Nella dissertazione "perché l'uomo ride" ho analizzato il fenomeno che fa scaturire la risata sia da un punto di vista antropologico, filosofico e psichico. Per far ciò mi sono basato su tre lavori guida e in prima analisi ho utilizzato lo studio di Roberto Tessari, Baubo.Frammenti di un mito di fondazione di uno spettacolo comico, da cui ho tratto i documenti attinenti alle origini mitologiche del fenomeno mettendo in luce un parallelismo tra il mito shintõ e quello di Baubo: entrambi i miti potrebbero definirsi "miti dell'origine del riso" dove Baubo , "con la sua cetra, potrebbe essere considerato il simbolo di una sacra comicità essenziale di un teatro primevo non ancora scisso tra commedia e tragedia". In seconda battuta ho scelto il classico studio di Henri Bergson, Il riso, che mi è servito come riferimento dal punto di vista filosofico-antropologico dove si scompongono le relazioni esistenti tra il riso e le cause che lo scatenano fino al legame stretto con la società. Nell'ultima analisi della prima parte del mio lavoro, mi sono attenuto al celebre lavoro del padre della psicoanalisi Sigmund Freud , Il motto di spirito, guida per desumere gli aspetti della comicità più intrinseci al suo lato verbale e alla dimensione socio-individuale della tematica da me trattata. Il motto di spirito è stato analizzato come atto liberatorio e con le istanze che entrano in gioco tra quest'ultimo e la vita psichica dell'individuo : il sogno, i lapsus , gli atti mancati e i sintomi nevrotici. Nella seconda sezione del mio lavoro il quadro implicito di riferimento è stato il saggio epocale di Guy Debord ,La società dello spettacolo, che tuttavia ho scelto di non affrontare direttamente , privilegiando l'opzione documentale . Nella fattispecie presenterò testimonianze dirette raccolte da autori di spettacoli e performers che ho intervistato tenendo presente le acquisizioni teoriche sviluppate nella prima sezione. Ho preso in esame la metamorfosi che la comicità ha avuto con l'avvento dello spettacolo tecnologico e il passaggio dalla società dell'essere all'avere e dall'avere all'apparire. In ultima analisi ho fatto un rapido escursus evolutivo delle attrici comiche nell'Italia del dopoguerra ad oggi. In conclusione ho cercato di dare una risposta alla domanda iniziale di perché l'uomo ride ovvero se il riso in illo tempore , scatenato dalla donna con l'esibizione del sesso femminile con uno strip sacro, oggi ha ancora un senso e come si è trasformato nell'era dello spettacolo tecnologico. A sostegno del mio lavoro di analisi teorica ho ritenuto opportuno confrontarli sottoponendo, ad alcuni comici contemporanei di rilevanza nazionale, un questionario con domande che mirano a costruire altrettanti percorsi personali che sfociano con la questione fondamentale posta da Tessari da cui sono partito e cioè il rapporto tra comicità e femminile.
Perché l'uomo ride. Teorie del comico e attuali sviluppi nella società dello spettacolo.
AIOSA, CALOGERO
2010/2011
Abstract
Nella dissertazione "perché l'uomo ride" ho analizzato il fenomeno che fa scaturire la risata sia da un punto di vista antropologico, filosofico e psichico. Per far ciò mi sono basato su tre lavori guida e in prima analisi ho utilizzato lo studio di Roberto Tessari, Baubo.Frammenti di un mito di fondazione di uno spettacolo comico, da cui ho tratto i documenti attinenti alle origini mitologiche del fenomeno mettendo in luce un parallelismo tra il mito shintõ e quello di Baubo: entrambi i miti potrebbero definirsi "miti dell'origine del riso" dove Baubo , "con la sua cetra, potrebbe essere considerato il simbolo di una sacra comicità essenziale di un teatro primevo non ancora scisso tra commedia e tragedia". In seconda battuta ho scelto il classico studio di Henri Bergson, Il riso, che mi è servito come riferimento dal punto di vista filosofico-antropologico dove si scompongono le relazioni esistenti tra il riso e le cause che lo scatenano fino al legame stretto con la società. Nell'ultima analisi della prima parte del mio lavoro, mi sono attenuto al celebre lavoro del padre della psicoanalisi Sigmund Freud , Il motto di spirito, guida per desumere gli aspetti della comicità più intrinseci al suo lato verbale e alla dimensione socio-individuale della tematica da me trattata. Il motto di spirito è stato analizzato come atto liberatorio e con le istanze che entrano in gioco tra quest'ultimo e la vita psichica dell'individuo : il sogno, i lapsus , gli atti mancati e i sintomi nevrotici. Nella seconda sezione del mio lavoro il quadro implicito di riferimento è stato il saggio epocale di Guy Debord ,La società dello spettacolo, che tuttavia ho scelto di non affrontare direttamente , privilegiando l'opzione documentale . Nella fattispecie presenterò testimonianze dirette raccolte da autori di spettacoli e performers che ho intervistato tenendo presente le acquisizioni teoriche sviluppate nella prima sezione. Ho preso in esame la metamorfosi che la comicità ha avuto con l'avvento dello spettacolo tecnologico e il passaggio dalla società dell'essere all'avere e dall'avere all'apparire. In ultima analisi ho fatto un rapido escursus evolutivo delle attrici comiche nell'Italia del dopoguerra ad oggi. In conclusione ho cercato di dare una risposta alla domanda iniziale di perché l'uomo ride ovvero se il riso in illo tempore , scatenato dalla donna con l'esibizione del sesso femminile con uno strip sacro, oggi ha ancora un senso e come si è trasformato nell'era dello spettacolo tecnologico. A sostegno del mio lavoro di analisi teorica ho ritenuto opportuno confrontarli sottoponendo, ad alcuni comici contemporanei di rilevanza nazionale, un questionario con domande che mirano a costruire altrettanti percorsi personali che sfociano con la questione fondamentale posta da Tessari da cui sono partito e cioè il rapporto tra comicità e femminile.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/16635