The concept of emergence plays a central role in the contemporary philosophical debate and finds applications in multiple fields, from physics to biology, as well as in the social sciences and complexity studies. This work aims to explore the notion of qualitative novelty, a characteristic of emergence that currently receives little attention compared to the more widely discussed causal novelty. By "qualitative novelty", we refer to the new features of emergent phenomena that are not necessarily linked to their causal contributions, such as the new structures they instantiate. To this end, we will introduce the main theories of the so-called "British emergentists", highlighting how qualitative novelty was considered an essential feature of emergent phenomena in their early formulations. We will then examine why it may be beneficial for the contemporary debate to integrate the analysis of causal novelty with its qualitative counterpart and provide a theoretical definition of them. In this regard, we will follow the proposal of Erica Onnis, who defines qualitative novelty as the emergence of new categorical properties—properties whose identity is not defined by causal roles, and that confer numerical and structural novelty to their bearers or bring about new causal powers. Finally, we will analyze chimericity, the perceptual property that allows one to hear harmonies and melodies as unified yet composite Wholes, as described by Elvira Di Bona. After understanding the mechanisms that enable its emergence, we will define it as a case of flat diachronic ontological emergence. Moreover, chimericity is qualitatively novel, as it introduces numerical and structural novelty to the stream in which it is instantiated and is fundamental to the appreciation of music.

Il concetto di emergenza ha un ruolo centrale nel dibattito filosofico contemporaneo e trova applicazione in molteplici ambiti, dalla fisica alla biologia, fino alle scienze sociali o della complessità. Questo elaborato ha l’obiettivo di esplorare la nozione di novità qualitativa, una caratteristica dell’emergenza che oggi riceve scarsa attenzione rispetto alla più considerata novità causale. Con “novità qualitativa” ci riferiamo a quei tratti nuovi dei fenomeni emergenti che non sono legati necessariamente ai loro contributi causali, come, per esempio, le nuove strutture che essi istanziano. A tal proposito, introdurremo le principali teorie dei cosiddetti “emergentisti britannici”, per evidenziare come la novità qualitativa fosse ritenuta un tratto essenziale dei fenomeni emergenti nelle prime formulazione degli stessi. Dopodiché ci occuperemo di capire perché possa essere proficuo, per il dibattito contemporaneo, integrare l’analisi della novità causale con la sua controparte qualitativa e di fornirne una definizione in termini teorici. A tal proposito, seguiremo la proposta di Erica Onnis che definisce la novità qualitativa come la comparsa di nuove proprietà categoriche, ossia di proprietà la cui identità non è definita da ruoli causali e che conferiscono novità numerica e strutturale ai loro portatori o realizzano nuovi poteri causali. Infine, analizzeremo la chimericità, ovvero la proprietà percettiva che permette di udire armonie e melodie come insiemi unitari ma composti, così come descritta da Elvira Di Bona. Dopo aver compreso i meccanismi che ne permettono l’emergenza, la definiremo come un caso di emergenza ontologica diacronica piatta e nuova in senso qualitativo, in quanto introduce novità numerica e strutturale al flusso in cui è istanziata, ed è fondamentale per l’apprezzamento della musica.

Emergenza e novità qualitativa: il caso della chimericità

ORDONSELLI, LINDA
2023/2024

Abstract

Il concetto di emergenza ha un ruolo centrale nel dibattito filosofico contemporaneo e trova applicazione in molteplici ambiti, dalla fisica alla biologia, fino alle scienze sociali o della complessità. Questo elaborato ha l’obiettivo di esplorare la nozione di novità qualitativa, una caratteristica dell’emergenza che oggi riceve scarsa attenzione rispetto alla più considerata novità causale. Con “novità qualitativa” ci riferiamo a quei tratti nuovi dei fenomeni emergenti che non sono legati necessariamente ai loro contributi causali, come, per esempio, le nuove strutture che essi istanziano. A tal proposito, introdurremo le principali teorie dei cosiddetti “emergentisti britannici”, per evidenziare come la novità qualitativa fosse ritenuta un tratto essenziale dei fenomeni emergenti nelle prime formulazione degli stessi. Dopodiché ci occuperemo di capire perché possa essere proficuo, per il dibattito contemporaneo, integrare l’analisi della novità causale con la sua controparte qualitativa e di fornirne una definizione in termini teorici. A tal proposito, seguiremo la proposta di Erica Onnis che definisce la novità qualitativa come la comparsa di nuove proprietà categoriche, ossia di proprietà la cui identità non è definita da ruoli causali e che conferiscono novità numerica e strutturale ai loro portatori o realizzano nuovi poteri causali. Infine, analizzeremo la chimericità, ovvero la proprietà percettiva che permette di udire armonie e melodie come insiemi unitari ma composti, così come descritta da Elvira Di Bona. Dopo aver compreso i meccanismi che ne permettono l’emergenza, la definiremo come un caso di emergenza ontologica diacronica piatta e nuova in senso qualitativo, in quanto introduce novità numerica e strutturale al flusso in cui è istanziata, ed è fondamentale per l’apprezzamento della musica.
Emergence and qualitative novelty: the case of chimericity
The concept of emergence plays a central role in the contemporary philosophical debate and finds applications in multiple fields, from physics to biology, as well as in the social sciences and complexity studies. This work aims to explore the notion of qualitative novelty, a characteristic of emergence that currently receives little attention compared to the more widely discussed causal novelty. By "qualitative novelty", we refer to the new features of emergent phenomena that are not necessarily linked to their causal contributions, such as the new structures they instantiate. To this end, we will introduce the main theories of the so-called "British emergentists", highlighting how qualitative novelty was considered an essential feature of emergent phenomena in their early formulations. We will then examine why it may be beneficial for the contemporary debate to integrate the analysis of causal novelty with its qualitative counterpart and provide a theoretical definition of them. In this regard, we will follow the proposal of Erica Onnis, who defines qualitative novelty as the emergence of new categorical properties—properties whose identity is not defined by causal roles, and that confer numerical and structural novelty to their bearers or bring about new causal powers. Finally, we will analyze chimericity, the perceptual property that allows one to hear harmonies and melodies as unified yet composite Wholes, as described by Elvira Di Bona. After understanding the mechanisms that enable its emergence, we will define it as a case of flat diachronic ontological emergence. Moreover, chimericity is qualitatively novel, as it introduces numerical and structural novelty to the stream in which it is instantiated and is fundamental to the appreciation of music.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/166553