In the presented paper, the advantages of introducing shading nets for vineyard management are discussed and analyzed. In fact, if at first this technique was designed to protect grapes from hailstorms, today this economic investment is increasingly taken into consideration as protection from the negative effects of thermal and radiation excesses due to changed climatic conditions, which have created new challenges for wine producers and which have made it necessary to seek and find adequate solutions in vineyard management. From the studies taken into consideration in the development of this paper, it is clear that shading nets influence important viticultural factors, such as temperature and solar radiation, and therefore the microclimate inside the vine canopy, the physiology of the plant, the use of water by the plant, the production yield and the accumulation of secondary metabolites. The optimal temperature for quality grapes is between 25° and 30°, so the general increase in temperatures can make it more difficult to achieve optimal quality standards and, for example, can anticipate the ripening of the grapes, cause an increase in the concentration of sugars, a decrease in total acidity, a higher pH and a decrease in anthocyanins in red grapes. In general, prolonged exposure to high temperatures, even when due to greater exposure to radiation, induces negative effects on the physiology of the vine and on the composition of the berries. The use of shading nets has shown that it can have a positive influence on these aspects. The studies examined have also highlighted that the shading induced by the nets, by decreasing the temperature of the shaded area, could decrease water losses from the soil and limit losses due to transpiration, improving the efficiency of water use by the vine. The microclimate that is determined at the plant level is certainly influenced by the nets, but the case studies analyzed have shown that many other aspects significantly affect the effects of the technique. This is one of the reasons why the experimental results are not all in agreement; in fact, they show differences attributable to the variety, the environment, the type of net used, the phenological stage in which the shading is installed. The results available to date cannot be generalized also because the studies are still few and localized in a limited number of geographical areas, mostly with hot-arid climates. Further studies on this topic could bring significant benefits for the management of vineyards not only located in hot-arid areas. In the paper, some of the factors that cause variability in the results were taken into consideration: the characteristics of the shading nets in terms of material, color and intensity of shading, the installation methods and the application period. The vines covered by white nets had a higher bunch weight with a greater number of grapes per bunch compared to the vines covered by the black shading net. Kaolin treatment is an alternative technique to the use of shading nets. It is necessary to find methods that guarantee optimal conditions for plant development and data support the effectiveness of installing shading nets. But the latter have a performance that is strongly linked to many parameters and to the specific conditions of the studied context. The wide variability of the results makes it difficult to draw clear conclusions.
Nell’elaborato presentato, vengono discussi e analizzati i vantaggi dell’introduzione delle reti ombreggianti per la gestione dei vigneti. Infatti, se in un primo momento questa tecnica era pensata per proteggere l’uva dalle grandinate, oggi questo investimento economico è sempre più preso in considerazione come protezione dagli effetti negativi degli eccessi termici e radiativi dovuti alle mutate condizioni climatiche, che hanno determinato nuove sfide per i produttori vitivinicoli e che hanno reso necessario cercare e trovare soluzioni adeguate nella gestione dei vigneti. Dagli studi presi in considerazione nello sviluppo di questo elaborato, si evince che le reti ombreggianti influiscono su importanti fattori viticoli, quali la temperatura e la radiazione solare, e quindi il microclima all’interno della chioma della vite, la fisiologia della pianta, l’uso dell’acqua da parte della pianta, la resa produttiva e l’accumulo dei metaboliti secondari. La temperatura ottimale per avere uva di qualità è compresa tra i 25° e i 30°, quindi il generale innalzamento delle temperature può rendere più difficile il raggiungimento di standard qualitativi ottimali e, ad esempio, può anticipare la maturazione dell’uva, provocare un aumento della concentrazione degli zuccheri, una diminuzione dell’acidità totale, un pH più alto e una diminuzione degli antociani nelle uve rosse. In generale l’esposizione prolungata ad alte temperature, anche quando dovuta alla maggiore esposizione alla radiazione, induce effetti negativi sulla fisiologia della vite e sulla composizione delle bacche. L'uso di reti ombreggianti ha mostrato di poter avere un’influenza positiva su questi aspetti. Gli studi presi in esame hanno anche evidenziato che l’ombreggiamento indotto dalle reti, diminuendo la temperatura della zona ombreggiata, potrebbe diminuire le perdite d’acqua dal suolo e limitare le perdite per traspirazione migliorando l'efficienza dell’uso dell’acqua da parte della vite. Anche il microclima che si determina a livello della pianta è sicuramente influenzato dalle reti ma i casi studio analizzati hanno mostrato che molti altri aspetti incidono significantemente sugli effetti della tecnica. Questa è una delle ragioni per cui i risultati sperimentali non sono tutti concordi; essi, infatti, mostrano differenze imputabili alla varietà, all’ambiente, al tipo di rete utilizzato, allo stadio fenologico in cui si installa l'ombreggiamento. I risultati disponibili fino a oggi non possono essere generalizzati anche perché gli studi sono ancora pochi e localizzati in un numero limitato di aree geografiche, per lo più a clima caldo-arido. Ulteriori studi su questo tema, potrebbero portare benefici significativi per la gestione dei vigneti non solo situati in zone caldo aride. Nell'elaborato si sono presi in considerazione alcuni dei fattori di variabilità dei risultati: le caratteristiche delle reti ombreggianti in termini di materiale, colore e intensità di ombreggiamento, le modalità di installazione e il periodo di applicazione. Le viti coperte da reti bianche presentavano un più alto peso del grappolo con un maggior numero di acini per grappolo rispetto alle viti coperte dalla rete ombreggiante nera. Il trattamento con il caolino è una tecnica alternativa all’uso delle reti ombreggianti. È necessario trovare metodi che garantiscono le condizioni ottimali per lo sviluppo della pianta e i dati supportano l'efficacia dell’installazione delle reti ombreggianti. Ma quest’ultime hanno una performance che è fortemente legata a molti parametri e alle condizioni specifiche del contesto studiato. L’ampia variabilità dei risultati rende difficile trarre conclusioni chiare.
Reti ombreggianti: effetti su microclima e fisiologia della vite e sulla maturazione dell’uva (Vitis vinifera)
YANKOVSKA, TETYANA
2023/2024
Abstract
Nell’elaborato presentato, vengono discussi e analizzati i vantaggi dell’introduzione delle reti ombreggianti per la gestione dei vigneti. Infatti, se in un primo momento questa tecnica era pensata per proteggere l’uva dalle grandinate, oggi questo investimento economico è sempre più preso in considerazione come protezione dagli effetti negativi degli eccessi termici e radiativi dovuti alle mutate condizioni climatiche, che hanno determinato nuove sfide per i produttori vitivinicoli e che hanno reso necessario cercare e trovare soluzioni adeguate nella gestione dei vigneti. Dagli studi presi in considerazione nello sviluppo di questo elaborato, si evince che le reti ombreggianti influiscono su importanti fattori viticoli, quali la temperatura e la radiazione solare, e quindi il microclima all’interno della chioma della vite, la fisiologia della pianta, l’uso dell’acqua da parte della pianta, la resa produttiva e l’accumulo dei metaboliti secondari. La temperatura ottimale per avere uva di qualità è compresa tra i 25° e i 30°, quindi il generale innalzamento delle temperature può rendere più difficile il raggiungimento di standard qualitativi ottimali e, ad esempio, può anticipare la maturazione dell’uva, provocare un aumento della concentrazione degli zuccheri, una diminuzione dell’acidità totale, un pH più alto e una diminuzione degli antociani nelle uve rosse. In generale l’esposizione prolungata ad alte temperature, anche quando dovuta alla maggiore esposizione alla radiazione, induce effetti negativi sulla fisiologia della vite e sulla composizione delle bacche. L'uso di reti ombreggianti ha mostrato di poter avere un’influenza positiva su questi aspetti. Gli studi presi in esame hanno anche evidenziato che l’ombreggiamento indotto dalle reti, diminuendo la temperatura della zona ombreggiata, potrebbe diminuire le perdite d’acqua dal suolo e limitare le perdite per traspirazione migliorando l'efficienza dell’uso dell’acqua da parte della vite. Anche il microclima che si determina a livello della pianta è sicuramente influenzato dalle reti ma i casi studio analizzati hanno mostrato che molti altri aspetti incidono significantemente sugli effetti della tecnica. Questa è una delle ragioni per cui i risultati sperimentali non sono tutti concordi; essi, infatti, mostrano differenze imputabili alla varietà, all’ambiente, al tipo di rete utilizzato, allo stadio fenologico in cui si installa l'ombreggiamento. I risultati disponibili fino a oggi non possono essere generalizzati anche perché gli studi sono ancora pochi e localizzati in un numero limitato di aree geografiche, per lo più a clima caldo-arido. Ulteriori studi su questo tema, potrebbero portare benefici significativi per la gestione dei vigneti non solo situati in zone caldo aride. Nell'elaborato si sono presi in considerazione alcuni dei fattori di variabilità dei risultati: le caratteristiche delle reti ombreggianti in termini di materiale, colore e intensità di ombreggiamento, le modalità di installazione e il periodo di applicazione. Le viti coperte da reti bianche presentavano un più alto peso del grappolo con un maggior numero di acini per grappolo rispetto alle viti coperte dalla rete ombreggiante nera. Il trattamento con il caolino è una tecnica alternativa all’uso delle reti ombreggianti. È necessario trovare metodi che garantiscono le condizioni ottimali per lo sviluppo della pianta e i dati supportano l'efficacia dell’installazione delle reti ombreggianti. Ma quest’ultime hanno una performance che è fortemente legata a molti parametri e alle condizioni specifiche del contesto studiato. L’ampia variabilità dei risultati rende difficile trarre conclusioni chiare.File | Dimensione | Formato | |
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