The aim of this thesis is to explore the role that Chinese youth played during the Cultural Revolution (1966-1976), analyzing how Mao Zedong's directives influenced their lives, choices, and identities. The title “Dressing Like Mao” seeks to highlight how external appearance, particularly clothing choices, appeared uniform and standardized. At the same time, it illustrates how ideological indoctrination was so pervasive that it almost erased individuals' uniqueness in defining their own sense of identity. To better understand this phenomenon, the first step was to analyze the youth movement of the Red Guards, who immediately responded to Mao’s call and acted as the vanguard of the Revolution. Subsequently, the study examines the years during which young people were sent to rural areas to take part in the “Up to the Mountains, Down to the Villages” movement, aimed at being re-educated by the peasants. The study also addresses the difficulties, violence, abuses, and injustices they endured. Through this analysis, an attempt was made to highlight how young people were deprived of their freedoms and their youth. To conduct this study, the bibliographic research included a wide range of sources, such as historical manuals, testimonies, official documents, and online sources. In conclusion, the thesis demonstrates how the Cultural Revolution, through the militancy and re-education of youth, shaped an entire generation, leaving deep scars on the historical memory and social identity of contemporary China.
L'obiettivo di questa tesi è quello di esplorare il ruolo che le giovani generazioni cinesi ebbero durante la Rivoluzione Culturale (1966-1976), analizzando come le indicazioni di Mao Zedong abbiano influenzato la loro vita, le loro scelte e la loro identità. Il titolo "Vestirsi come Mao", infatti, vuole evidenziare come l'aspetto esteriore, la scelta del vestiario, apparisse omologato, ma anche come l’indottrinamento ideologico fu di una tale portata da far quasi perdere l’unicità del singolo nella definizione del proprio senso d’identità. Per capire meglio questo fenomeno, si è scelto, prima di tutto, di analizzare il movimento giovanile delle Guardie Rosse il quale rispose immediatamente alla chiamata di Mao e funse da avanguardia della Rivoluzione. Successivamente vengono analizzati gli anni in che i giovani trascorsero nelle aree rurali per prendere parte al movimento “Su per le montagne, giù per i villaggi”, al fine di essere rieducati dai contadini. Lo studio fa riferimento anche alle difficoltà, violenze, abusi e ingiustizie di cui furono vittime. Attraverso quest'analisi si è cercato di far emergere come i giovani risultassero privati delle loro libertà e della loro giovinezza. Per condurre lo studio, la ricerca bibliografica ha incluso una vasta gamma di fonti, tra cui manuali storici, testimonianze, documenti ufficiali e sitografici. In conclusione, la tesi mostra come la Rivoluzione Culturale, attraverso la militanza e la rieducazione dei giovani, abbia plasmato un'intera generazione, lasciando cicatrici profonde nella memoria storica e nell'identità sociale della Cina contemporanea.
Vestirsi come Mao: giovani nella Rivoluzione Culturale cinese tra militanza e «rieducazione»
D'AMICO, CHIARA
2023/2024
Abstract
L'obiettivo di questa tesi è quello di esplorare il ruolo che le giovani generazioni cinesi ebbero durante la Rivoluzione Culturale (1966-1976), analizzando come le indicazioni di Mao Zedong abbiano influenzato la loro vita, le loro scelte e la loro identità. Il titolo "Vestirsi come Mao", infatti, vuole evidenziare come l'aspetto esteriore, la scelta del vestiario, apparisse omologato, ma anche come l’indottrinamento ideologico fu di una tale portata da far quasi perdere l’unicità del singolo nella definizione del proprio senso d’identità. Per capire meglio questo fenomeno, si è scelto, prima di tutto, di analizzare il movimento giovanile delle Guardie Rosse il quale rispose immediatamente alla chiamata di Mao e funse da avanguardia della Rivoluzione. Successivamente vengono analizzati gli anni in che i giovani trascorsero nelle aree rurali per prendere parte al movimento “Su per le montagne, giù per i villaggi”, al fine di essere rieducati dai contadini. Lo studio fa riferimento anche alle difficoltà, violenze, abusi e ingiustizie di cui furono vittime. Attraverso quest'analisi si è cercato di far emergere come i giovani risultassero privati delle loro libertà e della loro giovinezza. Per condurre lo studio, la ricerca bibliografica ha incluso una vasta gamma di fonti, tra cui manuali storici, testimonianze, documenti ufficiali e sitografici. In conclusione, la tesi mostra come la Rivoluzione Culturale, attraverso la militanza e la rieducazione dei giovani, abbia plasmato un'intera generazione, lasciando cicatrici profonde nella memoria storica e nell'identità sociale della Cina contemporanea.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/166733