This dissertation analyses the relationship between science fiction and female experience, focusing on the Canopus in Argos series by Nobel prize Doris Lessing. The analysis highlights how science fiction, a genre initially dominated by male authors and audiences, has been employed by women writers to subvert gender roles and envision new social structures. Doris Lessing approaches the genre with a unique perspective, integrating her personal experiences with mystical visions inspired by her spiritual quest. The first chapter examines the relationship between women and science fiction, beginning with Mary Shelley and exploring the contributions of authors such as Ursula K. Le Guin, Margaret Atwood, and Octavia Butler. These writers have redefined the genre by incorporating feminist and postcolonial visions. The second chapter retraces Doris Lessing’s life through the key themes of her work leading up to Canopus in Argos. It explores her relationship with communism, colonialism, feminism, and her growing interest in Sufi spirituality. Lessing rejects a one-dimensional view of the world, instead seeking a higher unity that transcends political and social ideologies. The third chapter is dedicated to the Canopus in Argos series, in which Lessing develops a complex cosmology to examine the human condition on an intergalactic scale. In the five books of the saga humanity is confronted with its own limitations which can be overcome only by a very much needed spiritual awakening.This dissertation shows how Lessing’s approach to science fiction is unique and how she employs the genre to imagine alternative philosophical and spiritual paradigms, as well as to reflect on new future perspectives.
Questa tesi analizza la relazione tra fantascienza ed esperienza femminile con un focus sulla saga Canopus in Argos del premio Nobel Doris Lessing. Questa analisi evidenzia come la fantascienza, genere inizialmente appannaggio di un pubblico e di autori maschili, sia stata utilizzata da scrittrici per sovertire ruoli di genere e immaginare nuove strutture sociali. Doris Lessing si avvicina a questo genere, adottando un approccio unico che integra il proprio vissuto personale a visioni mistiche ispirate dal proprio percorso di ricerca spirituale. Il primo capitolo esamina il rapporto tra donne e fantascienza, partendo da Mary Shelley e analizzando il contributo di autrici come Ursula K. Le Guin, Margaret Atwood e Octavia Butler, che hanno ridefinito la narrazione fantascientifica adottando prospettive femministe e postcoloniali. Il secondo capitolo ripercorre la vita di Doris Lessing attraverso i temi chiave della sua produzione fino al Canopus in Argos. Nei vari paragrafi si esplora il suo rapporto con il comunismo, il colonialismo, il femminismo e il suo avvicinamento alla spiritualità Sufi. Lessing rifiuta una visione unidimensionale del mondo e cerca invece un’unità superiore che trascenda le ideologie politiche e sociali. Il terzo capitolo è dedicato alla saga Canopus in Argos, in cui la scrittrice sviluppa una cosmologia complessa per indagare la condizione umana su scala intergalattica. Nei cinque libri della saga, l'umanità viene posta davanti ai propri limiti e si ipotizza un futuro migliore per essa che però passi da un quanto più necessario risveglio spirituale. Questa tesi dimostra come l'approccio di Lessing alla fantascienza sia unico e sia stato usato per immaginare alternative filosofiche e spirituali e riflettere su nuove prospettive future.
"Visioni mistiche della fantascienza: decostruzione dei confini in *Canopus in Argos: Archives* di Doris Lessing.
ZACHEO, ELENA
2023/2024
Abstract
Questa tesi analizza la relazione tra fantascienza ed esperienza femminile con un focus sulla saga Canopus in Argos del premio Nobel Doris Lessing. Questa analisi evidenzia come la fantascienza, genere inizialmente appannaggio di un pubblico e di autori maschili, sia stata utilizzata da scrittrici per sovertire ruoli di genere e immaginare nuove strutture sociali. Doris Lessing si avvicina a questo genere, adottando un approccio unico che integra il proprio vissuto personale a visioni mistiche ispirate dal proprio percorso di ricerca spirituale. Il primo capitolo esamina il rapporto tra donne e fantascienza, partendo da Mary Shelley e analizzando il contributo di autrici come Ursula K. Le Guin, Margaret Atwood e Octavia Butler, che hanno ridefinito la narrazione fantascientifica adottando prospettive femministe e postcoloniali. Il secondo capitolo ripercorre la vita di Doris Lessing attraverso i temi chiave della sua produzione fino al Canopus in Argos. Nei vari paragrafi si esplora il suo rapporto con il comunismo, il colonialismo, il femminismo e il suo avvicinamento alla spiritualità Sufi. Lessing rifiuta una visione unidimensionale del mondo e cerca invece un’unità superiore che trascenda le ideologie politiche e sociali. Il terzo capitolo è dedicato alla saga Canopus in Argos, in cui la scrittrice sviluppa una cosmologia complessa per indagare la condizione umana su scala intergalattica. Nei cinque libri della saga, l'umanità viene posta davanti ai propri limiti e si ipotizza un futuro migliore per essa che però passi da un quanto più necessario risveglio spirituale. Questa tesi dimostra come l'approccio di Lessing alla fantascienza sia unico e sia stato usato per immaginare alternative filosofiche e spirituali e riflettere su nuove prospettive future.File | Dimensione | Formato | |
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ZACHEO 751565 Mystical visions of Science Fiction Deconstructing boundaries in Doris Lessing’s Canopus in Argos saga.pdf
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/167621