The Italian legal system is distinguished by its obstinate resistance to the introduction of torture. At the thirty-year "oversight" ends the approval of Law n. 110/2017 that gives the Criminal Code a rule: article 613 bis, rubricated simply "TORTURE", of which all 5 controversies will be explained extensively, as well analyzed by Dr Jacopo Rocchi, judge for the preliminary hearing in Siena, extremely lucid and competent. This paper will analyze the main features of the discipline, will refer to the heated parliamentary debate that preceded the approval of the law, and will report with incredible bewilderment the draft laws drafted, tending to repeal a law that finally makes torture a criminal offence. Historical notes will open the paper, starting from international law, going on to describe torture as defined in the ECHR and at international level, with insights into the meaning of the endiad: "inhuman and degrading treatment". There will be no lack of a reference to the constitutional guarantees, we will then proceed in the illustration of the illuminating judgment drawn up by the aforementioned doctor Rocchi, describing and arguing one of the very first cases of conviction for the crime 613 bis C.P., regarding the events that took place in 2018 at the Casa Circondariale of Ranza, in San Gimignano.

L’ordinamento italiano si distingue per l’ostinata resistenza opposta all’introduzione del delitto di tortura. Alla trentennale “svista” pone fine l’approvazione della Legge n. 110/2017 che dona al Codice penale una norma: l’articolo 613 bis, rubricato semplicemente “TORTURA”, del quale si illustreranno estesamente tutti e 5 i controversi commi, come egregiamente analizzati dal dottor Jacopo Rocchi, giudice per l’udienza preliminare al Tribunale di Siena, estremamente lucido e competente e dalla Sezione Penale del medesimo Tribunale. In questo elaborato si analizzeranno i tratti salienti della disciplina, si farà cenno all’acceso dibattito parlamentare che ha preceduto l’approvazione della legge, nonché si segnaleranno con incredibile sconcerto la proposta di legge redatta, tendente ad abrogare, dopo appena cinque anni, la legge che rende finalmente la tortura crimine perseguibile anche in Italia. Cenni storici apriranno l’elaborato, prendendo le mosse da spunti di diritto internazionale, passando a descrivere la tortura come definita nella CEDU e a livello internazionale, con approfondimenti sul significato dell’endiadi: “trattamento disumano e degradante”. Non mancherà un cenno alle garanzie costituzionali e dal momento che nell’ambiente penitenziario sono prodotte le violazioni più gravi del divieto di tortura, ci accingiamo a descrivere uno dei primissimi casi di applicazione del delitto di “tortura propria”, attraverso l’illustrazione delle illuminanti sentenze redatte dai già citati giudici di merito, per gli eventi accaduti nel 2018 presso la Casa Circondariale di Ranza, a San Gimignano. Concluderemo l’elaborato accennando il concetto di “giustizia riparativa”, la pena che serve a riparare l’offesa e, sempre per cenni, si affronteranno i temi della mortalità in carcere portando a domandarsi se, il carcere così com’è, permette di perseguire la finalità che la legge stabilisce.

"Le prime applicazioni del nuovo articolo 613 bis Codice Penale: il caso San Gimignano

DI VIRGILIO, DANIELA
2023/2024

Abstract

L’ordinamento italiano si distingue per l’ostinata resistenza opposta all’introduzione del delitto di tortura. Alla trentennale “svista” pone fine l’approvazione della Legge n. 110/2017 che dona al Codice penale una norma: l’articolo 613 bis, rubricato semplicemente “TORTURA”, del quale si illustreranno estesamente tutti e 5 i controversi commi, come egregiamente analizzati dal dottor Jacopo Rocchi, giudice per l’udienza preliminare al Tribunale di Siena, estremamente lucido e competente e dalla Sezione Penale del medesimo Tribunale. In questo elaborato si analizzeranno i tratti salienti della disciplina, si farà cenno all’acceso dibattito parlamentare che ha preceduto l’approvazione della legge, nonché si segnaleranno con incredibile sconcerto la proposta di legge redatta, tendente ad abrogare, dopo appena cinque anni, la legge che rende finalmente la tortura crimine perseguibile anche in Italia. Cenni storici apriranno l’elaborato, prendendo le mosse da spunti di diritto internazionale, passando a descrivere la tortura come definita nella CEDU e a livello internazionale, con approfondimenti sul significato dell’endiadi: “trattamento disumano e degradante”. Non mancherà un cenno alle garanzie costituzionali e dal momento che nell’ambiente penitenziario sono prodotte le violazioni più gravi del divieto di tortura, ci accingiamo a descrivere uno dei primissimi casi di applicazione del delitto di “tortura propria”, attraverso l’illustrazione delle illuminanti sentenze redatte dai già citati giudici di merito, per gli eventi accaduti nel 2018 presso la Casa Circondariale di Ranza, a San Gimignano. Concluderemo l’elaborato accennando il concetto di “giustizia riparativa”, la pena che serve a riparare l’offesa e, sempre per cenni, si affronteranno i temi della mortalità in carcere portando a domandarsi se, il carcere così com’è, permette di perseguire la finalità che la legge stabilisce.
"The first applications of the new article 613 bis of the Criminal Code: the case of San Gimignano"
The Italian legal system is distinguished by its obstinate resistance to the introduction of torture. At the thirty-year "oversight" ends the approval of Law n. 110/2017 that gives the Criminal Code a rule: article 613 bis, rubricated simply "TORTURE", of which all 5 controversies will be explained extensively, as well analyzed by Dr Jacopo Rocchi, judge for the preliminary hearing in Siena, extremely lucid and competent. This paper will analyze the main features of the discipline, will refer to the heated parliamentary debate that preceded the approval of the law, and will report with incredible bewilderment the draft laws drafted, tending to repeal a law that finally makes torture a criminal offence. Historical notes will open the paper, starting from international law, going on to describe torture as defined in the ECHR and at international level, with insights into the meaning of the endiad: "inhuman and degrading treatment". There will be no lack of a reference to the constitutional guarantees, we will then proceed in the illustration of the illuminating judgment drawn up by the aforementioned doctor Rocchi, describing and arguing one of the very first cases of conviction for the crime 613 bis C.P., regarding the events that took place in 2018 at the Casa Circondariale of Ranza, in San Gimignano.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/166186