Effetti ecofisiologici e metabolici derivanti dalla cimatura sul vitigno Piemontese Erbaluce

During the 2023 productive season, an experimental test was carried out on the white berry variety Erbaluce, an autochthonous cultivar from Piedmont, to evaluate the ecophysiological and metabolic effects caused by green pruning. The plants were divided into two groups: the control group with vines managed according to the traditional double topping during the vegetative season and the treated group non-topped vines. For both groups, the density of the canopy was evaluated through the adaptation of the Quadrats Point Method to the pergola training system. The plants with reduced management of the canopy showed a significantly higher leaf area, almost double as compared to the control group that presented a higher sun exposure of the clusters and less density of the canopy. On the contrary in the non green-managed plants, there was mutual shading between the leaves and the bunches, reducing exposure to the sun. Following analysis with an IRGA infrared gas analyzer Li-Cor 6000, the treated plants showed a better use of water and a higher water use efficiency with significantly lower values of net carbon dioxide assimilation, of stomatal conductance and transpiration rate, compared to the traditional canopy management group, with two toppings during the season. The non-topping of the vegetative apex, in the first period of maturation, influenced the metabolic composition, suggesting an acceleration of the ripening process as the sugar content and the weight of the berry were initially higher in the non-managed vines whereas the acidity, with an opposite trend, was on average twice as high in the control. Secondary metabolites as antioxidant and photo-protective compound of leaves (flavonols, flava-3-oils and hydroxycinnamates) and berries (the former, plus terpenes, norisoprenoids, free and glycoside volatiles) were measured by chromatographic methods (HPLC-DAD and GC/MS). These compounds, synthesized in response to topping and sun exposure, showed no significant differences except for terpenes and norisoprenoids after the first topping, where untopped plants showed lower accumulation; at harvest they were equivalent to the quantities found in the un-managed treatment. The reduced management of the canopy did not reduce the fertility of buds in the following season. Therefore, in seasons with climatic conditions similar to those of 2023 (high maximum temperatures, good daily temperature ranges and abundant but not excessive rainfall), non-topping of canopy can be an effective agronomic strategy to reduce management costs and the vineyard management impact, without influencing berry quality, yield and the next-season bud fertility. The optimized water use efficiency did not significantly alter the analytical characteristics of grapes and contributed to economic savings.

Durante la stagione vegeto-produttiva del 2023 è stata condotta la prova sperimentale sul vitigno piemontese Erbaluce, volta a valutare gli effetti ecofisiologici e metabolici causati dalle operazioni di cimatura degli apici vegetativi. Le piante sono state suddivise in due gruppi: il gruppo di controllo gestito secondo la tradizionale doppia cimatura durante la stagione vegetativa e il gruppo trattato non cimato. Per entrambi i gruppi è stata valutata la densità della chioma attraverso il riadattamento del Metodo del Punto Quadro al sistema di allevamento della pergola. Le piante del trattato a ridotta gestione del verde sono risultate avere una superficie fogliare significativamente maggiore, pari quasi al doppio rispetto al gruppo di controllo che presentava una maggior esposizione solare dei grappoli. Di conseguenza nel trattato si è riscontrata una maggiore possibilità di ombreggiamento reciproco tra le foglie e i grappoli, riducendo l'esposizione al sole. A seguito delle analisi condotte con l’ausilio di un analizzatore di gas ad infrarossi IRGA Li-Cor 6000, le piante trattato mostrano un miglior utilizzo dell’acqua e valori significativamente inferiori di assimilazione netta d’anidride carbonica, di conduttanza stomatica e del tasso di traspirazione rispetto al gruppo di gestione tradizionale della chioma, cimato due volte. La non cimatura degli apici vegetativi, nel primo periodo della maturazione, ha influenzato la composizione metabolica, suggerendo un’accelerazione del processo di maturazione in quanto il grado zuccherino e il peso dell’acino risultano inizialmente superiori nelle piante non cimate; mentre l’acidità, con tendenza opposta, è mediamente superiore nelle piante cimate due volte. I metaboliti secondari delle foglie e delle bacche sono sintetizzati in qualità di composti antiossidanti e foto protettori delle foglie (flavonoli, flava-3-oli e idrossicinnammati) e delle bacche (terpeni, norisoprenoidi, aromi liberi e aromi glicosidici) e sono stati analizzati tramite cromatografia HPLC. Di questi composti, sintetizzati in risposta alla cimatura e all’esposizione solare, non mostrano differenze significative ad eccezione dei terpeni e dei norisoprenoidi dopo la prima cimatura, dove le piante non cimate presentavano degli accumuli inferiori, ma che a vendemmia si sono equivalsasi alle quantità riscontrate nelle piante cimate. Non riscontrando una riduzione della fertilità gemmaria nelle piante a ridotta gestione della chioma nell’annata successiva, e quindi in annate con condizioni climatiche simili a quelle del 2023 (caratterizzate da temperature massime elevate, buone escursioni termiche giornaliere e precipitazioni abbondanti ma non eccessive), la non cimatura può rappresentare una strategia agronomica efficace perché, oltre a ottimizzare l'uso dell'acqua, non altera significativamente le caratteristiche analitiche delle uve e contribuisce a un risparmio economico.