The paper addresses the broad theme of criminal execution, with particular attention paid to alternative measures. The purpose of the study is to understand the numbers behind criminal execution outside the jail’s walls in the Turin district, to analyze the trend over the years regarding requests for alternative measures, while also verifying the State's justice system's ability to adequately respond to the rights of individuals sentenced to definitive custodial sentences. The study stems from a curiosity about an often-overlooked aspect of law, namely criminal execution, the place and moment where the State is called upon to face the challenge of re-education and reintegration into civil society of rehabilitated individuals. The study is based on the conviction that criminal execution, outside the detention in jail, remains the most effective tool to achieve this goal. For the preparation of this paper, the first part involved bibliographic research conducted by consulting sources available at the “Norberto Bobbio” Library of the University of Turin and using various public databases such as those of the Constitutional Court and the European Court of Human Rights. For the second part, which focuses on the study of the trend of alternative measures in the Turin district, data from the information system available to the Supervisory Court of Turin were utilized. After obtaining the necessary authorizations, access was granted to a large amount of information regarding requests for alternative measures filed in the Turin district. These data concern the number and types of measures requested as well as the number of decisions issued by the Court. This study is structured into four chapters. The first chapter examines the evolution of the concept of criminal sanctions, starting from the middle ages up to the innovations introduced by the Italian Constitution, thus analyzing the ongoing evolution of prisons and their function. The second chapter, following the systemic effects of the Constitution's introduction, discusses the process that led to the emergence of the first forms of criminal execution outside prison walls, offering an overview of the current regulatory framework regarding the main alternative measures provided for by the legal system and their specific variations established by legislative sources. The third chapter introduces the study on the trend of alternative measures in the Turin district. This study covers the years from 2017 to 2023 and addresses the three main alternative measures: probation under social services, home detention, and semi-liberty. The data for each year and each measure are analyzed in detail, seeking to identify the main variations over the years and the overall picture suggested by the vast amount of information analyzed regarding the state and conditions of this crucial aspect of justice in the Turin district. Specifically, the data presented includes the number of applications submitted and the number and type of decisions issued by the Court. Furthermore, comparisons between the various measures will be proposed, and the effects of the pandemic on the justice system will also be highlighted through the collected data. The final chapter, after gathering and presenting all the available data, provides an overall view that is, unfortunately, not reassuring. It subsequently offers some potentially useful insights to reverse the negative trend revealed regarding the ability to fully meet the rights of inmates, particularly concerning alternative measures.
L’elaborato affronta il vasto tema dell’esecuzione penale, rivolgendo, in particolare, attenzione alle misure alternative. Lo scopo dello studio è quello di conoscere i numeri dell’esecuzione penale extramuraria nel distretto di Torino, di analizzare l’andamento negli anni delle istanze di misure alternative, contestualmente verificando la capacità degli apparati di giustizia dello Stato di fornire adeguata risposta ai diritti, in materia, dei condannati a pene detentive definitive. Lo studio nasce dalla curiosità per un aspetto spesso trascurato del diritto, ossia l’esecuzione penale, il luogo ed il momento ove lo Stato è chiamato ad affrontare la sfida della rieducazione e della restituzione alla società civile di soggetti riabilitati, nella convinzione che, per tale fine, lo strumento di maggiore efficacia rimane l’esecuzione penale extramuraria. Per la stesura dell’elaborato, quanto alla prima parte, la ricerca bibliografica è stata condotta consultando fonti disponibili presso la Biblioteca “Norberto Bobbio” dell’Università degli Studi di Torino, ed utilizzando varie banche dati pubbliche come quelle della Corte costituzionale o della Corte Europea dei diritti dell’uomo. Per la seconda parte, ossia lo studio dell’andamento delle misure alternative nel distretto di Torino, si è ricorso alle statistiche elaborate dal sistema informativo in dotazione al Tribunale di Sorveglianza di Torino. Ottenute le dovute autorizzazioni, si è avuto accesso ad una vasta mole di informazioni inerenti alle istanze di misure alternative presentate nel distretto di Torino, notizie che riguardano le quantità e le tipologie di misure richieste ed i numeri relativi ai provvedimenti emessi dal Tribunale. Il presente studio è articolato in quattro capitoli. Il primo capitolo si sofferma sull’evoluzione della concezione della sanzione criminale, a partire dal medioevo sino a giungere alle novità introdotte dalla Carta costituzionale, così analizzando l’evoluzione, tutt’ora in corso, del carcere e della sua funzione. Il secondo capitolo, sulla scia degli effetti sistemici dell’introduzione della Costituzione, tratta del percorso che ha determinato la nascita delle prime forme di esecuzione penale al di fuori delle mura del carcere, offrendo una sintesi sul panorama normativo attuale in relazione alle principali misure alternative previste dell’ordinamento e delle loro particolari variazioni previste dalle fonti legislative in materia. Il capitolo terzo introduce lo studio sull’andamento delle misure alternative nel distretto di Torino. Tale studio si sofferma sugli anni dal 2017 al 2023, e tratta delle tre principali misure alternative, l’affidamento in prova al servizio sociale, la detenzione domiciliare e la semilibertà. Vengono analizzati in dettaglio i dati relativi ad ogni anno, per ogni misura, cercando di individuare le principali variazioni negli anni e del quadro complessivo che la mole delle informazioni analizzate suggerisce circa lo stato e le condizioni, nel distretto di Torino, di un aspetto cruciale della Giustizia. In particolare, vengono illustrati, in dettaglio, i dati relativi alla quantità di istanze avanzate, e della quantità e della tipologia di provvedimenti emessi dal Tribunale. Inoltre, verranno proposti confronti tra le varie misure, e verranno inoltre rilevati, attraverso i dati raccolti, gli effetti della pandemia sul sistema giustizia. Il capitolo successivo, infine, raccolti e presentati tutti i dati disponibili, presenta uno sguardo d’insieme, purtroppo non rassicurante, offrendo successivamente alcuni spunti potenzialmente utili ad invertire la tendenza, rivelatasi negativa, quanto alla capacità di soddisfare, a pieno, almeno in materia di misure alternative, i diritti dei ristretti.
Le misure alternative tra diritto formale e sostanziale: uno studio sul distretto di Torino
VETTURA, MARCELLO
2023/2024
Abstract
L’elaborato affronta il vasto tema dell’esecuzione penale, rivolgendo, in particolare, attenzione alle misure alternative. Lo scopo dello studio è quello di conoscere i numeri dell’esecuzione penale extramuraria nel distretto di Torino, di analizzare l’andamento negli anni delle istanze di misure alternative, contestualmente verificando la capacità degli apparati di giustizia dello Stato di fornire adeguata risposta ai diritti, in materia, dei condannati a pene detentive definitive. Lo studio nasce dalla curiosità per un aspetto spesso trascurato del diritto, ossia l’esecuzione penale, il luogo ed il momento ove lo Stato è chiamato ad affrontare la sfida della rieducazione e della restituzione alla società civile di soggetti riabilitati, nella convinzione che, per tale fine, lo strumento di maggiore efficacia rimane l’esecuzione penale extramuraria. Per la stesura dell’elaborato, quanto alla prima parte, la ricerca bibliografica è stata condotta consultando fonti disponibili presso la Biblioteca “Norberto Bobbio” dell’Università degli Studi di Torino, ed utilizzando varie banche dati pubbliche come quelle della Corte costituzionale o della Corte Europea dei diritti dell’uomo. Per la seconda parte, ossia lo studio dell’andamento delle misure alternative nel distretto di Torino, si è ricorso alle statistiche elaborate dal sistema informativo in dotazione al Tribunale di Sorveglianza di Torino. Ottenute le dovute autorizzazioni, si è avuto accesso ad una vasta mole di informazioni inerenti alle istanze di misure alternative presentate nel distretto di Torino, notizie che riguardano le quantità e le tipologie di misure richieste ed i numeri relativi ai provvedimenti emessi dal Tribunale. Il presente studio è articolato in quattro capitoli. Il primo capitolo si sofferma sull’evoluzione della concezione della sanzione criminale, a partire dal medioevo sino a giungere alle novità introdotte dalla Carta costituzionale, così analizzando l’evoluzione, tutt’ora in corso, del carcere e della sua funzione. Il secondo capitolo, sulla scia degli effetti sistemici dell’introduzione della Costituzione, tratta del percorso che ha determinato la nascita delle prime forme di esecuzione penale al di fuori delle mura del carcere, offrendo una sintesi sul panorama normativo attuale in relazione alle principali misure alternative previste dell’ordinamento e delle loro particolari variazioni previste dalle fonti legislative in materia. Il capitolo terzo introduce lo studio sull’andamento delle misure alternative nel distretto di Torino. Tale studio si sofferma sugli anni dal 2017 al 2023, e tratta delle tre principali misure alternative, l’affidamento in prova al servizio sociale, la detenzione domiciliare e la semilibertà. Vengono analizzati in dettaglio i dati relativi ad ogni anno, per ogni misura, cercando di individuare le principali variazioni negli anni e del quadro complessivo che la mole delle informazioni analizzate suggerisce circa lo stato e le condizioni, nel distretto di Torino, di un aspetto cruciale della Giustizia. In particolare, vengono illustrati, in dettaglio, i dati relativi alla quantità di istanze avanzate, e della quantità e della tipologia di provvedimenti emessi dal Tribunale. Inoltre, verranno proposti confronti tra le varie misure, e verranno inoltre rilevati, attraverso i dati raccolti, gli effetti della pandemia sul sistema giustizia. Il capitolo successivo, infine, raccolti e presentati tutti i dati disponibili, presenta uno sguardo d’insieme, purtroppo non rassicurante, offrendo successivamente alcuni spunti potenzialmente utili ad invertire la tendenza, rivelatasi negativa, quanto alla capacità di soddisfare, a pieno, almeno in materia di misure alternative, i diritti dei ristretti.| File | Dimensione | Formato | |
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