Staphylococcus aureus is a bacterium that frequently colonizes the mucous membranes and skin of healthy humans and animals. However, as an opportunistic pathogen, it can cause a range of infections, from superficial skin conditions to systemic infections. Numerous strains of this microorganism have zoonotic potential, as they can be transmitted between animals, including livestock, pets, wildlife, and humans. Some strains can develop resistance to beta-lactam antibiotics and are known as methicillin-resistant Staphylococcus aureus (MRSA). These strains represent one of the major public health challenges, according to the World Health Organization (WHO), as they are multidrug-resistant, easily transmitted through direct and indirect contact, and can cause severe infections with significant epidemiological and economic impacts. In this thesis, I analyzed the European scientific literature spanning 11 years (2013–2024) regarding the presence of MRSA in wild mammals, with the aim of providing a comprehensive and coherent overview of the distribution of these strains and antibiotic resistance in European wildlife. From the analysis, it emerged that the mecC gene is widely distributed, particularly among lagomorphs and the European hedgehog. The most frequently isolated clonal complexes were CC130, followed by CC1943 and other less prevalent ones (e.g., CC425, CC2616, and CC2361). As for the mecA gene, which shows lower prevalence, the predominant clonal complexes were CC398, CC22, and CC30, often associated with livestock (LA-MRSA), as well as CC5, CC8, and CC1, more frequently linked to human infections (CA-MRSA). The moderate presence of CA-MRSA and LA-MRSA clones suggests a potential risk of resistance transmission in environments where animals are not directly exposed to antibiotics, indicating possible interspecies contact or contamination from water and waste originating from farms or community settings. The higher prevalence of the mecC gene compared to that found in humans and livestock could indicate the presence of independent outbreaks of this clonal complex. In light of the current epidemiological situation, continuous health monitoring of wildlife is of fundamental importance.

Staphylococcus aureus è un batterio che colonizza frequentemente mucose e cute di uomini e animali sani ma, come patogeno opportunista, può causare una serie di infezioni che vanno da patologie cutanee superficiali a infezioni generalizzate. Numerosi ceppi di questo microrganismo possiedono un potenziale zoonotico, in quanto possono trasmettersi tra animali, inclusi bestiame, animali domestici, fauna selvatica e l’uomo. Alcuni ceppi possono sviluppare resistenza agli antibiotici beta-lattamici e sono definiti Staphylococcus aureus meticillino-resistenti (MRSA). Questi ceppi rappresentano una delle principali sfide di sanità pubblica, secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), poichè sono multiresistenti, si trasmettono facilmente mediante contatto diretto e indiretto e possono causare infezioni gravi, con un rilevante impatto epidemiologico ed economico. In questa tesi ho analizzato la letteratura scientifica europea, compresa in un arco temporale di 11 anni (2013-2024), relativa alla presenza di MRSA nei mammiferi selvatici, con l'obiettivo di fornire una panoramica ampia e coerente sulla distribuzione di questi ceppi e sulla resistenza agli antibiotici nella fauna selvatica europea. Dalla loro analisi è emerso che il gene mecC è ampiamente diffuso, in particolare tra i lagomorfi e il riccio europeo. I complessi clonali maggiormente isolati sono risultati il CC130, seguito dal CC1943 e altri meno prevalenti (CC425, CC2616 e CC2361). Per quanto riguarda il gene mecA, che presenta una diffusione minore, i complessi clonali prevalenti sono stati il CC398, CC22 e CC30, spesso associati agli animali da allevamento (LA-MRSA), nonchè il CC5, CC8 e CC1, più frequentemente legati a infezioni nell'uomo (CA-MRSA). La presenza moderata di cloni CA- e LA- indica un possibile rischio di trasmissione di resistenza in ambienti dove gli animali non sono direttamente esposti agli antibiotici, suggerendo contatti inter-specie o contaminazione di acque e rifiuti provenienti da allevamenti o ambienti comunitari. La prevalenza del gene mecC, più alta rispetto a quella trovata negli esseri umani e negli allevamenti, potrebbe indicare la presenza di focolai indipendenti di questo complesso clonale. Alla luce dell’attuale situazione epidemiologica risulta di fondamentale importanza un continuo monitoraggio sanitario della fauna selvatica.

Prevalenza di Staphylococcus aureus meticillino-resistente nella fauna selvatica europea: sintesi delle evidenze tramite review sistematica e meta-analisi

SARÀ, MONICA
2023/2024

Abstract

Staphylococcus aureus è un batterio che colonizza frequentemente mucose e cute di uomini e animali sani ma, come patogeno opportunista, può causare una serie di infezioni che vanno da patologie cutanee superficiali a infezioni generalizzate. Numerosi ceppi di questo microrganismo possiedono un potenziale zoonotico, in quanto possono trasmettersi tra animali, inclusi bestiame, animali domestici, fauna selvatica e l’uomo. Alcuni ceppi possono sviluppare resistenza agli antibiotici beta-lattamici e sono definiti Staphylococcus aureus meticillino-resistenti (MRSA). Questi ceppi rappresentano una delle principali sfide di sanità pubblica, secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), poichè sono multiresistenti, si trasmettono facilmente mediante contatto diretto e indiretto e possono causare infezioni gravi, con un rilevante impatto epidemiologico ed economico. In questa tesi ho analizzato la letteratura scientifica europea, compresa in un arco temporale di 11 anni (2013-2024), relativa alla presenza di MRSA nei mammiferi selvatici, con l'obiettivo di fornire una panoramica ampia e coerente sulla distribuzione di questi ceppi e sulla resistenza agli antibiotici nella fauna selvatica europea. Dalla loro analisi è emerso che il gene mecC è ampiamente diffuso, in particolare tra i lagomorfi e il riccio europeo. I complessi clonali maggiormente isolati sono risultati il CC130, seguito dal CC1943 e altri meno prevalenti (CC425, CC2616 e CC2361). Per quanto riguarda il gene mecA, che presenta una diffusione minore, i complessi clonali prevalenti sono stati il CC398, CC22 e CC30, spesso associati agli animali da allevamento (LA-MRSA), nonchè il CC5, CC8 e CC1, più frequentemente legati a infezioni nell'uomo (CA-MRSA). La presenza moderata di cloni CA- e LA- indica un possibile rischio di trasmissione di resistenza in ambienti dove gli animali non sono direttamente esposti agli antibiotici, suggerendo contatti inter-specie o contaminazione di acque e rifiuti provenienti da allevamenti o ambienti comunitari. La prevalenza del gene mecC, più alta rispetto a quella trovata negli esseri umani e negli allevamenti, potrebbe indicare la presenza di focolai indipendenti di questo complesso clonale. Alla luce dell’attuale situazione epidemiologica risulta di fondamentale importanza un continuo monitoraggio sanitario della fauna selvatica.
Prevalence of methicillin-resistant Staphylococcus aureus in european wildlife: evidence synthesis through systematic review and meta-analysis
Staphylococcus aureus is a bacterium that frequently colonizes the mucous membranes and skin of healthy humans and animals. However, as an opportunistic pathogen, it can cause a range of infections, from superficial skin conditions to systemic infections. Numerous strains of this microorganism have zoonotic potential, as they can be transmitted between animals, including livestock, pets, wildlife, and humans. Some strains can develop resistance to beta-lactam antibiotics and are known as methicillin-resistant Staphylococcus aureus (MRSA). These strains represent one of the major public health challenges, according to the World Health Organization (WHO), as they are multidrug-resistant, easily transmitted through direct and indirect contact, and can cause severe infections with significant epidemiological and economic impacts. In this thesis, I analyzed the European scientific literature spanning 11 years (2013–2024) regarding the presence of MRSA in wild mammals, with the aim of providing a comprehensive and coherent overview of the distribution of these strains and antibiotic resistance in European wildlife. From the analysis, it emerged that the mecC gene is widely distributed, particularly among lagomorphs and the European hedgehog. The most frequently isolated clonal complexes were CC130, followed by CC1943 and other less prevalent ones (e.g., CC425, CC2616, and CC2361). As for the mecA gene, which shows lower prevalence, the predominant clonal complexes were CC398, CC22, and CC30, often associated with livestock (LA-MRSA), as well as CC5, CC8, and CC1, more frequently linked to human infections (CA-MRSA). The moderate presence of CA-MRSA and LA-MRSA clones suggests a potential risk of resistance transmission in environments where animals are not directly exposed to antibiotics, indicating possible interspecies contact or contamination from water and waste originating from farms or community settings. The higher prevalence of the mecC gene compared to that found in humans and livestock could indicate the presence of independent outbreaks of this clonal complex. In light of the current epidemiological situation, continuous health monitoring of wildlife is of fundamental importance.
RAMBOZZI, LUISA
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/167320