Adolescence is often identified as an age of crisis. This constitutive characteristic of the adolescent represents his existential posture, marked by profound identity transformations and characterised by a condition of uncertainty and continuous self-searching. In order to deal with the concept of adolescent crisis, pedagogy questions the various educational practices aimed at stimulating self-reflection, self-formation and the re-elaboration of personal experiences. In this context, cura sui plays an essential role through the practice of spiritual exercises pointed at the internalisation of the self-formative process by each individual. In particular, this thesis focuses on the practices of crossing soul’s placing and self-writing, used as instruments of formation and awareness. Places of the soul represent spaces that stimulate the subject to show and know him/herself, to deepen his/her interiority and to discover new meanings; they ‘make the soul’, transforming individual identity and modifying its boundaries. Moreover, each person's significant places, after being interpretated, become itineraries to be activated and crossed as a life practice. Similarly, autobiographical writing represents a spiritual exercise for self-care, as it allows subjects to attribute meaning to their experiences, making the individual more aware of himself and his own formative path. This practice is of profound interest to pedagogy, which underlines above all its fundamental function in helping the individual rediscover an identity, momentarily distancing himself from his position as protagonist and dislocating himself from his own experience. Finally, the last part of the research presents a training proposal that involved a fifth-grade class of the Liceo C. Cavour in Turin. Through a phenomenological approach, the project was realised with the aid of activities aimed at raising students' awareness of the practices of caring for significant places and autobiography. The aim is to enhance the pedagogical importance of these exercises within the path of growth, maturation and individual formation and to emphasise the value of self-care as a tool to face the challenges of adolescence and to analyse and observe one's own experiences.

L’adolescenza è spesso identificata come età della crisi. Questa caratteristica costitutiva dell’adolescente rappresenta la postura esistenziale associata all’individuo segnato da profonde trasformazioni identitarie e caratterizzato da una condizione di incertezza e continua ricerca di sé. Di fronte al concetto di crisi adolescenziale, la pedagogia si interroga sulle diverse pratiche educative volte a stimolare la riflessione di sé, l’auto formazione e la rielaborazione dei vissuti personali. In questo contesto, la cura sui svolge un ruolo essenziale attraverso la pratica di esercizi spirituali volti all’interiorizzazione del processo auto formativo da parte di ogni individuo. In particolare, questa tesi pone un’attenzione specifica alle pratiche dell’attraversare luoghi dell’anima e della scrittura di sé, utilizzate in quanto strumenti di formazione e consapevolezza. I luoghi dell’anima rappresentano spazi che stimolano il soggetto ad uscire da sé, ad approfondire la sua interiorità e a scoprire nuovi significati; essi “fanno anima”, trasformando l’identità individuale e modificandone i confini. Inoltre, i luoghi significativi di ognuno, dopo essere rielaborati, divengono itinerari da attivare e da percorrere in quanto pratica di vita. Similmente, la scrittura autobiografica si configura come esercizio spirituale per la cura di sé, poiché permette ai soggetti di attribuire senso ai propri vissuti, rendendo l’individuo maggiormente consapevole di sé e del proprio percorso formativo. Questa pratica interessa profondamente la pedagogia, che ne evidenzia soprattutto la funzione fondamentale nell’aiutare l’individuo a ritrovare un’identità, allontanandosi momentaneamente dalla sua posizione di protagonista di azioni e dislocandosi dal proprio vissuto. Infine, l’ultima parte della ricerca presenta una proposta formativa che ha coinvolto una classe quinta del Liceo C. Cavour di Torino. Attraverso un approccio fenomenologico, il progetto è stato realizzato grazie all’ausilio di attività volte alla sensibilizzazione degli studenti verso le pratiche di cura sui ed in particolar modo quelle della memoria dei luoghi significativi e dell’autobiografia. L’obiettivo è quello di valorizzare l’importanza pedagogica di questi esercizi all’interno del percorso di crescita, maturazione e di formazione individuale e di sottolineare il valore della cura di sé come strumento per affrontare le sfide dell’adolescenza e per analizzare ed osservare i propri vissuti.

La "cura sui" pedagogica tra luoghi dell'anima e scrittura di sé. Una proposta formativa al Liceo C. Cavour di Torino.

LINGUA, SARA
2023/2024

Abstract

L’adolescenza è spesso identificata come età della crisi. Questa caratteristica costitutiva dell’adolescente rappresenta la postura esistenziale associata all’individuo segnato da profonde trasformazioni identitarie e caratterizzato da una condizione di incertezza e continua ricerca di sé. Di fronte al concetto di crisi adolescenziale, la pedagogia si interroga sulle diverse pratiche educative volte a stimolare la riflessione di sé, l’auto formazione e la rielaborazione dei vissuti personali. In questo contesto, la cura sui svolge un ruolo essenziale attraverso la pratica di esercizi spirituali volti all’interiorizzazione del processo auto formativo da parte di ogni individuo. In particolare, questa tesi pone un’attenzione specifica alle pratiche dell’attraversare luoghi dell’anima e della scrittura di sé, utilizzate in quanto strumenti di formazione e consapevolezza. I luoghi dell’anima rappresentano spazi che stimolano il soggetto ad uscire da sé, ad approfondire la sua interiorità e a scoprire nuovi significati; essi “fanno anima”, trasformando l’identità individuale e modificandone i confini. Inoltre, i luoghi significativi di ognuno, dopo essere rielaborati, divengono itinerari da attivare e da percorrere in quanto pratica di vita. Similmente, la scrittura autobiografica si configura come esercizio spirituale per la cura di sé, poiché permette ai soggetti di attribuire senso ai propri vissuti, rendendo l’individuo maggiormente consapevole di sé e del proprio percorso formativo. Questa pratica interessa profondamente la pedagogia, che ne evidenzia soprattutto la funzione fondamentale nell’aiutare l’individuo a ritrovare un’identità, allontanandosi momentaneamente dalla sua posizione di protagonista di azioni e dislocandosi dal proprio vissuto. Infine, l’ultima parte della ricerca presenta una proposta formativa che ha coinvolto una classe quinta del Liceo C. Cavour di Torino. Attraverso un approccio fenomenologico, il progetto è stato realizzato grazie all’ausilio di attività volte alla sensibilizzazione degli studenti verso le pratiche di cura sui ed in particolar modo quelle della memoria dei luoghi significativi e dell’autobiografia. L’obiettivo è quello di valorizzare l’importanza pedagogica di questi esercizi all’interno del percorso di crescita, maturazione e di formazione individuale e di sottolineare il valore della cura di sé come strumento per affrontare le sfide dell’adolescenza e per analizzare ed osservare i propri vissuti.
The pedagogical "cura sui" among soul's places and self-writing. A training proposal at the Liceo C. Cavour in Turin.
Adolescence is often identified as an age of crisis. This constitutive characteristic of the adolescent represents his existential posture, marked by profound identity transformations and characterised by a condition of uncertainty and continuous self-searching. In order to deal with the concept of adolescent crisis, pedagogy questions the various educational practices aimed at stimulating self-reflection, self-formation and the re-elaboration of personal experiences. In this context, cura sui plays an essential role through the practice of spiritual exercises pointed at the internalisation of the self-formative process by each individual. In particular, this thesis focuses on the practices of crossing soul’s placing and self-writing, used as instruments of formation and awareness. Places of the soul represent spaces that stimulate the subject to show and know him/herself, to deepen his/her interiority and to discover new meanings; they ‘make the soul’, transforming individual identity and modifying its boundaries. Moreover, each person's significant places, after being interpretated, become itineraries to be activated and crossed as a life practice. Similarly, autobiographical writing represents a spiritual exercise for self-care, as it allows subjects to attribute meaning to their experiences, making the individual more aware of himself and his own formative path. This practice is of profound interest to pedagogy, which underlines above all its fundamental function in helping the individual rediscover an identity, momentarily distancing himself from his position as protagonist and dislocating himself from his own experience. Finally, the last part of the research presents a training proposal that involved a fifth-grade class of the Liceo C. Cavour in Turin. Through a phenomenological approach, the project was realised with the aid of activities aimed at raising students' awareness of the practices of caring for significant places and autobiography. The aim is to enhance the pedagogical importance of these exercises within the path of growth, maturation and individual formation and to emphasise the value of self-care as a tool to face the challenges of adolescence and to analyse and observe one's own experiences.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/166545