This thesis explores the contemporary neuroethical debate on free will in relation to determinism. After tracing the key milestones in the development of neuroscience and neuroethics, it examines the emblematic case of Cesare Lombroso, whose deterministic and incompatibilist perspective on human actions provides a significant lens through which to understand the role of scientific analysis in shaping conceptions of individual responsibility. Although Lombroso’s theory contains inaccuracies and limitations, it serves as a crucial starting point for reflecting on the impact of neuroscience on the free will debate. Building on this foundation, the thesis explores the main philosophical positions on free will, with particular attention to determinism and how contemporary neuroscientific findings reinforce it. Given the assumption that human actions are causally determined, it is argued that only a compatibilist perspective remains tenable, and its key features are outlined accordingly. Specifically, a conception of free will is proposed that is grounded in responsiveness to reasons, namely the ability to assess and act based on conscious motivations and the role of deliberation in decision-making processes. This perspective is then examined in light of recent neuroscientific research on decision-making, a rapidly expanding field that holds promise for further insights into the nature of choice and intentionality. Finally, recognizing the crucial role of deliberation and consciousness in the exercise of free will and the plasticity of the human brain, the thesis argues that indirect cognitive enhancement represents a key strategy for developing cognitive capacities that support more conscious and reflective decision-making, aligning with the proposed account of free will.

Questa tesi esplora il dibattito contemporaneo in neuroetica sul libero arbitrio in relazione al determinismo. Dopo aver ripercorso le tappe fondamentali dello sviluppo delle neuroscienze e della neuroetica, viene analizzato il caso emblematico di Cesare Lombroso, la cui prospettiva determinista e incompatibilista sulle azioni umane fornisce uno spunto significativo per comprendere il ruolo dell'analisi scientifica nella concezione della responsabilità individuale. Sebbene la teoria lombrosiana presenti limiti e inesattezze, essa introduce una riflessione cruciale sull’impatto delle neuroscienze nel dibattito sul libero arbitrio. A partire da questa premessa, vengono esaminate le principali posizioni filosofiche sulla questione, con particolare attenzione al determinismo e al modo in cui le attuali conoscenze neuroscientifiche contribuiscono a consolidarlo. Dato il presupposto della determinazione causale delle nostre azioni, si argomenta che solo una prospettiva compatibilista possa risultare accettabile, specificandone i tratti fondamentali. In particolare, viene proposta una concezione del libero arbitrio basata sulla responsività alle ragioni, ossia la capacità di valutare e agire in base a motivazioni consapevoli, nonché sul ruolo della deliberazione cosciente nei processi decisionali. Questa prospettiva viene quindi confrontata con recenti studi neuroscientifici sul decision-making, un ambito di ricerca in espansione che promette di offrire ulteriori risposte sulla natura della scelta e dell'intenzionalità. Infine, riconoscendo il ruolo cruciale della deliberazione e della coscienza nell’esercizio del libero arbitrio, nonché la plasticità del cervello umano, si sostiene che il potenziamento cognitivo indiretto rappresenti una strategia privilegiata per sviluppare capacità cognitive che favoriscano processi decisionali più consapevoli e in linea con la concezione di libero arbitrio proposta.

A neuroethical approach to compatibilistic free will.

ANDRISANI, MICHELA
2023/2024

Abstract

Questa tesi esplora il dibattito contemporaneo in neuroetica sul libero arbitrio in relazione al determinismo. Dopo aver ripercorso le tappe fondamentali dello sviluppo delle neuroscienze e della neuroetica, viene analizzato il caso emblematico di Cesare Lombroso, la cui prospettiva determinista e incompatibilista sulle azioni umane fornisce uno spunto significativo per comprendere il ruolo dell'analisi scientifica nella concezione della responsabilità individuale. Sebbene la teoria lombrosiana presenti limiti e inesattezze, essa introduce una riflessione cruciale sull’impatto delle neuroscienze nel dibattito sul libero arbitrio. A partire da questa premessa, vengono esaminate le principali posizioni filosofiche sulla questione, con particolare attenzione al determinismo e al modo in cui le attuali conoscenze neuroscientifiche contribuiscono a consolidarlo. Dato il presupposto della determinazione causale delle nostre azioni, si argomenta che solo una prospettiva compatibilista possa risultare accettabile, specificandone i tratti fondamentali. In particolare, viene proposta una concezione del libero arbitrio basata sulla responsività alle ragioni, ossia la capacità di valutare e agire in base a motivazioni consapevoli, nonché sul ruolo della deliberazione cosciente nei processi decisionali. Questa prospettiva viene quindi confrontata con recenti studi neuroscientifici sul decision-making, un ambito di ricerca in espansione che promette di offrire ulteriori risposte sulla natura della scelta e dell'intenzionalità. Infine, riconoscendo il ruolo cruciale della deliberazione e della coscienza nell’esercizio del libero arbitrio, nonché la plasticità del cervello umano, si sostiene che il potenziamento cognitivo indiretto rappresenti una strategia privilegiata per sviluppare capacità cognitive che favoriscano processi decisionali più consapevoli e in linea con la concezione di libero arbitrio proposta.
A neuroethical approach to compatibilistic free will.
This thesis explores the contemporary neuroethical debate on free will in relation to determinism. After tracing the key milestones in the development of neuroscience and neuroethics, it examines the emblematic case of Cesare Lombroso, whose deterministic and incompatibilist perspective on human actions provides a significant lens through which to understand the role of scientific analysis in shaping conceptions of individual responsibility. Although Lombroso’s theory contains inaccuracies and limitations, it serves as a crucial starting point for reflecting on the impact of neuroscience on the free will debate. Building on this foundation, the thesis explores the main philosophical positions on free will, with particular attention to determinism and how contemporary neuroscientific findings reinforce it. Given the assumption that human actions are causally determined, it is argued that only a compatibilist perspective remains tenable, and its key features are outlined accordingly. Specifically, a conception of free will is proposed that is grounded in responsiveness to reasons, namely the ability to assess and act based on conscious motivations and the role of deliberation in decision-making processes. This perspective is then examined in light of recent neuroscientific research on decision-making, a rapidly expanding field that holds promise for further insights into the nature of choice and intentionality. Finally, recognizing the crucial role of deliberation and consciousness in the exercise of free will and the plasticity of the human brain, the thesis argues that indirect cognitive enhancement represents a key strategy for developing cognitive capacities that support more conscious and reflective decision-making, aligning with the proposed account of free will.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/165875