The thesis workshop focused on the analysis of Renaissance enameled copper artworks, particularly on an artifact from the Accademia Carrara in Bergamo, The Baptism of Christ, donated in 2022 by collector Mario Scaglia. This piece, likely commissioned by a lombard nobleman, was created using email peint technique, an art form especially widespread in lombard workshops. As a result, research into its creation was directed toward the patronage system in Milan during the 15th and 16th centuries. Historical and diagnostic investigations, supported by XRF and SEM scientific analyses, suggested a dating of the object between 1520 and 1560, based on enameling techniques and the use of specific colorants, particularly the blue glass. The artifact was studied in the laboratory, where it was found to be covered in atmospheric particulate matter that hindered optimal viewing. The enamel showed signs of corrosion, losses, and micro-cracking. Additionally, since the piece is composed of several assembled parts, it also presented structural issues. The restoration of such works is particularly complex due to the combination of metal and glass, which are chemically and physically different materials. This type of object requires a targeted conservation approach that integrates historical research, scientific analysis, and technical experimentation. To optimize the restoration process, a bibliographic and market survey was conducted to identify a suitable product for enamel reintegration. Photopolymerizable acrylic resins used in dentistry and nail care were analyzed: the experimentation assessed the durability, reversibility, and discernibility of the selected products. The consolidation of micro-cracks in the enamel was addressed by searching for a consolidant with good capillarity and protective properties for the underlying metal. Scientific tests led to the selection of acrylic resin-based solutions and fluorinated polymers, which demonstrated effective protection against moisture and sulfide pollution. The restoration, which required meticulous microscopic observation, enabled the removal of surface deposits. The enamel losses were reintegrated, not only for aesthetic reasons but also to protect the underlying copper. It was also possible to remove previous restoration attempts deemed unsuitable and to carry out structural improvements using a reversible mounting system. The research carried out not only restored the aesthetic legibility of the artwork but also deepened the historical and technological understanding of the artifact. The project made it possible to identify innovative methodologies for enamel restoration, demonstrating the importance of a scientific and interdisciplinary approach to the conservation of historical and artistic heritage.
Il laboratorio di tesi si è focalizzato sull'analisi delle opere in rame smaltato rinascimentali, in particolare su un manufatto proveniente dall'Accademia Carrara di Bergamo, il Battesimo di Cristo, donato nel 2022 dal collezionista Mario Scaglia. Questo manufatto, probabilmente commissionato da un nobile lombardo, è stato realizzato con la tecnica della smaltatura su rame, una forma d'arte diffusa soprattutto nelle botteghe lombarde, per cui le ricerche sulla sua realizzazione si sono indirizzate verso la committenza milanese del Quattro-Cinquecento. Le indagini storiche e diagnostiche, supportate dalle analisi scientifiche XRF e SEM, hanno suggerito una datazione dell'oggetto tra il 1520 e il 1560, considerando le tecniche di smaltatura e l'uso di specifici coloranti, in particolare il blu del vetro. L'oggetto è stato studiato in laboratorio, dove è emerso che era coperto da particolato atmosferico, che ne impediva una fruizione ottimale e presentava smalto corroso, lacunoso e microfessurato. Inoltre, essendo il manufatto composto da diverse parti assemblate, evidenziava anche problematiche strutturali. Il restauro di opere simili è particolarmente complesso a causa della combinazione di metallo e vetro, materiali chimicamente e fisicamente differenti. Questo tipo di oggetto richiede un approccio conservativo mirato, che unisca ricerca storica, analisi scientifiche e sperimentazione tecnica. Per ottimizzare l’intervento, è stata condotta un’indagine bibliografica e di mercato, con lo scopo di individuare un prodotto adeguato all’integrazione dello smalto. Sono state analizzate resine acriliche fotopolimerizzabili utilizzate in odontoiatria e onicotecnica: la sperimentazione ha valutato durabilità, reversibilità e riconoscibilità dei prodotti selezionati. Il consolidamento delle microfessurazioni nello smalto è stato affrontato attraverso la ricerca di un consolidante con buone proprietà di capillarità e di protezione del metallo sottostante. Test scientifici hanno portato alla selezione di soluzioni a base di resine acriliche e prodotti fluorurati, che hanno dimostrato buone capacità di protezione contro l'umidità e l'inquinamento. Il restauro, che ha richiesto una meticolosa osservazione microscopica, ha consentito la rimozione dei depositi superficiali. Sono state preservate le decorazioni in oro ed è stata eseguita l'integrazione delle lacune, non solo per ragioni estetiche, ma anche per proteggere il rame sottostante. È stato anche possibile eliminare precedenti interventi di restauro ritenuti non idonei, e sono stati effettuati miglioramenti strutturali, utilizzando un sistema di imperenaggio reversibile. Le ricerche effettuate hanno consentito non solo di restituire l'opera alla sua piena leggibilità estetica, ma anche di approfondire la comprensione storica e tecnologica del manufatto. Il lavoro ha permesso di individuare metodologie innovative per il restauro degli smalti, dimostrando l'importanza di un approccio scientifico e interdisciplinare per la conservazione di beni storici e artistici.
Il restauro del “Battesimo di Cristo” in rame smaltato dall’Accademia Carrara di Bergamo. Studio per l'integrazione degli smalti con resine acriliche fotopolimerizzabili
MOSSOTTO, LINDA
2023/2024
Abstract
Il laboratorio di tesi si è focalizzato sull'analisi delle opere in rame smaltato rinascimentali, in particolare su un manufatto proveniente dall'Accademia Carrara di Bergamo, il Battesimo di Cristo, donato nel 2022 dal collezionista Mario Scaglia. Questo manufatto, probabilmente commissionato da un nobile lombardo, è stato realizzato con la tecnica della smaltatura su rame, una forma d'arte diffusa soprattutto nelle botteghe lombarde, per cui le ricerche sulla sua realizzazione si sono indirizzate verso la committenza milanese del Quattro-Cinquecento. Le indagini storiche e diagnostiche, supportate dalle analisi scientifiche XRF e SEM, hanno suggerito una datazione dell'oggetto tra il 1520 e il 1560, considerando le tecniche di smaltatura e l'uso di specifici coloranti, in particolare il blu del vetro. L'oggetto è stato studiato in laboratorio, dove è emerso che era coperto da particolato atmosferico, che ne impediva una fruizione ottimale e presentava smalto corroso, lacunoso e microfessurato. Inoltre, essendo il manufatto composto da diverse parti assemblate, evidenziava anche problematiche strutturali. Il restauro di opere simili è particolarmente complesso a causa della combinazione di metallo e vetro, materiali chimicamente e fisicamente differenti. Questo tipo di oggetto richiede un approccio conservativo mirato, che unisca ricerca storica, analisi scientifiche e sperimentazione tecnica. Per ottimizzare l’intervento, è stata condotta un’indagine bibliografica e di mercato, con lo scopo di individuare un prodotto adeguato all’integrazione dello smalto. Sono state analizzate resine acriliche fotopolimerizzabili utilizzate in odontoiatria e onicotecnica: la sperimentazione ha valutato durabilità, reversibilità e riconoscibilità dei prodotti selezionati. Il consolidamento delle microfessurazioni nello smalto è stato affrontato attraverso la ricerca di un consolidante con buone proprietà di capillarità e di protezione del metallo sottostante. Test scientifici hanno portato alla selezione di soluzioni a base di resine acriliche e prodotti fluorurati, che hanno dimostrato buone capacità di protezione contro l'umidità e l'inquinamento. Il restauro, che ha richiesto una meticolosa osservazione microscopica, ha consentito la rimozione dei depositi superficiali. Sono state preservate le decorazioni in oro ed è stata eseguita l'integrazione delle lacune, non solo per ragioni estetiche, ma anche per proteggere il rame sottostante. È stato anche possibile eliminare precedenti interventi di restauro ritenuti non idonei, e sono stati effettuati miglioramenti strutturali, utilizzando un sistema di imperenaggio reversibile. Le ricerche effettuate hanno consentito non solo di restituire l'opera alla sua piena leggibilità estetica, ma anche di approfondire la comprensione storica e tecnologica del manufatto. Il lavoro ha permesso di individuare metodologie innovative per il restauro degli smalti, dimostrando l'importanza di un approccio scientifico e interdisciplinare per la conservazione di beni storici e artistici.File | Dimensione | Formato | |
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