The thesis workshop focused on the restoration of a jambiya from the Royal Armoury of Turin, a traditional Yemeni dagger. The object consists of a hand-forged steel blade, a sheath and a container made of silver alloy decorated with filigree patterns, and a leather belt with an attached textile featuring geometric motifs. The complexity of the artifact, due to the coexistence of various materials and the impossibility of separating its structural components, posed significant conservation challenges from the outset. The project was divided into several phases, beginning with in-depth historical, typological, and archival research aimed at reconstructing the geographic origin and cultural context of the object. At the same time, diagnostic investigations were carried out to identify the constituent materials, study the manufacturing techniques, and assess the conservation state. Special attention was given to the cleaning process, which was particularly challenging due to the presence of delicate filigree decorations on the silver alloy surfaces. The restoration was conducted in accordance with the principles of minimal intervention and maximum reversibility, with the aim of ensuring the artifact’s stability and improving its aesthetic legibility.
Il laboratorio di tesi si è concentrato sul restauro di una jambiya proveniente dall'Armeria Reale di Torino, tipico pugnale tradizionale yemenita. L’opera è costituita da una lama in acciaio forgiato a mano, un fodero e un contenitore in lega d’argento decorati con motivi a filigrana, e una cintura in cuoio a cui è adeso un tessuto decorato da motivi geometrici. La complessità dell’opera, dovuta alla compresenza di materiali polimaterici e all’impossibilità di separare le diverse componenti strutturali, ha posto sin dall’inizio significative problematiche conservative. L’attività si è articolata in una fase di approfondita ricerca storico-artistica, tipologica e archivistica, finalizzata alla ricostruzione della provenienza geografica e del contesto culturale dell’oggetto. Parallelamente sono state condotte indagini diagnostiche, finalizzate all’identificazione dei materiali costitutivi, lo studio delle tecniche esecutive e la valutazione dello stato di conservazione. Particolare attenzione è stata rivolta all’intervento di pulitura, reso complesso dalla presenza di decorazioni in filigrana delle superfici in lega d’argento. L’intervento di restauro si è svolto nel rispetto dei principi di minimo intervento e massima reversibilità, con l’obiettivo di garantire la stabilità del manufatto e migliorare la sua leggibilità estetica.
Studio e restauro di una Jambiya yemenita con cintura dall’Armeria Reale di Torino: problematiche conservative di un manufatto polimaterico non smontabile
BONALDO, CHRISTINE
2023/2024
Abstract
Il laboratorio di tesi si è concentrato sul restauro di una jambiya proveniente dall'Armeria Reale di Torino, tipico pugnale tradizionale yemenita. L’opera è costituita da una lama in acciaio forgiato a mano, un fodero e un contenitore in lega d’argento decorati con motivi a filigrana, e una cintura in cuoio a cui è adeso un tessuto decorato da motivi geometrici. La complessità dell’opera, dovuta alla compresenza di materiali polimaterici e all’impossibilità di separare le diverse componenti strutturali, ha posto sin dall’inizio significative problematiche conservative. L’attività si è articolata in una fase di approfondita ricerca storico-artistica, tipologica e archivistica, finalizzata alla ricostruzione della provenienza geografica e del contesto culturale dell’oggetto. Parallelamente sono state condotte indagini diagnostiche, finalizzate all’identificazione dei materiali costitutivi, lo studio delle tecniche esecutive e la valutazione dello stato di conservazione. Particolare attenzione è stata rivolta all’intervento di pulitura, reso complesso dalla presenza di decorazioni in filigrana delle superfici in lega d’argento. L’intervento di restauro si è svolto nel rispetto dei principi di minimo intervento e massima reversibilità, con l’obiettivo di garantire la stabilità del manufatto e migliorare la sua leggibilità estetica.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/167162