Analysis of genetic variability of Georgian wild grapevine germplasm by SNP molecular markers

The wild grapevine, Vitis vinifera subsp. sylvestris, has played a significant role in human society, particularly in viticulture and wine production. This study investigates the genetic diversity of wild grapevine populations, with a focus on the Georgian germplasm, which is considered a key area in the domestication process of V. vinifera. Using high-throughput genotyping with the Vitis18kSNP chip array, the genetic relationships among 28 Georgian wild grapevine accessions were examined, revealing significant genetic variation. This variability was further explored by comparing Georgian accessions to wild grapevine populations from across the Mediterranean basin. The analysis demonstrated the unique genetic composition of Georgian grapevines and their connection to both European and North African populations, supporting the idea that Georgia may have been a primary center of domestication. Furthermore, the study highlighted the genetic complexity of wild grapevine populations, with evidence of admixture and hybrid zones, particularly in the Mediterranean basin. These findings provide valuable insights into the process of grapevine domestication, emphasizing the importance of preserving the genetic diversity of wild grapevine germplasm.

La vite selvatica, Vitis vinifera subsp. sylvestris, ha avuto un ruolo significativo nella società umana, in particolare nella viticoltura e nella produzione di vino. Questo studio indaga la diversità genetica delle popolazioni di vite selvatica, con un focus sul germoplasma georgiano, che è considerato un'area chiave nel processo di domesticazione della V. vinifera. Utilizzando la genotipizzazione ad alta capacità con il chip Vitis18kSNP, sono state esaminate le relazioni genetiche tra 28 accessioni di vite selvatica georgiana, rivelando una significativa variazione genetica. Questa variabilità è stata ulteriormente esplorata confrontando le accessioni georgiane con popolazioni di viti selvatiche provenienti dall'intera area del bacino del Mediterraneo. L'analisi ha dimostrato la composizione genetica unica delle viti georgiane e la loro connessione con le popolazioni sia europee che nordafricane, sostenendo l'idea che la Georgia possa essere stata un centro primario di domesticazione. Inoltre, lo studio ha evidenziato la complessità genetica delle popolazioni di vite selvatica, con evidenza di mescolanze e zone ibride, in particolare nel bacino del Mediterraneo. Questi risultati forniscono preziose informazioni sul processo di domesticazione della vite, sottolineando l'importanza di preservare la diversità genetica del germoplasma della vite selvatica.