The aim of this dissertation is to analyse the role played by music in resistance and political contestation, with a focus on songs from the 1960s and 1970s to this day. The study initially provides an ethnomusicological focus, an essential tool for understanding the process of analysis that follows, while also offering the historical context in which the songs discussed arose and their impact on public opinion and protest movements of the period. The chapters of the study focus on two seemingly distant but intrinsically connected fronts: international, especially American, and Italian resistance songs, which are still present today. The research is based on an interdisciplinary approach that combines musical, sociological and anthropological studies, highlighting the significant role played by music as a way of opposition to war capable of mobilising consciences under a collective and international ideal. The aim of the study is to demonstrate how music is not a mere entertainment, but moreso a powerful tool for resistance and social change, a more versatile means of expression, able to resist censorship and the passage of time.
La dissertazione in questione si pone l'obiettivo di analizzare il ruolo rappresentato dalla musica nella resistenza e contestazione politica, con particolare attenzione alle canzoni dagli anni Sessanta e Settanta ad oggi. Lo studio fornisce inizialmente un focus etnomusicologico, strumento base per la comprensione del processo di analisi successivo, offrendo anche il contesto storico in cui le canzoni trattate sono nate e il loro impatto sulle opinioni pubbliche e sui movimenti di protesta del periodo. I capitoli dello studio si incentrano su due fronti apparentemente distanti, ma intrinsecamente collegati: le canzoni di resistenza internazionali, in particolare americane, e quelle italiane, presenti ancora ai giorni nostri. La ricerca si basa su un approccio interdisciplinare che combina studi musicali, sociologici e antropologici, evidenziando il ruolo importante occupato dalla musica come veicolo di opposizione alle guerre capace di mobilitare coscienze sotto un ideale collettivo e internazionale. L’obiettivo dello studio è dimostrare come la musica non sia puro intrattenimento, ma anche un potente strumento di resistenza e cambiamento sociale, un mezzo di espressione più versatile, in grado di resistere alla censura e allo scorrere del tempo.
Resistenza in note: canzoni contro la guerra in Italia e nel mondo.
ABRATE, CHIARA
2023/2024
Abstract
La dissertazione in questione si pone l'obiettivo di analizzare il ruolo rappresentato dalla musica nella resistenza e contestazione politica, con particolare attenzione alle canzoni dagli anni Sessanta e Settanta ad oggi. Lo studio fornisce inizialmente un focus etnomusicologico, strumento base per la comprensione del processo di analisi successivo, offrendo anche il contesto storico in cui le canzoni trattate sono nate e il loro impatto sulle opinioni pubbliche e sui movimenti di protesta del periodo. I capitoli dello studio si incentrano su due fronti apparentemente distanti, ma intrinsecamente collegati: le canzoni di resistenza internazionali, in particolare americane, e quelle italiane, presenti ancora ai giorni nostri. La ricerca si basa su un approccio interdisciplinare che combina studi musicali, sociologici e antropologici, evidenziando il ruolo importante occupato dalla musica come veicolo di opposizione alle guerre capace di mobilitare coscienze sotto un ideale collettivo e internazionale. L’obiettivo dello studio è dimostrare come la musica non sia puro intrattenimento, ma anche un potente strumento di resistenza e cambiamento sociale, un mezzo di espressione più versatile, in grado di resistere alla censura e allo scorrere del tempo.File | Dimensione | Formato | |
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Descrizione: Dissertazione Abrate Chiara, Lingue e Culture per il Turismo.
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/166974