This thesis presents a proposed translation from Russian into Italian, accompanied by a commentary, of the first two short stories of the collection Ibuprofen, written by the young Russian author Bulat Chanov. The reason for this choice is due to the very topical themes addressed within the work and the author's intention to communicate his feelings and concerns for the future to an audience that understands them. The first chapter includes an overview of Chanov's life and works and a brief analysis of Ibuprofen. The author, winner of several literary prizes despite his young age, always wanted to be a writer. After briefly combining teaching with writing for a short period of his life, he decided to devote himself solely to the latter, and wrote highly appreciated works including Gnev, Ibuprofen, Aptečka Nomer 4. The collection on which this thesis is focused, Ibuprofen, set in the year 2032, depicts a near future that, as dystopian as it may seem, largely mirrors the present. The short stories that have been translated deal with different themes but are united by the same purpose. The first, Kogda Svet Zapolnit Vsë, is dedicated to the motif of political and ideological clashes and the strong repression of political mistrust in Russia, while the second, Šavkat, focuses on the plight of migrants, particularly in the working sphere, and the threat posed to workers by the automation of production. Both narratives, however, are driven by the intention to provoke reflection on what is happening in Russia and the consequences to which indifference could lead. The second chapter contains the translation of the short stories with parallel text in the original language. The third chapter contains the commentary on the translation. The first part identifies the model reader and the most important component, the dominant, of both the original text and the translated text. As far as the model reader is concerned, if for the original text it can be identified in a young Russian interested in what is happening in his country and worried about the direction events might take, for the translation it is a young Italian reader who, besides sharing the same interests and concerns as the Russian reader, tries to compare the reality he reads about with his own. Based on this conclusion, the dominant is identified in the desire to lead the reader to a reflection, on the Russian reality and the future that will ensue in the case of the original text, and on the elements that link it to the Italian reality in the case of the translation. The chapter continues with a more detailed commentary on the various procedures that were used during the translation at lexical, morphological, syntactic, semantic and stylistic levels, enriched by several examples. The last part is dedicated to the strategies used to deal with the translation of certain cultural elements, such as realia, social norms or references to concepts characteristic of the cultural context of the original text but not of the one to which the target text belongs. These elements often caused challenges or difficulties during translation, various examples of which and the solutions adopted are given.

In questa tesi viene presentata una proposta di traduzione dal russo all’italiano, accompagnata da relativo commento, dei primi due racconti della raccolta Ibuprofen, scritta dal giovane autore russo Bulat Chanov. Il motivo della scelta è dovuto alle tematiche molto attuali affrontate all’interno dell’opera e all’intenzione da parte dell’autore di comunicare i suoi sentimenti e le sue preoccupazioni per il futuro a un pubblico che li condivide. Il primo capitolo comprende una panoramica della vita e delle opere di Chanov e una breve analisi di Ibuprofen. L’autore, vincitore di diversi premi letterari nonostante la giovane età, ha sempre desiderato fare lo scrittore. Dopo aver affiancato per un breve periodo della sua vita l’insegnamento alla scrittura, ha deciso di dedicarsi unicamente a quest’ultima, dando vita a opere molto apprezzate tra cui Gnev, Ibuprofen, Aptečka nomer 4. La raccolta protagonista di questa tesi, Ibuprofen, ambientata nel 2032, mette in scena un futuro prossimo che, per quanto possa sembrare distopico, rispecchia in gran parte il presente. I racconti che sono stati tradotti trattano tematiche diverse, ma sono uniti dallo stesso scopo. Il primo, Kogda svet zapolnit vsë, è dedicato al motivo degli scontri politici e ideologici e alla forte repressione della diffidenza politica in Russia, mentre il secondo, Šavkat, si concentra sulla condizione dei migranti, in particolare in ambito lavorativo, e sulla minaccia rappresentata per i lavoratori dall’automazione della produzione. Entrambi i racconti, tuttavia, sono animati dall’intenzione di scatenare una riflessione su ciò che sta accadendo in Russia e sulle conseguenze a cui potrebbe portare l’indifferenza. Nel secondo capitolo viene riportata la traduzione dei racconti con testo a fronte in lingua originale. Il terzo capitolo contiene il commento alla traduzione. Nella prima parte vengono individuati il lettore modello e la componente più importante, ovvero la dominante, sia del testo originale che del testo tradotto. Per quanto riguarda il lettore modello, se per il testo originale può essere identificato in un giovane russo interessato a ciò che sta accadendo nel suo paese e preoccupato per la direzione che potrebbero prendere gli eventi, per la traduzione si tratta di un giovane lettore italiano che, oltre a condividere gli stessi interessi e preoccupazioni del lettore russo, cerca di mettere a confronto la realtà di cui legge con la propria. Basandosi su questa conclusione, la dominante viene individuata nella volontà di condurre i lettori a una riflessione, sulla realtà russa e sul futuro che ne deriverà nel caso del testo originale, e sugli elementi che la collegano alla realtà italiana nel caso della traduzione. In seguito, viene illustrato il tipo di approccio alla traduzione che è stato adottato: una via di mezzo tra addomesticamento, quindi adattamento del testo alla lingua e alla cultura di arrivo, e straniamento, ovvero la strategia opposta. Il capitolo prosegue con un commento più dettagliato delle varie procedure che sono state utilizzate durante la traduzione a livello lessicale, morfologico, sintattico, semantico e stilistico, arricchito da diversi esempi. L’ultima parte è dedicata alle strategie con cui si è affrontata la traduzione di alcuni elementi culturali, come realia, norme sociali o riferimenti a concetti caratteristici del contesto culturale in cui si colloca il testo originale ma non di quello di cui fa parte il testo d’arrivo. Questi elementi hanno spesso causato sfide o difficoltà durante la traduzione, delle quali vengono riportati vari esempi e le soluzioni adottate.

Tra realtà e distopia: proposta di traduzione e commento di due racconti della raccolta Ibuprofen di Bulat Chanov.

BREGOLIN, RACHELE
2023/2024

Abstract

In questa tesi viene presentata una proposta di traduzione dal russo all’italiano, accompagnata da relativo commento, dei primi due racconti della raccolta Ibuprofen, scritta dal giovane autore russo Bulat Chanov. Il motivo della scelta è dovuto alle tematiche molto attuali affrontate all’interno dell’opera e all’intenzione da parte dell’autore di comunicare i suoi sentimenti e le sue preoccupazioni per il futuro a un pubblico che li condivide. Il primo capitolo comprende una panoramica della vita e delle opere di Chanov e una breve analisi di Ibuprofen. L’autore, vincitore di diversi premi letterari nonostante la giovane età, ha sempre desiderato fare lo scrittore. Dopo aver affiancato per un breve periodo della sua vita l’insegnamento alla scrittura, ha deciso di dedicarsi unicamente a quest’ultima, dando vita a opere molto apprezzate tra cui Gnev, Ibuprofen, Aptečka nomer 4. La raccolta protagonista di questa tesi, Ibuprofen, ambientata nel 2032, mette in scena un futuro prossimo che, per quanto possa sembrare distopico, rispecchia in gran parte il presente. I racconti che sono stati tradotti trattano tematiche diverse, ma sono uniti dallo stesso scopo. Il primo, Kogda svet zapolnit vsë, è dedicato al motivo degli scontri politici e ideologici e alla forte repressione della diffidenza politica in Russia, mentre il secondo, Šavkat, si concentra sulla condizione dei migranti, in particolare in ambito lavorativo, e sulla minaccia rappresentata per i lavoratori dall’automazione della produzione. Entrambi i racconti, tuttavia, sono animati dall’intenzione di scatenare una riflessione su ciò che sta accadendo in Russia e sulle conseguenze a cui potrebbe portare l’indifferenza. Nel secondo capitolo viene riportata la traduzione dei racconti con testo a fronte in lingua originale. Il terzo capitolo contiene il commento alla traduzione. Nella prima parte vengono individuati il lettore modello e la componente più importante, ovvero la dominante, sia del testo originale che del testo tradotto. Per quanto riguarda il lettore modello, se per il testo originale può essere identificato in un giovane russo interessato a ciò che sta accadendo nel suo paese e preoccupato per la direzione che potrebbero prendere gli eventi, per la traduzione si tratta di un giovane lettore italiano che, oltre a condividere gli stessi interessi e preoccupazioni del lettore russo, cerca di mettere a confronto la realtà di cui legge con la propria. Basandosi su questa conclusione, la dominante viene individuata nella volontà di condurre i lettori a una riflessione, sulla realtà russa e sul futuro che ne deriverà nel caso del testo originale, e sugli elementi che la collegano alla realtà italiana nel caso della traduzione. In seguito, viene illustrato il tipo di approccio alla traduzione che è stato adottato: una via di mezzo tra addomesticamento, quindi adattamento del testo alla lingua e alla cultura di arrivo, e straniamento, ovvero la strategia opposta. Il capitolo prosegue con un commento più dettagliato delle varie procedure che sono state utilizzate durante la traduzione a livello lessicale, morfologico, sintattico, semantico e stilistico, arricchito da diversi esempi. L’ultima parte è dedicata alle strategie con cui si è affrontata la traduzione di alcuni elementi culturali, come realia, norme sociali o riferimenti a concetti caratteristici del contesto culturale in cui si colloca il testo originale ma non di quello di cui fa parte il testo d’arrivo. Questi elementi hanno spesso causato sfide o difficoltà durante la traduzione, delle quali vengono riportati vari esempi e le soluzioni adottate.
Between reality and dystopia: a translation proposal and commentary of two short stories from the collection Ibuprofen by Bulat Chanov.
This thesis presents a proposed translation from Russian into Italian, accompanied by a commentary, of the first two short stories of the collection Ibuprofen, written by the young Russian author Bulat Chanov. The reason for this choice is due to the very topical themes addressed within the work and the author's intention to communicate his feelings and concerns for the future to an audience that understands them. The first chapter includes an overview of Chanov's life and works and a brief analysis of Ibuprofen. The author, winner of several literary prizes despite his young age, always wanted to be a writer. After briefly combining teaching with writing for a short period of his life, he decided to devote himself solely to the latter, and wrote highly appreciated works including Gnev, Ibuprofen, Aptečka Nomer 4. The collection on which this thesis is focused, Ibuprofen, set in the year 2032, depicts a near future that, as dystopian as it may seem, largely mirrors the present. The short stories that have been translated deal with different themes but are united by the same purpose. The first, Kogda Svet Zapolnit Vsë, is dedicated to the motif of political and ideological clashes and the strong repression of political mistrust in Russia, while the second, Šavkat, focuses on the plight of migrants, particularly in the working sphere, and the threat posed to workers by the automation of production. Both narratives, however, are driven by the intention to provoke reflection on what is happening in Russia and the consequences to which indifference could lead. The second chapter contains the translation of the short stories with parallel text in the original language. The third chapter contains the commentary on the translation. The first part identifies the model reader and the most important component, the dominant, of both the original text and the translated text. As far as the model reader is concerned, if for the original text it can be identified in a young Russian interested in what is happening in his country and worried about the direction events might take, for the translation it is a young Italian reader who, besides sharing the same interests and concerns as the Russian reader, tries to compare the reality he reads about with his own. Based on this conclusion, the dominant is identified in the desire to lead the reader to a reflection, on the Russian reality and the future that will ensue in the case of the original text, and on the elements that link it to the Italian reality in the case of the translation. The chapter continues with a more detailed commentary on the various procedures that were used during the translation at lexical, morphological, syntactic, semantic and stylistic levels, enriched by several examples. The last part is dedicated to the strategies used to deal with the translation of certain cultural elements, such as realia, social norms or references to concepts characteristic of the cultural context of the original text but not of the one to which the target text belongs. These elements often caused challenges or difficulties during translation, various examples of which and the solutions adopted are given.
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