Bilingualism is a complex linguistic phenomenon that highlights the interaction between two languages at the lexical, syntactic, phonetic, and prosodic levels. This thesis analyzes how two bilingual speakers, MK1 and MK2, translate and phonetically realize sentences from Italian to Macedonian, with particular attention to prosodic and intonational variations. The objective is to investigate differences in linguistic production to understand the influence of a bilingual environment on phonetics and the structure of the minority language. The analysis was conducted through an experimental study in a phonology laboratory, where acoustic data were collected through recordings in a controlled environment. The selected sentences were transcribed in both Latin and Cyrillic alphabets, along with their Italian translation, to highlight phonetic features. The data were examined using spectrograms and other acoustic representations to identify differences in intonation, duration, and fundamental frequency. The study reveals that MK1, born in North Macedonia and later moving to Italy, retains a pronunciation closer to the Macedonian standard, with a typically descending intonation in declarative sentences. MK2, born in Italy to Macedonian parents, exhibits Italian influences in prosodic realization, with different pause management and tonal accent variations. A significant example is the interrogative sentence "Gjorgji zema le go vestniko?", where MK1 employs a rising intonation typical of Macedonian, whereas MK2 displays a flatter intonational profile, similar to Italian. Another relevant aspect is the use of pronominal clitics, which are characteristic of Macedonian but absent in Italian. MK1 uses them naturally, while MK2 occasionally omits or alters their position, suggesting interference from the dominant language. Additionally, a comparison of interrogative sentences introduced by question words reveals that MK1 adheres to the standard Macedonian pattern with rising intonation, whereas MK2 tends to have a more pronounced downward shift, likely influenced by Italian. From a phonetic perspective, spectrographic analyses indicate that MK1 maintains clear vowel nasalization and a more distinct pronunciation of voiced plosives, while MK2 shows a reduction in these traits, aligning more closely with Italian phonetic characteristics. Furthermore, both speakers exhibit intonational variations in enumerative constructions, with MK1 displaying a greater reduction in intensity on the final words compared to MK2. The study's results demonstrate that bilingualism influences both the phonetic and prosodic structure of speech. MK1 retains more features of standard Macedonian, while MK2 exhibits adaptations influenced by Italian. These differences highlight how linguistic context, age of acquisition, and daily language use shape bilingual speech production. This research contributes to the study of bilingual phonetics, offering new perspectives on the analysis of language interactions in migratory contexts.

Il bilinguismo rappresenta un fenomeno linguistico complesso che evidenzia l'interazione tra due lingue a livello lessicale, sintattico, fonetico e prosodico. Questa tesi analizza il modo in cui due parlanti bilingui, MK1 e MK2, traducono e realizzano foneticamente frasi dall'italiano al macedone, con particolare attenzione alle variazioni prosodiche e intonative. L’obiettivo è indagare le differenze nella produzione linguistica per comprendere l’influenza dell’ambiente bilingue sulla fonetica e sulla struttura della lingua minoritaria. L'analisi è stata condotta attraverso uno studio sperimentale realizzato in un laboratorio di fonologia, in cui sono stati raccolti dati acustici tramite registrazioni in un ambiente controllato. Le frasi selezionate sono state trascritte in alfabeto latino e cirillico, con la relativa traduzione in italiano, per evidenziare le peculiarità fonetiche. I dati sono stati esaminati mediante spettrogrammi e altre rappresentazioni acustiche per identificare differenze nell’intonazione, nella durata e nella frequenza fondamentale della voce. Dallo studio emerge che MK1, nato in Macedonia del Nord e trasferitosi in Italia dopo l’infanzia, conserva una pronuncia più vicina allo standard macedone, con un’intonazione tipicamente discendente nelle frasi affermative. MK2, nato in Italia da genitori macedoni, mostra invece influenze italiane nella realizzazione prosodica, con una diversa gestione delle pause e una variazione nell’accento tonico. Un esempio significativo riguarda la frase interrogativa "Gjorgji zema le go vestniko?", in cui MK1 utilizza un’intonazione ascendente tipica del macedone, mentre MK2 presenta un profilo intonativo più piatto, simile a quello dell’italiano. Un altro aspetto rilevante è l’uso delle enclitiche pronominali, caratteristiche del macedone ma assenti in italiano. MK1 le utilizza in modo naturale, mentre MK2 talvolta le omette o ne altera la posizione, suggerendo un’interferenza della lingua dominante. Inoltre, il confronto tra le domande introdotte da pronomi interrogativi rivela che MK1 mantiene il modello macedone standard con un’intonazione ascendente, mentre MK2 tende a una discesa più marcata, probabilmente dovuta all’influenza italiana. Dal punto di vista fonetico, le analisi spettrografiche evidenziano che MK1 mantiene una chiara nasalizzazione delle vocali e una pronuncia più marcata delle occlusive sonore, mentre MK2 mostra una riduzione di questi tratti, avvicinandosi alle caratteristiche dell’italiano. Inoltre, entrambi i parlanti presentano variazioni intonative nelle costruzioni elencative, con una maggiore riduzione dell’intensità sulle ultime parole da parte di MK1 rispetto a MK2. I risultati dello studio dimostrano che il bilinguismo influenza sia la struttura fonetica che quella prosodica del parlato. MK1 conserva maggiormente le caratteristiche del macedone standard, mentre MK2 mostra adattamenti dovuti all’italiano. Queste differenze evidenziano come il contesto linguistico, l’età di acquisizione e l’uso quotidiano delle lingue modellino la produzione bilingue. La ricerca contribuisce allo studio della fonetica del bilinguismo, suggerendo nuove prospettive per l'analisi delle interazioni tra lingue in contesti migratori.

Il contatto linguistico tra macedone, italiano e altre lingue: analisi sperimentale di schemi ritmico-intonativi

KRSTOVSKA, ROBERTA
2023/2024

Abstract

Il bilinguismo rappresenta un fenomeno linguistico complesso che evidenzia l'interazione tra due lingue a livello lessicale, sintattico, fonetico e prosodico. Questa tesi analizza il modo in cui due parlanti bilingui, MK1 e MK2, traducono e realizzano foneticamente frasi dall'italiano al macedone, con particolare attenzione alle variazioni prosodiche e intonative. L’obiettivo è indagare le differenze nella produzione linguistica per comprendere l’influenza dell’ambiente bilingue sulla fonetica e sulla struttura della lingua minoritaria. L'analisi è stata condotta attraverso uno studio sperimentale realizzato in un laboratorio di fonologia, in cui sono stati raccolti dati acustici tramite registrazioni in un ambiente controllato. Le frasi selezionate sono state trascritte in alfabeto latino e cirillico, con la relativa traduzione in italiano, per evidenziare le peculiarità fonetiche. I dati sono stati esaminati mediante spettrogrammi e altre rappresentazioni acustiche per identificare differenze nell’intonazione, nella durata e nella frequenza fondamentale della voce. Dallo studio emerge che MK1, nato in Macedonia del Nord e trasferitosi in Italia dopo l’infanzia, conserva una pronuncia più vicina allo standard macedone, con un’intonazione tipicamente discendente nelle frasi affermative. MK2, nato in Italia da genitori macedoni, mostra invece influenze italiane nella realizzazione prosodica, con una diversa gestione delle pause e una variazione nell’accento tonico. Un esempio significativo riguarda la frase interrogativa "Gjorgji zema le go vestniko?", in cui MK1 utilizza un’intonazione ascendente tipica del macedone, mentre MK2 presenta un profilo intonativo più piatto, simile a quello dell’italiano. Un altro aspetto rilevante è l’uso delle enclitiche pronominali, caratteristiche del macedone ma assenti in italiano. MK1 le utilizza in modo naturale, mentre MK2 talvolta le omette o ne altera la posizione, suggerendo un’interferenza della lingua dominante. Inoltre, il confronto tra le domande introdotte da pronomi interrogativi rivela che MK1 mantiene il modello macedone standard con un’intonazione ascendente, mentre MK2 tende a una discesa più marcata, probabilmente dovuta all’influenza italiana. Dal punto di vista fonetico, le analisi spettrografiche evidenziano che MK1 mantiene una chiara nasalizzazione delle vocali e una pronuncia più marcata delle occlusive sonore, mentre MK2 mostra una riduzione di questi tratti, avvicinandosi alle caratteristiche dell’italiano. Inoltre, entrambi i parlanti presentano variazioni intonative nelle costruzioni elencative, con una maggiore riduzione dell’intensità sulle ultime parole da parte di MK1 rispetto a MK2. I risultati dello studio dimostrano che il bilinguismo influenza sia la struttura fonetica che quella prosodica del parlato. MK1 conserva maggiormente le caratteristiche del macedone standard, mentre MK2 mostra adattamenti dovuti all’italiano. Queste differenze evidenziano come il contesto linguistico, l’età di acquisizione e l’uso quotidiano delle lingue modellino la produzione bilingue. La ricerca contribuisce allo studio della fonetica del bilinguismo, suggerendo nuove prospettive per l'analisi delle interazioni tra lingue in contesti migratori.
The linguistic contact between macedonian, italian and other languages: experimental analysis of rhythmic-intonative schemes
Bilingualism is a complex linguistic phenomenon that highlights the interaction between two languages at the lexical, syntactic, phonetic, and prosodic levels. This thesis analyzes how two bilingual speakers, MK1 and MK2, translate and phonetically realize sentences from Italian to Macedonian, with particular attention to prosodic and intonational variations. The objective is to investigate differences in linguistic production to understand the influence of a bilingual environment on phonetics and the structure of the minority language. The analysis was conducted through an experimental study in a phonology laboratory, where acoustic data were collected through recordings in a controlled environment. The selected sentences were transcribed in both Latin and Cyrillic alphabets, along with their Italian translation, to highlight phonetic features. The data were examined using spectrograms and other acoustic representations to identify differences in intonation, duration, and fundamental frequency. The study reveals that MK1, born in North Macedonia and later moving to Italy, retains a pronunciation closer to the Macedonian standard, with a typically descending intonation in declarative sentences. MK2, born in Italy to Macedonian parents, exhibits Italian influences in prosodic realization, with different pause management and tonal accent variations. A significant example is the interrogative sentence "Gjorgji zema le go vestniko?", where MK1 employs a rising intonation typical of Macedonian, whereas MK2 displays a flatter intonational profile, similar to Italian. Another relevant aspect is the use of pronominal clitics, which are characteristic of Macedonian but absent in Italian. MK1 uses them naturally, while MK2 occasionally omits or alters their position, suggesting interference from the dominant language. Additionally, a comparison of interrogative sentences introduced by question words reveals that MK1 adheres to the standard Macedonian pattern with rising intonation, whereas MK2 tends to have a more pronounced downward shift, likely influenced by Italian. From a phonetic perspective, spectrographic analyses indicate that MK1 maintains clear vowel nasalization and a more distinct pronunciation of voiced plosives, while MK2 shows a reduction in these traits, aligning more closely with Italian phonetic characteristics. Furthermore, both speakers exhibit intonational variations in enumerative constructions, with MK1 displaying a greater reduction in intensity on the final words compared to MK2. The study's results demonstrate that bilingualism influences both the phonetic and prosodic structure of speech. MK1 retains more features of standard Macedonian, while MK2 exhibits adaptations influenced by Italian. These differences highlight how linguistic context, age of acquisition, and daily language use shape bilingual speech production. This research contributes to the study of bilingual phonetics, offering new perspectives on the analysis of language interactions in migratory contexts.
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Descrizione: Questa tesi analizza il contatto linguistico tra macedone, italiano e altre lingue, con un focus sperimentale sugli schemi ritmico-intonativi. L'indagine si basa su dati acustici raccolti in laboratorio per evidenziare variazioni prosodiche nei parlanti b
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/167211