This paper aims to analyze the practice of shibari 縛り within the novel Topāzu トパーズ (Topaz, 1988) by Murakami Ryū 村上龍. Traditionally, the term shibari refers to the Japanese art of rope bondage. Its roots date back to the Edo period (1603–1868), when it developed as hojōjutsu 捕縄術, a technique used by samurai to restrain prisoners. Later, it evolved into a modern art form thanks to the artist Itō Seiu 伊藤晴雨. This practice recurs throughout Murakami’s work and serves not only as a narrative element but also as a metaphor to explore broader themes such as power dynamics, submission, alienation, and resistance. Topāzu is set in the underground world of the sex industry and, through various stories, explores the lives of women trapped in asymmetrical and alienating power relationships. By analyzing key passages of the novel, this paper examines how Murakami employs this practice as a symbol to represent the dynamics of control and vulnerability that characterize the relationships between the characters, reflecting broader social tensions.
Questo elaborato si propone di analizzare la pratica dello shibari 縛り all’interno del romanzo Topāzu トパーズ (Topazio, 1988) di Murakami Ryū 村上龍. Tradizionalmente, con il termine shibari ci si riferisce all’arte della legatura con corde giapponese. Le sue radici risalgono al periodo Edo (1603–1868), quando si sviluppò come hojōjutsu 捕縄術, una tecnica utilizzata dai samurai per immobilizzare i prigionieri. Successivamente si trasformerà in una forma d’arte moderna grazie l’artista Itō Seiu 伊藤晴雨. Questa pratica è ricorrente nell’opera di Murakami ed è utilizzata non solo come elemento narrativo, ma anche come metafora per affrontare temi più ampi come dinamiche di potere, sottomissione, alienazione e resistenza. Topāzu, infatti, è ambientato nel mondo sotterraneo dell’industria del sesso ed esplora, attraverso varie storie, le vite di donne intrappolate in relazioni di potere asimmetriche e alienanti. Attraverso, dunque, un’analisi dei passaggi chiave del romanzo, il saggio affronta come Murakami utilizzi questa pratica come simbolo per rappresentare le dinamiche di controllo e vulnerabilità che caratterizzano i rapporti tra i personaggi e riflettono tensioni sociali più ampie.
Lo Shibari in “Topāzu” di Murakami Ryū
DE GREGORIO, ANGELA
2024/2025
Abstract
Questo elaborato si propone di analizzare la pratica dello shibari 縛り all’interno del romanzo Topāzu トパーズ (Topazio, 1988) di Murakami Ryū 村上龍. Tradizionalmente, con il termine shibari ci si riferisce all’arte della legatura con corde giapponese. Le sue radici risalgono al periodo Edo (1603–1868), quando si sviluppò come hojōjutsu 捕縄術, una tecnica utilizzata dai samurai per immobilizzare i prigionieri. Successivamente si trasformerà in una forma d’arte moderna grazie l’artista Itō Seiu 伊藤晴雨. Questa pratica è ricorrente nell’opera di Murakami ed è utilizzata non solo come elemento narrativo, ma anche come metafora per affrontare temi più ampi come dinamiche di potere, sottomissione, alienazione e resistenza. Topāzu, infatti, è ambientato nel mondo sotterraneo dell’industria del sesso ed esplora, attraverso varie storie, le vite di donne intrappolate in relazioni di potere asimmetriche e alienanti. Attraverso, dunque, un’analisi dei passaggi chiave del romanzo, il saggio affronta come Murakami utilizzi questa pratica come simbolo per rappresentare le dinamiche di controllo e vulnerabilità che caratterizzano i rapporti tra i personaggi e riflettono tensioni sociali più ampie.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
DE GREGORIO_diss_Lo Shibari in Topāzu.pdf
non disponibili
Dimensione
663.66 kB
Formato
Adobe PDF
|
663.66 kB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/166723