In this thesis, the figure of the war reporter, the development of journalism in war contexts, and, finally, the case of Ilaria Alpi and Miran Hrovatin will be analyzed. The evolution of the profession of war correspondents will be explored, along with how different historical contexts and technological advancements in information dissemination—such as newspapers, telegraphs, radio, and television—have significantly contributed to the development and transformation of war reporting for the public. The various challenges faced by reporters in the course of their profession will also be examined, including propaganda, censorship, restrictions on freedom of thought and speech, and, in the most severe cases, extreme forms of violence such as abduction, torture, and even death. Another key focus of this thesis, in addition to an in-depth historical and technical analysis of the war reporter's role, will be the case of TG3 journalist Ilaria Alpi and her cameraman Miran Hrovatin. They were killed in Somalia, specifically in Mogadishu, on March 20, 1994, after gathering crucial testimonies and information regarding the alleged trafficking of weapons and toxic waste between Italy and Somalia. The events leading to the murder of these two professionals will be retraced, as their only "crime" was their commitment to carrying out their work professionally and ethically, striving to inform the world about the dire situation in Somalia. The significance of this case within the field of journalism will also be analyzed, along with the ethical, professional, and moral legacy left by these two important figures in Italian journalism. Additionally, the importance of remembering their work today, more than ever, will be discussed. Finally, a brief analysis will be dedicated to the role of women in journalism and to some specific cases similar to that of Ilaria Alpi and Miran Hrovatin.
Nella seguente tesi, verrà presa in analisi la figura del reporter di guerra, dello sviluppo del giornalismo all'interno di contesti bellici e infine del caso di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin. Si racconterà dell'evoluzione della professione del corrispondente di guerra e di come i vari contesti storici e le evoluzioni tecnologiche della divulgazione dell'informazioni come: testate giornalistiche, telegrafi, radio e televisione abbiano contribuito in maniera significativa e fondamentale allo sviluppo e alla metamorfosi del racconto di eventi bellici ad un raccontati ad un pubblico. Si analizzeranno anche le varie criticità incontrate dalla figura del reporter durante lo svolgimento della propria professione come: la propaganda, la censura, la limitazione del pensiero e della parola e nei casi più gravi anche gravi forme di violenza come, il sequestro, la tortura e anche la morte. Altro focus principale che verrà trattato all'interno della tesi oltre all'analisi approfondita della figura tecnica e storica del reporter di guerra, sarà il caso della giornalista inviata del Tg3 Ilaria Alpi e del suo operatore di ripresa Miran Hrovatin, uccisi in Somalia, precisamente a Mogadiscio, il 20 marzo del 1994, dopo aver raccolto testimonianze e informazioni cardinali riguardanti il presunto traffico di armi e rifiuti tossici tra Italia e Somalia. Si ripercorreranno gli eventi che hanno portato all'uccisione dei due professionisti che avevano come sola colpa la volontà di voler svolgere il loro lavoro in maniera professionale e corretta, mettendo a conoscenza il mondo della gravissima situazione in cui riversava la Somalia. Si analizzerà l'importanza che ha avuto il caso all'interno del mondo giornalistico e dell'eredità etica, professionale e morale che hanno lasciato due figure importanti del giornalismo in Italia e del perché oggi più che mai sia fondamentale ricordare il loro operato. Una breve elaborazione anche sulla figura della donna nel giornalismo e di alcuni casi specifici simili al caso di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin.
Reporter di guerra, il caso Alpi- Hrovatin
GIANNATEMPO, LARA
2023/2024
Abstract
Nella seguente tesi, verrà presa in analisi la figura del reporter di guerra, dello sviluppo del giornalismo all'interno di contesti bellici e infine del caso di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin. Si racconterà dell'evoluzione della professione del corrispondente di guerra e di come i vari contesti storici e le evoluzioni tecnologiche della divulgazione dell'informazioni come: testate giornalistiche, telegrafi, radio e televisione abbiano contribuito in maniera significativa e fondamentale allo sviluppo e alla metamorfosi del racconto di eventi bellici ad un raccontati ad un pubblico. Si analizzeranno anche le varie criticità incontrate dalla figura del reporter durante lo svolgimento della propria professione come: la propaganda, la censura, la limitazione del pensiero e della parola e nei casi più gravi anche gravi forme di violenza come, il sequestro, la tortura e anche la morte. Altro focus principale che verrà trattato all'interno della tesi oltre all'analisi approfondita della figura tecnica e storica del reporter di guerra, sarà il caso della giornalista inviata del Tg3 Ilaria Alpi e del suo operatore di ripresa Miran Hrovatin, uccisi in Somalia, precisamente a Mogadiscio, il 20 marzo del 1994, dopo aver raccolto testimonianze e informazioni cardinali riguardanti il presunto traffico di armi e rifiuti tossici tra Italia e Somalia. Si ripercorreranno gli eventi che hanno portato all'uccisione dei due professionisti che avevano come sola colpa la volontà di voler svolgere il loro lavoro in maniera professionale e corretta, mettendo a conoscenza il mondo della gravissima situazione in cui riversava la Somalia. Si analizzerà l'importanza che ha avuto il caso all'interno del mondo giornalistico e dell'eredità etica, professionale e morale che hanno lasciato due figure importanti del giornalismo in Italia e del perché oggi più che mai sia fondamentale ricordare il loro operato. Una breve elaborazione anche sulla figura della donna nel giornalismo e di alcuni casi specifici simili al caso di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin.File | Dimensione | Formato | |
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