This thesis addresses the topic of the evolution of storytelling in the beauty industry in the age of Artificial Intelligence (AI), analyzing how new technologies are influencing advertising storytelling and the representation of the outward appearance, especially of women. The aim of the paper is to highlight the opportunities and critical issues related to the integration of AI in corporate storytelling, with a focus on its effects on aesthetic canons and authenticity of communication. The research is divided into three chapters. The first examines the role of AI in advertising storytelling, describing its applications in marketing, its ability to personalize content and its impact on creativity. In addition, ethical implications related to the use of AI in advertising are analyzed, including the dissemination of artificially altered images, the risk of manipulation of the perception of beauty, and the issue of transparency in consumer-facing messages. The second chapter delves into the evolution of the representation of beauty through the media, exploring how aesthetic standards have been shaped over time by culture, society and the advertising industry. It analyzes the role of technology in the creation of new aesthetic ideals and highlights how AI can contribute to the homogenization of beauty models, but also to greater inclusivity, depending on how it is used. The third chapter is devoted to the case study of Dove and “The Code” project. The brand, known for its commitment to promoting authentic and inclusive beauty, has chosen to counter the distorted use of AI in advertising by rejecting the use of artificially generated images to alter women's appearance in its campaigns. “The Code” began as an initiative to raise awareness of the negative effects of digital manipulation, setting itself as an example of ethical use of storytelling in the beauty industry. In light of the analysis conducted, this thesis has highlighted how AI represents a powerful resource for advertising communication, but at the same time poses new challenges in terms of ethics, authenticity, and diversity of representation. While technology makes it possible to personalize experiences and improve the effectiveness of campaigns, it can also help reinforce unrealistic aesthetic canons that are harmful to consumers' self-esteem. While not claiming to be exhaustive, the research aims to stimulate critical reflection on the influence of AI in advertising storytelling, raising questions about the future of communication in the beauty industry and the balance between technological innovation and authentic representation of beauty. The challenge for brands will be to exploit the potential offered by AI without losing sight of the value of inclusivity and transparency, which are key elements for more ethical and conscious communication.
La presente tesi affronta il tema dell’evoluzione dello storytelling nel settore beauty nell’era dell’Intelligenza Artificiale (IA), analizzando il modo in cui le nuove tecnologie stanno influenzando la narrazione pubblicitaria e la rappresentazione dell’aspetto esteriore, soprattutto femminile. L’obiettivo del lavoro è evidenziare le opportunità e le criticità legate all’integrazione dell’IA nel corporate storytelling, con particolare attenzione ai suoi effetti sui canoni estetici e sull’autenticità della comunicazione. La ricerca è articolata in tre capitoli. Il primo esamina il ruolo dell’IA nello storytelling pubblicitario, descrivendone le applicazioni nel marketing, la capacità di personalizzare i contenuti e il suo impatto sulla creatività. Inoltre, vengono analizzate le implicazioni etiche legate all’uso dell’IA nella pubblicità, tra cui la diffusione di immagini artificialmente modificate, il rischio di manipolazione della percezione della bellezza e la questione della trasparenza nei messaggi rivolti ai consumatori. Il secondo capitolo approfondisce l’evoluzione della rappresentazione della bellezza attraverso i media, esplorando come gli standard estetici siano stati modellati nel tempo dalla cultura, dalla società e dall’industria pubblicitaria. Si analizza il ruolo della tecnologia nella creazione di nuovi ideali estetici e si evidenzia come l’IA possa contribuire all’omologazione dei modelli di bellezza, ma anche a una maggiore inclusività, a seconda di come viene utilizzata. Il terzo capitolo è dedicato al caso studio di Dove e al progetto “The Code”. Il brand, noto per il suo impegno nella promozione di una bellezza autentica e inclusiva, ha scelto di contrastare l’uso distorto dell’IA nella pubblicità, rifiutando il ricorso a immagini generate artificialmente per modificare l’aspetto delle donne nelle proprie campagne. “The Code” nasce come iniziativa per sensibilizzare il pubblico sugli effetti negativi della manipolazione digitale, ponendosi come esempio di utilizzo etico dello storytelling nel settore beauty. Alla luce delle analisi condotte, questa tesi ha evidenziato come l’IA rappresenti una potente risorsa per la comunicazione pubblicitaria, ma al tempo stesso ponga nuove sfide in termini di etica, autenticità e diversità della rappresentazione. Se da un lato la tecnologia consente di personalizzare le esperienze e migliorare l’efficacia delle campagne, dall’altro può contribuire a rafforzare canoni estetici irrealistici e dannosi per l’autostima dei consumatori. Pur non avendo la pretesa di essere esaustiva, la ricerca intende stimolare una riflessione critica sull’influenza dell’IA nello storytelling pubblicitario, sollevando interrogativi sul futuro della comunicazione nel settore beauty e sull’equilibrio tra innovazione tecnologica e rappresentazione autentica della bellezza. La sfida per i brand sarà quella di sfruttare le potenzialità offerte dall’IA senza perdere di vista il valore dell’inclusività e della trasparenza, elementi fondamentali per una comunicazione più etica e consapevole.
Evoluzione dello storytelling del settore beauty al tempo dell'IA: il caso studio "Dove"
BONANNO, SARA
2023/2024
Abstract
La presente tesi affronta il tema dell’evoluzione dello storytelling nel settore beauty nell’era dell’Intelligenza Artificiale (IA), analizzando il modo in cui le nuove tecnologie stanno influenzando la narrazione pubblicitaria e la rappresentazione dell’aspetto esteriore, soprattutto femminile. L’obiettivo del lavoro è evidenziare le opportunità e le criticità legate all’integrazione dell’IA nel corporate storytelling, con particolare attenzione ai suoi effetti sui canoni estetici e sull’autenticità della comunicazione. La ricerca è articolata in tre capitoli. Il primo esamina il ruolo dell’IA nello storytelling pubblicitario, descrivendone le applicazioni nel marketing, la capacità di personalizzare i contenuti e il suo impatto sulla creatività. Inoltre, vengono analizzate le implicazioni etiche legate all’uso dell’IA nella pubblicità, tra cui la diffusione di immagini artificialmente modificate, il rischio di manipolazione della percezione della bellezza e la questione della trasparenza nei messaggi rivolti ai consumatori. Il secondo capitolo approfondisce l’evoluzione della rappresentazione della bellezza attraverso i media, esplorando come gli standard estetici siano stati modellati nel tempo dalla cultura, dalla società e dall’industria pubblicitaria. Si analizza il ruolo della tecnologia nella creazione di nuovi ideali estetici e si evidenzia come l’IA possa contribuire all’omologazione dei modelli di bellezza, ma anche a una maggiore inclusività, a seconda di come viene utilizzata. Il terzo capitolo è dedicato al caso studio di Dove e al progetto “The Code”. Il brand, noto per il suo impegno nella promozione di una bellezza autentica e inclusiva, ha scelto di contrastare l’uso distorto dell’IA nella pubblicità, rifiutando il ricorso a immagini generate artificialmente per modificare l’aspetto delle donne nelle proprie campagne. “The Code” nasce come iniziativa per sensibilizzare il pubblico sugli effetti negativi della manipolazione digitale, ponendosi come esempio di utilizzo etico dello storytelling nel settore beauty. Alla luce delle analisi condotte, questa tesi ha evidenziato come l’IA rappresenti una potente risorsa per la comunicazione pubblicitaria, ma al tempo stesso ponga nuove sfide in termini di etica, autenticità e diversità della rappresentazione. Se da un lato la tecnologia consente di personalizzare le esperienze e migliorare l’efficacia delle campagne, dall’altro può contribuire a rafforzare canoni estetici irrealistici e dannosi per l’autostima dei consumatori. Pur non avendo la pretesa di essere esaustiva, la ricerca intende stimolare una riflessione critica sull’influenza dell’IA nello storytelling pubblicitario, sollevando interrogativi sul futuro della comunicazione nel settore beauty e sull’equilibrio tra innovazione tecnologica e rappresentazione autentica della bellezza. La sfida per i brand sarà quella di sfruttare le potenzialità offerte dall’IA senza perdere di vista il valore dell’inclusività e della trasparenza, elementi fondamentali per una comunicazione più etica e consapevole.File | Dimensione | Formato | |
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