This thesis aims to analyse the construction of the star image of comedian, actor, producer and fake rapper Andy Samberg through a journey that touches on the highlights of his career in order to unravel its meaning. Starting with the comedy group The Lonely Island, which Samberg formed with colleagues and childhood friends Akiva Schaffer and Jorma Taccone, we look specifically at the kind of comedy the group offered in the early 2000s, at the beginning of their careers, and what innovation the trio proponed to their contemporary landscape. Their early use of the web and an almost cannibalistic comedy in its pop elasticity define them as pioneers and initiators of the idea of “virality”, especially after their appearance on Saturday Night Live in 2005. The three left an indelible mark on the historic US programme with the production of Digital Shorts, pre-recorded comedy shorts mainly of a musical nature. The trio's web success makes them champions of the generational divide that reflects an era of media change; Andy Samberg, at this juncture, is specifically framed as the face of this new comedy generation. It then examines how the humor of the comedy proposed by both The Lonely Island and Samberg's career arises specifically from the crisis of the male gender norm: given an underlying self-deprecating imprint throughout the production, the result is a continuous mockery of male social normativity. Drawing on comedy theory, gender studies, and queer theory, the research examines the ways in which these elements first emerge in Digital Shorts, with a particular focus on gender issues in relation to the dominant musical genre, rap/hip-hop. Samberg's star image at the time of his departure from Saturday Night Live is strongly defined by these coordinates and recurs in his work immediately following SNL: his star image feeds itself of these productions while simultaneously establishing itself through them. Particular attention is paid to an analysis of the television series Brooklyn Nine-Nine, an important project in Samberg's career in terms of production role, duration and international success, and praised by several critics for its "non-toxic" depiction of gender stereotypes. The strands of this analysis are drawn together by looking at the film Popstar: Never Stop Never Stopping, in which The Lonely Island enact their own story by incorporating all the elements that characterize and identify them, offering several insights for meta-reflexive analysis. Finally, we look at how the star image "Andy Samberg" is used in the film Palm Springs, in which the emotional and comic-dramatic tension of the feature film seems to be built around the character of Nyles (brought to life by Samberg) through a pattern of semiotic articulation similar to that hypothesized in the opening analysis of Lee. In conclusion, the meaning examined so far is confirmed by the most recent cameos in which the actor plays himself, especially the one in the TV series Never Have I Ever: the difference between person and character is so blurred that is shows what kind of sign "Andy Samberg" is.
Questa tesi si propone di analizzare la costruzione della star image del comico, attore, produttore e fake rapper Andy Samberg, attraverso un percorso che ne tocca i momenti salienti della carriera in modo da scovarne il significato. Prendendo le mosse dal gruppo comico The Lonely Island, composto da Samberg con i colleghi e amici d’infanzia Akiva Schaffer e Jorma Taccone, si guarda nello specifico a che tipo di commedia è proposta nei primi anni 2000, all’inizio della loro carriera, e quale è la chiave innovativa che il trio può offrire al panorama loro contemporaneo. Il precoce utilizzo del web e una commedia quasi cannibale nella sua elasticità pop li definiscono come precursori e iniziatori dell’idea stessa di “viralità”, soprattutto in seguito al loro ingresso nel 2005 nel Saturday Night Live. I tre lasciano un segno indelebile nello storico programma statunitense con la produzione dei Digital Shorts, corti comici pre-registrati di natura soprattutto musicale. Il successo sul web del trio lo rende campione dello scarto generazionale che riflette un’epoca di cambiamento mediale; Andy Samberg, in questo frangente, viene nello specifico inquadrato come il volto di questa nuova generazione comica. In seguito, si esamina come l’umorismo della commedia proposta sia dai The Lonely Island sia nella carriera di Samberg nasca particolarmente dalla crisi della norma di gender maschile: data una impronta autoironica sottesa a tutta la produzione, il risultato è una continua presa in giro della normatività sociale maschile. Sostenuta da una disamina della teoria della commedia e dei gender studies, uniti alla queer theory, la ricerca guarda al modo in cui questi elementi emergono inizialmente nei Digital Shorts, con un occhio anche a questioni di gender particolarmente legate al genre di musica prevalentemente praticato, ovvero il rap/hip-hop. La star image di Samberg al momento della sua uscita dal Saturday Night Live è fortemente definita secondo queste coordinate e si ripresenta nei suoi lavori immediatamente successivi a SNL, in cui contemporaneamente si afferma e di cui continua ad alimentarsi. In particolare, ampia attenzione è riservata all’analisi della serie TV Brooklyn Nine-Nine, progetto importante nella carriera di Samberg per ruolo produttivo, durata e successo internazionale che è stato lodato da diversi critici per la sua rappresentazione “non tossica” degli stereotipi di genere. Le fila di questa analisi sono tirate guardando al film Popstar: Never Stop Never Stopping, in cui i The Lonely Island mettono in scena la loro stessa storia riprendendo tutti gli elementi che li caratterizzano e identificano, offrendo diversi spunti di analisi meta-riflessiva. In conclusione, si guarda a come la star image “Andy Samberg” è utilizzata nel film Palm Springs, in cui appare uno schema di articolazione semiotica simile a quello ipotizzato nell’analisi di Lee per costruire la tensione emotiva e comico-drammatica del lungometraggio intorno al personaggio di Nyles, portato sulla scena da Samberg. A certificare il significato esaminato fino a questo punto arrivano, in chiusura, i recenti camei in cui l’attore interpreta se stesso, e particolarmente quello nella serie TV Never Have I Ever in cui la differenza tra persona e personaggio viene sfumata abbastanza da poter essere dimostrazione di che tipo di segno è “Andy Samberg”.
“Andy Samberg” in a box: nascita e sviluppo di una comedy star
TESTA, VALENTINA
2023/2024
Abstract
Questa tesi si propone di analizzare la costruzione della star image del comico, attore, produttore e fake rapper Andy Samberg, attraverso un percorso che ne tocca i momenti salienti della carriera in modo da scovarne il significato. Prendendo le mosse dal gruppo comico The Lonely Island, composto da Samberg con i colleghi e amici d’infanzia Akiva Schaffer e Jorma Taccone, si guarda nello specifico a che tipo di commedia è proposta nei primi anni 2000, all’inizio della loro carriera, e quale è la chiave innovativa che il trio può offrire al panorama loro contemporaneo. Il precoce utilizzo del web e una commedia quasi cannibale nella sua elasticità pop li definiscono come precursori e iniziatori dell’idea stessa di “viralità”, soprattutto in seguito al loro ingresso nel 2005 nel Saturday Night Live. I tre lasciano un segno indelebile nello storico programma statunitense con la produzione dei Digital Shorts, corti comici pre-registrati di natura soprattutto musicale. Il successo sul web del trio lo rende campione dello scarto generazionale che riflette un’epoca di cambiamento mediale; Andy Samberg, in questo frangente, viene nello specifico inquadrato come il volto di questa nuova generazione comica. In seguito, si esamina come l’umorismo della commedia proposta sia dai The Lonely Island sia nella carriera di Samberg nasca particolarmente dalla crisi della norma di gender maschile: data una impronta autoironica sottesa a tutta la produzione, il risultato è una continua presa in giro della normatività sociale maschile. Sostenuta da una disamina della teoria della commedia e dei gender studies, uniti alla queer theory, la ricerca guarda al modo in cui questi elementi emergono inizialmente nei Digital Shorts, con un occhio anche a questioni di gender particolarmente legate al genre di musica prevalentemente praticato, ovvero il rap/hip-hop. La star image di Samberg al momento della sua uscita dal Saturday Night Live è fortemente definita secondo queste coordinate e si ripresenta nei suoi lavori immediatamente successivi a SNL, in cui contemporaneamente si afferma e di cui continua ad alimentarsi. In particolare, ampia attenzione è riservata all’analisi della serie TV Brooklyn Nine-Nine, progetto importante nella carriera di Samberg per ruolo produttivo, durata e successo internazionale che è stato lodato da diversi critici per la sua rappresentazione “non tossica” degli stereotipi di genere. Le fila di questa analisi sono tirate guardando al film Popstar: Never Stop Never Stopping, in cui i The Lonely Island mettono in scena la loro stessa storia riprendendo tutti gli elementi che li caratterizzano e identificano, offrendo diversi spunti di analisi meta-riflessiva. In conclusione, si guarda a come la star image “Andy Samberg” è utilizzata nel film Palm Springs, in cui appare uno schema di articolazione semiotica simile a quello ipotizzato nell’analisi di Lee per costruire la tensione emotiva e comico-drammatica del lungometraggio intorno al personaggio di Nyles, portato sulla scena da Samberg. A certificare il significato esaminato fino a questo punto arrivano, in chiusura, i recenti camei in cui l’attore interpreta se stesso, e particolarmente quello nella serie TV Never Have I Ever in cui la differenza tra persona e personaggio viene sfumata abbastanza da poter essere dimostrazione di che tipo di segno è “Andy Samberg”.File | Dimensione | Formato | |
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Elaborato finale_Testa Valentina__Andy Samberg_ in a box nascita e sviluppo di una comedy star.pdf
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Descrizione: Elaborato finale di Testa Valentina dal titolo "Andy Samberg" in a box: nascita e sviluppo di una comedy star
Relatrice Maina Giovanna
Correlatrice Pierini Mariapaola
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/166046