenuto a Parigi con l'opera I Briganti, iniziò un percorso personale di superamento dei modelli precedenti, da lui stesso definito ¿riforma¿. L'opera Il Bravo, da molti considerata il capolavoro di Mercadante, sintetizza le novità drammatiche e formali del suo percorso riformatore, discostandosi dai modelli dell'epoca. Importante chiave di lettura di questa evoluzione nella produzione operistica di Mercadante è individuabile nel rapporto che egli ebbe con i propri librettisti e nei differenti tipi di libretto che questi ultimi gli fornirono.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/16791