Due to climate change and rising temperatures, the occurrence of extreme weather events such as hail, has become increasingly frequent and is expected to further intensify in the coming years, with significant effects on the Mediterranean basin, which is already particularly affected by hailstorms. The damage caused by hail and its threat is leading a growing number of winegrowers to adopt defence strategies and passive protections, such as anti-hail nets. This essay analyses numerous scientific publications focused on the effects of anti-hail nets on grapevine physiology and grape ripening. Anti-hail nets is proven to be a highly effective tool for crop protection, capable of limiting hail damage, reducing economic losses, and ensuring greater production stability over time. Moreover, the microclimatic parameters found in a vineyard protected by nets—such as relative humidity and temperature—have been examined, as well as the effects on the efficiency of phytosanitary treatments. The partial reduction of solar radiation under the nets does not compromise yield and bud fertility and the shading effect helps to reduce weight loss due to dehydration. The nets delay sugar accumulation and the respiration of organic acids, resulting in lower sugar concentrations at harvest, supported by good acidity levels, generally leading to an improved correspondence between technological and phenolic maturity. The use of colored nets was also considered, especially in relation to the concentration of phenolic compounds and the effects on photosynthesis. Colored nets allow for targeted modulation of incident radiation and, depending on their color and density, can stimulate specific biosynthetic pathways, influencing the synthesis of anthocyanins, flavonols, and other secondary metabolites.
A causa del cambiamento climatico e dell’aumento delle temperature, l’incidenza di fenomeni meteorologici violenti come la grandine è diventata sempre più frequente ed è destinata ad aumentare ulteriormente nei prossimi anni, con effetti molto marcati sul bacino del Mediterraneo, già particolarmente vessato dalle precipitazioni grandinigene. I danni provocati dalla grandine e la loro minaccia portano un numero in aumento di viticoltori all’applicazione di strategie di difesa e protezioni passive, come le reti antigrandine. Nel presente elaborato sono state analizzate numerose pubblicazioni scientifiche focalizzate sugli effetti delle reti antigrandine sulla fisiologia della vite e sulla maturazione dell’uva. Le reti antigrandine si configurano come uno strumento altamente efficace per la difesa delle colture, in grado di limitare i danni da grandine, ridurre le perdite economiche e garantire una maggiore stabilità produttiva nel tempo. Inoltre, sono stati presi in esame i parametri microclimatici riscontrabili in una coltura protetta dalle reti, come umidità relativa e temperatura, oltre agli effetti sull’efficienza dei trattamenti fitosanitari. La resa produttiva non risulta compromessa dalla parziale riduzione della radiazione solare, la fertilità delle gemme non è influenzata e l’ombra permette di ridurre la perdita di peso per disidratazione. Le reti ritardano l’accumulo di zuccheri e la respirazione degli acidi organici, determinando concentrazioni zuccherine ridotte alla raccolta, supportate da buoni livelli di acidità e comportando una maggiore corrispondenza tra la maturità tecnologica e quella fenolica. È stato preso in considerazione anche l’impiego di reti colorate, specialmente per l’analisi della concentrazione di composti fenolici e gli effetti sulla fotosintesi clorofilliana. Le reti colorate permettono una modulazione mirata della radiazione incidente e, in funzione del colore e della densità, è possibile stimolare vie biosintetiche specifiche, influenzando la sintesi di antociani, flavonoli e altri metaboliti secondari.
L'utilizzo delle reti antigrandine in viticoltura: principali effetti sulla resa e sulla qualità delle uve
BERTOLINO, GIORGIO
2023/2024
Abstract
A causa del cambiamento climatico e dell’aumento delle temperature, l’incidenza di fenomeni meteorologici violenti come la grandine è diventata sempre più frequente ed è destinata ad aumentare ulteriormente nei prossimi anni, con effetti molto marcati sul bacino del Mediterraneo, già particolarmente vessato dalle precipitazioni grandinigene. I danni provocati dalla grandine e la loro minaccia portano un numero in aumento di viticoltori all’applicazione di strategie di difesa e protezioni passive, come le reti antigrandine. Nel presente elaborato sono state analizzate numerose pubblicazioni scientifiche focalizzate sugli effetti delle reti antigrandine sulla fisiologia della vite e sulla maturazione dell’uva. Le reti antigrandine si configurano come uno strumento altamente efficace per la difesa delle colture, in grado di limitare i danni da grandine, ridurre le perdite economiche e garantire una maggiore stabilità produttiva nel tempo. Inoltre, sono stati presi in esame i parametri microclimatici riscontrabili in una coltura protetta dalle reti, come umidità relativa e temperatura, oltre agli effetti sull’efficienza dei trattamenti fitosanitari. La resa produttiva non risulta compromessa dalla parziale riduzione della radiazione solare, la fertilità delle gemme non è influenzata e l’ombra permette di ridurre la perdita di peso per disidratazione. Le reti ritardano l’accumulo di zuccheri e la respirazione degli acidi organici, determinando concentrazioni zuccherine ridotte alla raccolta, supportate da buoni livelli di acidità e comportando una maggiore corrispondenza tra la maturità tecnologica e quella fenolica. È stato preso in considerazione anche l’impiego di reti colorate, specialmente per l’analisi della concentrazione di composti fenolici e gli effetti sulla fotosintesi clorofilliana. Le reti colorate permettono una modulazione mirata della radiazione incidente e, in funzione del colore e della densità, è possibile stimolare vie biosintetiche specifiche, influenzando la sintesi di antociani, flavonoli e altri metaboliti secondari.File | Dimensione | Formato | |
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