La figura femminile nel gotico italiano degli anni Sessanta: La maschera del demonio (M. Bava, 1960)

This work is based on the close connection that can be identified between the cinematographic female representation and the italian gothic genre. In particular, the thesis focuses on the identification of recurring female archetypes in the italian gothic of the Sixties, thanks to a work tha draws on the studies on the feminist theory, the Feminist Film Theory, developed in the Seventies and on the american gender studies in relation to the american horror cinema. Starting from these considerations, the dual dynamics of representation of the female character, of victim and executioner, characterizing the entire Italian Gothic genre, will be identified. In this regard, the central body of this project is dedicated to the film La maschera del demonio (Black Sunday) by Mario Bava, one of the most influential figures of the genre, which constitutes a progenitor film of the recurring dynamics in Italian horror and which is particularly relevant to the work due to the complexity of the double character of Asa/Katia played by Barbara Steele, emblem of a feminine that on the one hand attracts and on the other disgusts, specifically investigating the concept of female monstrosity and abjection of the body.

Il presente lavoro nasce sulla base dello stretto collegamento che è possibile individuare tra la rappresentazione cinematografica femminile e il genere gotico italiano. In particolare la tesi si concentra sull'individuazione di archetipi ricorrenti femminili nel gotico italiano degli anni Sessanta, grazie a un lavoro che attinge agli studi della teoria femminista degli anni Settanta, la Feminist Film Theory, e a i gender studies americani sviluppatosi negli anni Ottanta e Novanta in relazione al cinema horror americano. Partendo da tali considerazioni si andrà ad individuare la duplice dinamica di rappresentazione del personaggio femminile, di vittima e carnefice, caratterizzante l'intero filone gotico italiano. A tal proposito il corpo centrale di tale progetto è dedicato al film La maschera del demonio di Mario Bava, una delle figure più influenti del genere, che si costituisce come un film capostipite delle dinamiche ricorrenti nell'horror italiano e che risulta particolarmente rilevante al lavoro per la complessità del doppio personaggio di Asa/ Katia interpretato da Barbara Steele, emblema di un femminino che da una parte attrae e dall' altra disgusta, andando ad indagare nello specifico il concetto di mostruosità femminile e abiezione del corpo.