Background: Delirium is an acute confusional state characterized by altered consciousness and reduced ability to maintain concentration. This condition is found in the elderly population undergoing surgery. Usually, the management of postoperative delirium involves the use of antipsychotic drugs useful to mitigate the patient's dangerous behaviors. Despite this, in literature it is recommended to intervene with preventive actions to maintain the patient's orientation and comfort. Objective: The aim of the thesis is to describe the state of the art of non-pharmacological nursing interventions useful to prevent the onset of postoperative delirium. Methods: A narrative review of the literature was conducted by consulting the main biomedical databases and 23 studies were selected. The quality of the latter was measured by means of the JBI Critical Appraisal Tool and the CASP Checklist. Results: Fourteen studies involving a total of 126,088 patients reported an incidence of postoperative delirium of approximately 32% in cardiac surgeries, approximately 30% in abdominal surgeries, approximately 20% in orthopedic areas, approximately 23% in oncology and mixed areas and approximately 14% in vascular and colorectal surgeries. The tools indicated in the studies to identify postoperative delirium early are assessment scales. The most used are: the Confusion Assessment Method (CAM), the Nursing Delirium Screening Scale (Nu-DESC) and the 4 A’s Test (4AT). The interventions indicated as most effective include the constant reorientation of the patient by means of objects that can keep track of days and time (clocks and calendars), the timely recognition of risk factors that can make the patient more vulnerable, the conservation of personal objects that are linked to daily activities (glasses, hearing aids, family photos, religious memorabilia, etc.), the correct maintenance of sleep hygiene, adequate nutrition and early mobilization. Conclusions: The gold standard of delirium prevention is established by a series of non-pharmacological nursing interventions. Since there is no single intervention capable of preventing the onset of the pathology with certainty, nurses can act on multiple fronts ensuring that the patient maintains sensory orientation, a correct nutritional regime, the balance of circadian cycles and that he actively participates in early mobilization. Keywords: post-operative delirium, POD, non-pharmacological interventions.
Background: Il delirium è uno stato confusionale acuto caratterizzato da alterazione della coscienza e da ridotta capacità di mantenere la concentrazione. Questa condizione è riscontrabile nella popolazione anziana sottoposta ad intervento chirurgico. Di norma, la gestione del delirium post operatorio prevede l’utilizzo di farmaci antipsicotici utili a mitigare i comportamenti pericolosi del paziente. Nonostante ciò, in letteratura è consigliato intervenire con azioni preventive per mantenere l’orientamento e il comfort del paziente. Obiettivo: L’obiettivo della tesi è descrivere lo stato dell’arte degli interventi infermieristici non farmacologici utili a prevenire l’insorgenza del delirium post operatorio. Metodi: È stata condotta una revisione narrativa della letteratura consultando le principali banche dati biomediche e sono stati selezionati 23 studi. La qualità di quest’ultimi è stata misurata per mezzo del JBI Critical Appraisal Tool e della CASP Checklist. Risultati: Quattordici studi che contano in totale 126’088 pazienti hanno riportato un’incidenza di delirium post operatorio del 32% circa nelle chirurgie cardiologiche, del 30% circa nelle chirurgie addominali, del 20% circa nelle aree ortopediche, del 23% circa nelle aree oncologiche e miste e del 14% circa nelle chirurgie vascolari e colorettali. Gli strumenti indicati negli studi per identificare precocemente il delirium post operatorio sono le scale di valutazione. Le più utilizzate sono: la Confusion Assessment Method (CAM), la Nursing Delirium Screening Scale (Nu-DESC) e il 4 A’s Test (4AT). Gli interventi indicati come più efficaci prevedono il riorientamento costante del paziente per mezzo di oggetti che possano tenere traccia dei giorni e del tempo (orologi e calendari), il riconoscimento tempestivo dei fattori di rischio che possono rendere più vulnerabile l’assistito, la conservazione degli oggetti personali che si allaccino alle attività quotidiane (occhiali da vista, dispositivi audioprotesici, foto di famiglia, memorabilia religiosi ecc.), il corretto mantenimento della sleep hygiene, una nutrizione adeguata e la mobilizzazione precoce. Conclusioni: Il gold standard della prevenzione del delirium è sancito da una serie di interventi infermieristici non farmacologici. Dal momento che non esiste un singolo intervento in grado di prevenire con certezza l’insorgere della patologia, gli infermieri possono agire su più fronti assicurandosi che il paziente mantenga l’orientamento sensoriale, un corretto regime nutrizionale, l’equilibrio dei cicli circadiani e che partecipi attivamente alla mobilizzazione precoce. Parole chiave: delirium post operatorio, POD, interventi non farmacologici.
Prevenzione non farmacologica del delirium post operatorio nel paziente anziano. Una revisione narrativa
BAIALARDO MARCHESE, LORENZO
2023/2024
Abstract
Background: Il delirium è uno stato confusionale acuto caratterizzato da alterazione della coscienza e da ridotta capacità di mantenere la concentrazione. Questa condizione è riscontrabile nella popolazione anziana sottoposta ad intervento chirurgico. Di norma, la gestione del delirium post operatorio prevede l’utilizzo di farmaci antipsicotici utili a mitigare i comportamenti pericolosi del paziente. Nonostante ciò, in letteratura è consigliato intervenire con azioni preventive per mantenere l’orientamento e il comfort del paziente. Obiettivo: L’obiettivo della tesi è descrivere lo stato dell’arte degli interventi infermieristici non farmacologici utili a prevenire l’insorgenza del delirium post operatorio. Metodi: È stata condotta una revisione narrativa della letteratura consultando le principali banche dati biomediche e sono stati selezionati 23 studi. La qualità di quest’ultimi è stata misurata per mezzo del JBI Critical Appraisal Tool e della CASP Checklist. Risultati: Quattordici studi che contano in totale 126’088 pazienti hanno riportato un’incidenza di delirium post operatorio del 32% circa nelle chirurgie cardiologiche, del 30% circa nelle chirurgie addominali, del 20% circa nelle aree ortopediche, del 23% circa nelle aree oncologiche e miste e del 14% circa nelle chirurgie vascolari e colorettali. Gli strumenti indicati negli studi per identificare precocemente il delirium post operatorio sono le scale di valutazione. Le più utilizzate sono: la Confusion Assessment Method (CAM), la Nursing Delirium Screening Scale (Nu-DESC) e il 4 A’s Test (4AT). Gli interventi indicati come più efficaci prevedono il riorientamento costante del paziente per mezzo di oggetti che possano tenere traccia dei giorni e del tempo (orologi e calendari), il riconoscimento tempestivo dei fattori di rischio che possono rendere più vulnerabile l’assistito, la conservazione degli oggetti personali che si allaccino alle attività quotidiane (occhiali da vista, dispositivi audioprotesici, foto di famiglia, memorabilia religiosi ecc.), il corretto mantenimento della sleep hygiene, una nutrizione adeguata e la mobilizzazione precoce. Conclusioni: Il gold standard della prevenzione del delirium è sancito da una serie di interventi infermieristici non farmacologici. Dal momento che non esiste un singolo intervento in grado di prevenire con certezza l’insorgere della patologia, gli infermieri possono agire su più fronti assicurandosi che il paziente mantenga l’orientamento sensoriale, un corretto regime nutrizionale, l’equilibrio dei cicli circadiani e che partecipi attivamente alla mobilizzazione precoce. Parole chiave: delirium post operatorio, POD, interventi non farmacologici.File | Dimensione | Formato | |
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