This thesis aims to analyze the concept of the misery of humankind in the philosophy of Blaise Pascal. Through an examination of his most renowned philosophical work, the Pensées, a fragmented and incomplete text that gathers Pascal’s reflections, this study will highlight a vision of the human being as divided between two opposing ontological dimensions, misery and greatness: the individual is torn between the aspiration to greatness and truth and the inability to attain these two goals. The first chapter explores the fragile nature of human beings, attempting to clarify what Pascal means by ‘misery’; he second chapter examines the two modes of human knowledge according to Pascal, namely the spirit of geometry and the spirit of finesse, through which individuals orient themselves in the world and within their inner division; the third chapter investigates the difference between a life lived without faith and without God and one where these two dimensions are present, ultimately allowing the human being to reach the long-sought-after greatness. This analysis ultimately presents a vision of human existence in which faith and reason must coexist to enable humankind to navigate its limitations, in pursuit of a higher ontological condition.

Questa tesi si pone l’obiettivo di analizzare il concetto di miseria del genere umano nella filosofia di Blaise Pascal. Mediante l’analisi della sua opera filosofica più nota, i Pensieri, un testo frammentario e incompleto il quale raccoglie le riflessioni pascaliane, si porterà alla luce una visione dell’essere umano come scisso tra due ambiti ontologici opposti, ossia la miseria e la grandezza: l’individuo frazionato tra l’aspirazione alla grandezza e alla verità, e l’incapacità di raggiungere tali due mete. Nel primo capitolo verrà approfondito l’animo fragile dell’essere umano, tentando di chiarire cosa Pascal intenda per ‘miseria’; nel secondo capitolo verranno invece descritti i due mezzi del conoscere umano pascaliani, cioè lo spirito di geometria e lo spirito di finezza, attraverso i quali gli individui si orientano nel mondo e nella loro scissione; infine, nel terzo capitolo si indagherà la differenza tra una vita vissuta senza la fede e senza un Dio a una dove invece queste due istanze sono presenti, sino a permettere all’essere umano di giungere alla sua tanto ambita grandezza ricercata. Si conclude così un quadro dell’esistenza umana nel quale la fede e la ragione devono coesistere per poter permettere al genere umano di sostare tra le sue limitazioni, in vista di una condizione ontologica migliore.

La miseria del genere umano nella filosofia di Pascal: tra fede e ragione

FESTILA, GABRIEL
2023/2024

Abstract

Questa tesi si pone l’obiettivo di analizzare il concetto di miseria del genere umano nella filosofia di Blaise Pascal. Mediante l’analisi della sua opera filosofica più nota, i Pensieri, un testo frammentario e incompleto il quale raccoglie le riflessioni pascaliane, si porterà alla luce una visione dell’essere umano come scisso tra due ambiti ontologici opposti, ossia la miseria e la grandezza: l’individuo frazionato tra l’aspirazione alla grandezza e alla verità, e l’incapacità di raggiungere tali due mete. Nel primo capitolo verrà approfondito l’animo fragile dell’essere umano, tentando di chiarire cosa Pascal intenda per ‘miseria’; nel secondo capitolo verranno invece descritti i due mezzi del conoscere umano pascaliani, cioè lo spirito di geometria e lo spirito di finezza, attraverso i quali gli individui si orientano nel mondo e nella loro scissione; infine, nel terzo capitolo si indagherà la differenza tra una vita vissuta senza la fede e senza un Dio a una dove invece queste due istanze sono presenti, sino a permettere all’essere umano di giungere alla sua tanto ambita grandezza ricercata. Si conclude così un quadro dell’esistenza umana nel quale la fede e la ragione devono coesistere per poter permettere al genere umano di sostare tra le sue limitazioni, in vista di una condizione ontologica migliore.
The misery of the human condition in Pascal's philosophy: between faith and reason
This thesis aims to analyze the concept of the misery of humankind in the philosophy of Blaise Pascal. Through an examination of his most renowned philosophical work, the Pensées, a fragmented and incomplete text that gathers Pascal’s reflections, this study will highlight a vision of the human being as divided between two opposing ontological dimensions, misery and greatness: the individual is torn between the aspiration to greatness and truth and the inability to attain these two goals. The first chapter explores the fragile nature of human beings, attempting to clarify what Pascal means by ‘misery’; he second chapter examines the two modes of human knowledge according to Pascal, namely the spirit of geometry and the spirit of finesse, through which individuals orient themselves in the world and within their inner division; the third chapter investigates the difference between a life lived without faith and without God and one where these two dimensions are present, ultimately allowing the human being to reach the long-sought-after greatness. This analysis ultimately presents a vision of human existence in which faith and reason must coexist to enable humankind to navigate its limitations, in pursuit of a higher ontological condition.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/166681