The aim of this thesis is to investigate and summarise the debate concerning the inclusion of disability in the panorama of Italian theatre, starting from the contexts elaborated within the social and community theatre, and how they have promoted and encouraged the integration of disability in theatrical and artistic paths, also deepening the terminology and rights related to the field of disability. In the work, official documents will be examined and examples of projects, performances and artists that have had a significant impact on the sector will be presented. It will start from the seminal project conceived and realized in 1973 by Franco Basaglia and Giuliano Scabia, Marco Cavallo, to arrive at the numerous realities today that use the theater as a means of expression for creativity and capacity of people with disabilities. Disability, far from being a synonym of limitation and fragility, becomes instead in such contexts an opportunity for discovery and strength, as well as source of important linguistic experiments. The thesis work is based on the candidate’s personal experience, gained during the internship of the third year, carried out at the territorial educational "Eta Beta" for children with disabilities, where a theatrical workshop was held every week.
La tesi si propone l’obiettivo di indagare e restituire in sintesi il dibattito riguardante l'inclusione della disabilità nel panorama del teatro italiano, a partire dai contesti elaborati nell’ambito del teatro sociale e di comunità, e come questi abbiano favorito e incentivato l'integrazione della disabilità nei percorsi teatrali e artistici, approfondendo anche la terminologia e i diritti legati alla sfera della disabilità. Nel lavoro, verranno esaminati documenti ufficiali e presentati esempi di progetti, spettacoli e artisti che hanno avuto un impatto significativo nel settore. Si partirà dal progetto seminale ideato e realizzato nel 1973 da Franco Basaglia e Giuliano Scabia, Marco Cavallo, per arrivare alle numerose realtà odierne che utilizzano il teatro come mezzo di espressione per la creatività e la capacità delle persone con disabilità. La disabilità, lungi dall'essere un sinonimo di limite e fragilità, diventa invece in tali contesti un'opportunità di scoperta e di forza, nonché fonte di importanti sperimentazioni linguistiche. Il lavoro di tesi prende spunto dall'esperienza personale della candidata, maturata durante il tirocinio del terzo anno, svolto presso l'educativa territoriale "Eta Beta" per minori con disabilità, dove ogni settimana si è svolto un laboratorio teatrale.
Teatro e disabilità: un dibattito italiano
CERVATO, VIRGINIA
2023/2024
Abstract
La tesi si propone l’obiettivo di indagare e restituire in sintesi il dibattito riguardante l'inclusione della disabilità nel panorama del teatro italiano, a partire dai contesti elaborati nell’ambito del teatro sociale e di comunità, e come questi abbiano favorito e incentivato l'integrazione della disabilità nei percorsi teatrali e artistici, approfondendo anche la terminologia e i diritti legati alla sfera della disabilità. Nel lavoro, verranno esaminati documenti ufficiali e presentati esempi di progetti, spettacoli e artisti che hanno avuto un impatto significativo nel settore. Si partirà dal progetto seminale ideato e realizzato nel 1973 da Franco Basaglia e Giuliano Scabia, Marco Cavallo, per arrivare alle numerose realtà odierne che utilizzano il teatro come mezzo di espressione per la creatività e la capacità delle persone con disabilità. La disabilità, lungi dall'essere un sinonimo di limite e fragilità, diventa invece in tali contesti un'opportunità di scoperta e di forza, nonché fonte di importanti sperimentazioni linguistiche. Il lavoro di tesi prende spunto dall'esperienza personale della candidata, maturata durante il tirocinio del terzo anno, svolto presso l'educativa territoriale "Eta Beta" per minori con disabilità, dove ogni settimana si è svolto un laboratorio teatrale.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/166618