The period between a few weeks before and after calving is called the “transition period” and it represents one of the most important phases in the dairy cow breeding cycle. During this period the animal suffers from high stress, since it must not only meet its maintenance requirements, but it must also complete the fetal growth and prepare for the lactation. The progressive increase in size of fetus and fetal membranes reduces rumen volume, appetite and the feed intake capacity; in the weeks before calving (Close-Up), moreover, metabolites begin to shift towards the udder, and the animal must use the reserves stored in the tissues during the early dry period. This request increases furthermore with the synthesis of colostrum and milk in the postpartum period. Excessive mobilization of body reserves may lead to metabolic disorders with potentially severe consequences for both animal health and farm profitability. The nutritional strategy during the transition phase involves the provision of high-quality chopped forages along with a gradually increasing amount of concentrates to ensure an adequate energy and protein intake. It is essential to avoid dietary imbalances that could result in negative energy balance or various dysmetabolism. The balance of minerals, especially calcium and phosphorous, is important in the prepartum phase. Diets with a negative DCAD and low calcium concentrations are recommended to stimulate its mobilisation from bone reserves after parturition. In conclusion, proper dry feeding management, focused on energy, protein and mineral intake, reduces the risk of a negative energy or protein balance, contributes to the prevention of metabolic disorders, such as ruminal acidosis, ketosis or hepatic steatosis, and ultimately supports optimal lactational performance in dairy cows.

Il periodo compreso tra alcune settimane prima e dopo il parto è detto “periodo di transizione” e rappresenta una delle fasi più importanti nel ciclo di allevamento della bovina da latte. Durante questo periodo l’animale si trova in una situazione di forte stress, poiché, oltre a soddisfare i propri fabbisogni di mantenimento, deve portare a termine la crescita del feto e prepararsi alla nuova lattazione. Il progressivo aumento del feto e degli invogli fetali riducono il volume ruminale, l’appetito e la capacità di ingestione degli alimenti; nelle settimane a ridosso del parto (Close-Up), inoltre, i metaboliti cominciano a essere dirottati nella mammella, e l’animale deve utilizzare le riserve stoccate nei tessuti durante la fase iniziale dell’asciutta. Questa richiesta aumenta ulteriormente con la sintesi di colostro e di latte nel periodo successivo al parto. Un’eccessiva mobilizzazione delle riserve può indurre in dismetabolie che possono avere gravi conseguenze sia sulla salute dell’animale che sull’economicità dell’allevamento. La strategia alimentare durante la fase di transizione consiste nella somministrazione di foraggi trinciati di alta qualità e di una quota di concentrati che deve essere progressivamente aumentata per consentire un adeguato apporto energetico e proteico. È fondamentale evitare squilibri all’interno della razione che possono indurre l’instaurarsi di un bilancio energetico negativo o di dismetabolie varie. Il bilanciamento dei minerali, soprattutto di calcio e fosforo, è importante nel preparto, quando sono consigliate diete con DCAD negativo e basse concentrazioni di calcio per favorirne la mobilizzazione dalle riserve ossee dopo il parto. In conclusione, una corretta gestione alimentare in asciutta, attenta all’apporto energetico, proteico e minerale, riduce il rischio di un bilancio energetico o proteico negativo, contribuisce nella prevenzione da patologie metaboliche, quali acidosi ruminale, chetosi o steatosi epatica, e garantisce un’ottimale performance produttiva della bovina in lattazione.

La gestione alimentare delle bovine da latte nel periodo di transizione

LARIA, FRANCESCA
2023/2024

Abstract

Il periodo compreso tra alcune settimane prima e dopo il parto è detto “periodo di transizione” e rappresenta una delle fasi più importanti nel ciclo di allevamento della bovina da latte. Durante questo periodo l’animale si trova in una situazione di forte stress, poiché, oltre a soddisfare i propri fabbisogni di mantenimento, deve portare a termine la crescita del feto e prepararsi alla nuova lattazione. Il progressivo aumento del feto e degli invogli fetali riducono il volume ruminale, l’appetito e la capacità di ingestione degli alimenti; nelle settimane a ridosso del parto (Close-Up), inoltre, i metaboliti cominciano a essere dirottati nella mammella, e l’animale deve utilizzare le riserve stoccate nei tessuti durante la fase iniziale dell’asciutta. Questa richiesta aumenta ulteriormente con la sintesi di colostro e di latte nel periodo successivo al parto. Un’eccessiva mobilizzazione delle riserve può indurre in dismetabolie che possono avere gravi conseguenze sia sulla salute dell’animale che sull’economicità dell’allevamento. La strategia alimentare durante la fase di transizione consiste nella somministrazione di foraggi trinciati di alta qualità e di una quota di concentrati che deve essere progressivamente aumentata per consentire un adeguato apporto energetico e proteico. È fondamentale evitare squilibri all’interno della razione che possono indurre l’instaurarsi di un bilancio energetico negativo o di dismetabolie varie. Il bilanciamento dei minerali, soprattutto di calcio e fosforo, è importante nel preparto, quando sono consigliate diete con DCAD negativo e basse concentrazioni di calcio per favorirne la mobilizzazione dalle riserve ossee dopo il parto. In conclusione, una corretta gestione alimentare in asciutta, attenta all’apporto energetico, proteico e minerale, riduce il rischio di un bilancio energetico o proteico negativo, contribuisce nella prevenzione da patologie metaboliche, quali acidosi ruminale, chetosi o steatosi epatica, e garantisce un’ottimale performance produttiva della bovina in lattazione.
Nutritional management of dairy cows during the transition period
The period between a few weeks before and after calving is called the “transition period” and it represents one of the most important phases in the dairy cow breeding cycle. During this period the animal suffers from high stress, since it must not only meet its maintenance requirements, but it must also complete the fetal growth and prepare for the lactation. The progressive increase in size of fetus and fetal membranes reduces rumen volume, appetite and the feed intake capacity; in the weeks before calving (Close-Up), moreover, metabolites begin to shift towards the udder, and the animal must use the reserves stored in the tissues during the early dry period. This request increases furthermore with the synthesis of colostrum and milk in the postpartum period. Excessive mobilization of body reserves may lead to metabolic disorders with potentially severe consequences for both animal health and farm profitability. The nutritional strategy during the transition phase involves the provision of high-quality chopped forages along with a gradually increasing amount of concentrates to ensure an adequate energy and protein intake. It is essential to avoid dietary imbalances that could result in negative energy balance or various dysmetabolism. The balance of minerals, especially calcium and phosphorous, is important in the prepartum phase. Diets with a negative DCAD and low calcium concentrations are recommended to stimulate its mobilisation from bone reserves after parturition. In conclusion, proper dry feeding management, focused on energy, protein and mineral intake, reduces the risk of a negative energy or protein balance, contributes to the prevention of metabolic disorders, such as ruminal acidosis, ketosis or hepatic steatosis, and ultimately supports optimal lactational performance in dairy cows.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/167088