La tesi analizza la nuova disciplina sull'usura, così come delineata dalla legge 108/96. La legge 108/'96, ideata dal legislatore italiano per reprimere un fenomeno di criminalità ¿di strada¿ che sin da tempi remoti ha minato la sicurezza del patrimonio individuale e la libertà contrattuale privata, in realtà ha perseguito anche l'obiettivo di contrastare il fenomeno ben più insidioso della c.d. ¿usura associativa¿, ostacolando l'infiltrazione di organizzazioni criminali nei mercati finanziari ufficiali, con il controllo sul riciclaggio di danaro proveniente da traffici illeciti, attraverso una funzione amministrativa di regolamentazione del mercato del credito. Obiettivo di questa trattazione è quindi analizzare la nuova disciplina sull'usura, i problemi relativi alla sua applicabilità, le conseguenti pronunce della giurisprudenza, gli strumenti anti usura, introdotti dalla stessa legge a salvaguardia delle vittime del reato e il ruolo svolto dalle banche. Si soffermerà, in particolare, sulle problematiche sollevate dall'introduzione del tasso-soglia in dottrina e giurisprudenza, riguardo alla sua legittimità costituzionale,al rispetto del principio della riserva assoluta di legge, alla correlazione tra tutela penale e amministrativa, alla conseguente funzione di controllo del mercato finanziario. Analizzerà inoltre, come il legislatore abbia costruito un impianto normativo complesso, dove la tutela penale interagisce con un complesso di tecniche che permettono, mediante interventi di sostegno e di recupero, quali l'istituzione dei due fondi e la riabilitazione del debitore protestato, il recupero dei soggetti più meritevoli. Il lavoro si soffermerà sui fondi di solidarietà e prevenzione e, in particolare, sull'esperienza della Fondazione anti usura della Cassa di Risparmio di Torino, nell'ambito dell'Osservatorio Regionale sull'usura, presentando sinteticamente le altre fondazioni della Regione Piemonte. Il capitolo quinto concluderà l'analisi della legge 108/96 con un sintetico confronto tra legislazione italiana, francese, e tedesca.
L'usura bancaria
IANNACE, GIACOMO
2010/2011
Abstract
La tesi analizza la nuova disciplina sull'usura, così come delineata dalla legge 108/96. La legge 108/'96, ideata dal legislatore italiano per reprimere un fenomeno di criminalità ¿di strada¿ che sin da tempi remoti ha minato la sicurezza del patrimonio individuale e la libertà contrattuale privata, in realtà ha perseguito anche l'obiettivo di contrastare il fenomeno ben più insidioso della c.d. ¿usura associativa¿, ostacolando l'infiltrazione di organizzazioni criminali nei mercati finanziari ufficiali, con il controllo sul riciclaggio di danaro proveniente da traffici illeciti, attraverso una funzione amministrativa di regolamentazione del mercato del credito. Obiettivo di questa trattazione è quindi analizzare la nuova disciplina sull'usura, i problemi relativi alla sua applicabilità, le conseguenti pronunce della giurisprudenza, gli strumenti anti usura, introdotti dalla stessa legge a salvaguardia delle vittime del reato e il ruolo svolto dalle banche. Si soffermerà, in particolare, sulle problematiche sollevate dall'introduzione del tasso-soglia in dottrina e giurisprudenza, riguardo alla sua legittimità costituzionale,al rispetto del principio della riserva assoluta di legge, alla correlazione tra tutela penale e amministrativa, alla conseguente funzione di controllo del mercato finanziario. Analizzerà inoltre, come il legislatore abbia costruito un impianto normativo complesso, dove la tutela penale interagisce con un complesso di tecniche che permettono, mediante interventi di sostegno e di recupero, quali l'istituzione dei due fondi e la riabilitazione del debitore protestato, il recupero dei soggetti più meritevoli. Il lavoro si soffermerà sui fondi di solidarietà e prevenzione e, in particolare, sull'esperienza della Fondazione anti usura della Cassa di Risparmio di Torino, nell'ambito dell'Osservatorio Regionale sull'usura, presentando sinteticamente le altre fondazioni della Regione Piemonte. Il capitolo quinto concluderà l'analisi della legge 108/96 con un sintetico confronto tra legislazione italiana, francese, e tedesca.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/16708