The common yew (Taxus baccata) is a native eurasian gymnosperm that originated from the crossbreeding of different species of the Taxus genus in the early Miocene, about 23 million years ago. Well adapted to a warm and humid climate, it was particularly related to past interglacial periods during which it formed extensive forests, sometimes pure woods, across all of Europe, taking refuge in territories further south during the glacial periods instead. These movements caused the isolation of the populations that were divided into sectors, allowing genetic diversification over time and vegetation under different ecological conditions. The four sectors are denominated Iranian (hyrcanian forests and the Caucasus), eastern (balkan peninsula and eastern Europe), mixed (central Europe and Italy) and western (from the iberian peninsula to the british isles). Nowadays Taxus baccata is a Tertiary relict species, meaning its modern range represents only a small and fragmented part of the ancient one. After the last glacial period, in fact, it was unable to sustain competition against species that occupied mountain territories more rapidly and effectively, such as beech (Fagus sylvatica) and oaks (Quercus spp.), under whose cover the yew finds a habitat favorable to its survival mainly due to the warmer and more humid microclimate. The factors responsible for the regression of the yew’s range are many and complex; among these are the climatic conditions (in particular the decrease in temperatures and humidity), the spread in central Europe of acidic soils such as peat bogs and most importantly various human activities. The similarities between the typical phytocoenoses of each sector are primarily due to ecological and climatic characteristics, from which similarities in the floristic composition then derive: the populations of the western sector would have been subjected to higher temperatures and with fewer fluctuations, but with lower precipitations compared to the other sectors especially during the warm period. In general, most Taxus baccata populations are now closely associated with forests dominated by the genera Fagus or Quercus with a shrub layer characterized by Ilex, Buxus or Ruscus. Other species frequently associated with yew belong to the genera Carpinus, Acer and Sorbus, usually with low covers. The presence of shrubs such as Juniperus spp. and Crataegus monogyna is important, especially in meadows bordering populations, because it allows yew regeneration outside the forest, protected from grazers. In conclusion, the regression of Taxus baccata seems to be at least partially in reversion with the demonstration by some populations, mainly those of western Europe, of a good degree of regeneration and reoccupation of forests and shrublands. Unfortunately, this cannot be said for all yew populations, which in some cases reveal worrying signs of further fragmentation and regression of the range due to low densities of both adult individuals and regeneration. The fragmented information on the presence and regeneration of Taxus baccata in many european territories reveals that more accurate studies are required to understand the appropriate safeguard mechanisms to conserve this Tertiary relict, which constitutes an important part of the history of interglacial european forests.

Il tasso comune (Taxus baccata) è una gimnosperma nativa europea originatasi dall’incrocio tra diverse specie del genere Taxus nel primo Miocene, circa 23 milioni di anni fa. Adattata ad un clima caldo e umido, era particolarmente legata ai passati periodi interglaciali durante i quali formava estese foreste anche pure in tutta l’Europa, rifugiandosi invece in territori più a Sud durante i periodi glaciali. Questi spostamenti hanno provocato l’isolamento delle popolazioni che si sono divise in settori, permettendo una diversificazione genetica nel tempo e la vegetazione sotto condizioni ecologiche differenti. I quattro settori sono denominati iraniano (foreste ircane e Caucaso), orientale (penisola balcanica ed Europa orientale), misto (centro Europa e Italia) e occidentale (dalla penisola iberica alle isole britanniche). Al giorno d’oggi Taxus baccata è una specie relitta dal Terziario, ovvero il suo areale moderno rappresenta solo una piccola e frammentata parte di quello antico. Dopo l’ultimo periodo glaciale, infatti, non è riuscita a sostenere la competizione contro specie che hanno occupato più rapidamente ed efficacemente i territori montani come faggio (Fagus sylvatica) e querce (Quercus spp.), sotto le cui coperture il tasso trova però un habitat favorevole alla sua sopravvivenza principalmente per il microclima più caldo e umido. I motivi della regressione dell’areale del tasso sono molteplici e complessi; tra questi si annoverano le condizioni climatiche (in particolare la diminuzione delle temperature e dell’umidità), la diffusione in Europa centrale di suoli acidi come torbiere e soprattutto diverse attività antropiche. Le somiglianze presenti tra le fitocenosi tipiche di ogni settore sono in primo luogo dovute a caratteri ecologici e climatici, da cui ne derivano poi delle similarità nella composizione floristica: le popolazioni del settore occidentale sarebbero state sottoposte a temperature più alte e con minori fluttuazioni, ma con precipitazioni inferiori rispetto agli altri settori soprattutto durante il periodo più caldo. In generale, la maggior parte delle popolazioni di Taxus baccata è oggi strettamente associata a boschi dominati dai generi Fagus o Quercus con uno strato arbustivo caratterizzato da Ilex, Buxus o Ruscus. Altre specie frequentemente associate al tasso appartengono ai generi Carpinus, Acer e Sorbus, solitamente con basse coperture. Importante è la presenza di arbusti come Juniperus spp. e Crataegus monogyna, soprattutto nei prati a confine con le popolazioni, che permettono la rinnovazione del tasso al di fuori del bosco, protetto dai brucatori. In conclusione, la regressione di Taxus baccata sembra almeno in parte in reversione con la dimostrazione da parte di alcune popolazioni, principalmente quelle dell’occidente europeo, di un buon grado di rigenerazione e rioccupazione di boschi e arbusteti. Questo purtroppo non si può dire per tutte le popolazioni di tasso, che in alcuni casi rivelano invece preoccupanti segni di ulteriore frammentazione e regressione dell’areale attraverso basse densità sia di individui adulti che di rinnovazione. Le frammentate informazioni sulla presenza e rigenerazione di Taxus baccata in molti territori europei rivelano che sono richiesti studi più accurati per comprendere gli opportuni meccanismi di salvaguardia per conservare questo relitto del Terziario, che costituisce un importante tassello della storia delle foreste dell’Europa interglaciale.

Ecologia, paleobiogeografia e composizione delle fitocenosi relitte a Taxus baccata L. in Eurasia

BONGIOVANNI, MICHELE
2023/2024

Abstract

Il tasso comune (Taxus baccata) è una gimnosperma nativa europea originatasi dall’incrocio tra diverse specie del genere Taxus nel primo Miocene, circa 23 milioni di anni fa. Adattata ad un clima caldo e umido, era particolarmente legata ai passati periodi interglaciali durante i quali formava estese foreste anche pure in tutta l’Europa, rifugiandosi invece in territori più a Sud durante i periodi glaciali. Questi spostamenti hanno provocato l’isolamento delle popolazioni che si sono divise in settori, permettendo una diversificazione genetica nel tempo e la vegetazione sotto condizioni ecologiche differenti. I quattro settori sono denominati iraniano (foreste ircane e Caucaso), orientale (penisola balcanica ed Europa orientale), misto (centro Europa e Italia) e occidentale (dalla penisola iberica alle isole britanniche). Al giorno d’oggi Taxus baccata è una specie relitta dal Terziario, ovvero il suo areale moderno rappresenta solo una piccola e frammentata parte di quello antico. Dopo l’ultimo periodo glaciale, infatti, non è riuscita a sostenere la competizione contro specie che hanno occupato più rapidamente ed efficacemente i territori montani come faggio (Fagus sylvatica) e querce (Quercus spp.), sotto le cui coperture il tasso trova però un habitat favorevole alla sua sopravvivenza principalmente per il microclima più caldo e umido. I motivi della regressione dell’areale del tasso sono molteplici e complessi; tra questi si annoverano le condizioni climatiche (in particolare la diminuzione delle temperature e dell’umidità), la diffusione in Europa centrale di suoli acidi come torbiere e soprattutto diverse attività antropiche. Le somiglianze presenti tra le fitocenosi tipiche di ogni settore sono in primo luogo dovute a caratteri ecologici e climatici, da cui ne derivano poi delle similarità nella composizione floristica: le popolazioni del settore occidentale sarebbero state sottoposte a temperature più alte e con minori fluttuazioni, ma con precipitazioni inferiori rispetto agli altri settori soprattutto durante il periodo più caldo. In generale, la maggior parte delle popolazioni di Taxus baccata è oggi strettamente associata a boschi dominati dai generi Fagus o Quercus con uno strato arbustivo caratterizzato da Ilex, Buxus o Ruscus. Altre specie frequentemente associate al tasso appartengono ai generi Carpinus, Acer e Sorbus, solitamente con basse coperture. Importante è la presenza di arbusti come Juniperus spp. e Crataegus monogyna, soprattutto nei prati a confine con le popolazioni, che permettono la rinnovazione del tasso al di fuori del bosco, protetto dai brucatori. In conclusione, la regressione di Taxus baccata sembra almeno in parte in reversione con la dimostrazione da parte di alcune popolazioni, principalmente quelle dell’occidente europeo, di un buon grado di rigenerazione e rioccupazione di boschi e arbusteti. Questo purtroppo non si può dire per tutte le popolazioni di tasso, che in alcuni casi rivelano invece preoccupanti segni di ulteriore frammentazione e regressione dell’areale attraverso basse densità sia di individui adulti che di rinnovazione. Le frammentate informazioni sulla presenza e rigenerazione di Taxus baccata in molti territori europei rivelano che sono richiesti studi più accurati per comprendere gli opportuni meccanismi di salvaguardia per conservare questo relitto del Terziario, che costituisce un importante tassello della storia delle foreste dell’Europa interglaciale.
Ecology, paleobiogeography and composition of Taxus baccata L. relict phytocoenosis in Eurasia
The common yew (Taxus baccata) is a native eurasian gymnosperm that originated from the crossbreeding of different species of the Taxus genus in the early Miocene, about 23 million years ago. Well adapted to a warm and humid climate, it was particularly related to past interglacial periods during which it formed extensive forests, sometimes pure woods, across all of Europe, taking refuge in territories further south during the glacial periods instead. These movements caused the isolation of the populations that were divided into sectors, allowing genetic diversification over time and vegetation under different ecological conditions. The four sectors are denominated Iranian (hyrcanian forests and the Caucasus), eastern (balkan peninsula and eastern Europe), mixed (central Europe and Italy) and western (from the iberian peninsula to the british isles). Nowadays Taxus baccata is a Tertiary relict species, meaning its modern range represents only a small and fragmented part of the ancient one. After the last glacial period, in fact, it was unable to sustain competition against species that occupied mountain territories more rapidly and effectively, such as beech (Fagus sylvatica) and oaks (Quercus spp.), under whose cover the yew finds a habitat favorable to its survival mainly due to the warmer and more humid microclimate. The factors responsible for the regression of the yew’s range are many and complex; among these are the climatic conditions (in particular the decrease in temperatures and humidity), the spread in central Europe of acidic soils such as peat bogs and most importantly various human activities. The similarities between the typical phytocoenoses of each sector are primarily due to ecological and climatic characteristics, from which similarities in the floristic composition then derive: the populations of the western sector would have been subjected to higher temperatures and with fewer fluctuations, but with lower precipitations compared to the other sectors especially during the warm period. In general, most Taxus baccata populations are now closely associated with forests dominated by the genera Fagus or Quercus with a shrub layer characterized by Ilex, Buxus or Ruscus. Other species frequently associated with yew belong to the genera Carpinus, Acer and Sorbus, usually with low covers. The presence of shrubs such as Juniperus spp. and Crataegus monogyna is important, especially in meadows bordering populations, because it allows yew regeneration outside the forest, protected from grazers. In conclusion, the regression of Taxus baccata seems to be at least partially in reversion with the demonstration by some populations, mainly those of western Europe, of a good degree of regeneration and reoccupation of forests and shrublands. Unfortunately, this cannot be said for all yew populations, which in some cases reveal worrying signs of further fragmentation and regression of the range due to low densities of both adult individuals and regeneration. The fragmented information on the presence and regeneration of Taxus baccata in many european territories reveals that more accurate studies are required to understand the appropriate safeguard mechanisms to conserve this Tertiary relict, which constitutes an important part of the history of interglacial european forests.
Autorizzo consultazione esterna dell'elaborato
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Ecologia, paleobiogeografia e composizione delle fitocenosi relitte a Taxus baccata L. in Eurasia.pdf

non disponibili

Descrizione: Descrizione della specie Taxus baccata L. attraverso caratteristiche morfologiche ed ecologiche, a cui segue un accenno dei movimenti storici dell'areale per infine poter descrivere le principali fitocenosi attualmente formate dalla specie in Eurasia.
Dimensione 3.26 MB
Formato Adobe PDF
3.26 MB Adobe PDF

Se sei interessato/a a consultare l'elaborato, vai nella sezione Home in alto a destra, dove troverai le informazioni su come richiederlo. I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Usare il seguente URL per citare questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/167043