The theme of the “double” has, since ancient times, been the object of great interest in the literary, artistic, philosophical and psychological fields, placing itself as one of the nuclei of attention and analysis in relation to the formation of the identity of each individual. The double presents itself as an emblem of internal tensions between the individual and the other self, between what is rational and what is irrational. This dissertation aims to explore this theme, finding its presence in the psychoanalytic, literary and psycho-pedagogical fields. The first chapter traces a brief history of this concept, arriving at the analysis of the psychoanalytic theories proposed by Sigmund Freud, Otto Rank and Carl Gustav Jung. Consequently, an attempt was made to explore the link between the double and identity, with particular reference to the analysis of the child and his evolutionary phases, proposed by Tilde Giani Gallino. The second chapter focuses on the presence of the double in the literary field, placing particular emphasis on its importance in two works: Der Sandmann (1816) by E.T.A. Hoffman and William Willson (1839) by Edgar Allan Poe. Finally, the third chapter proposes an examination of some implications of the concept of double in a psycho-pedagogical key, as an element revealing internal conflicts and contradictions. An important contribution, in this sense, is provided by Wilfred Bion's psychodynamic mental model, tracing formative and socio-educational connections in John Dewey's proposal of "democratic education" and in Zygmunt Bauman's more recent proposal of "liquid society". The choice to write and explore the theme of the double comes from a strong interest in the construction of identity from an evolutionary point of view, as emerges from the evidence of some literary works. In this sense, the double presents various shades of identity that are part of each individual, offering food for thought on the fragilities and internal conflicts, which help to form and develop one's character. In more recent times, the double has been interpreted as a symbol of multiplicity and fragmentation of identity in a world where each individual is constantly evolving, but also in conflict with himself. What we have tried to investigate in this work is the figure in its narrative as well as symbolic dimension, inviting us to reflect on the potential for growth and evolution that each story can create.
Il tema del “doppio” è, fin dai tempi più antichi, oggetto di grande interesse in ambito letterario, artistico, filosofico e psicologico, collocandosi come uno dei nuclei di attenzione e di analisi in riferimento in relazione alla formazione dell’identità di ciascun individuo. Il doppio si presenta come emblema di tensioni interne tra l’individuo e l’altro sé, tra ciò che è razionale e ciò che è irrazionale. La presente dissertazione si propone di esplorare tale tematica, rinvenendone la presenza in ambito psicoanalitico, letterario e psico-pedagogico. Nel primo capitolo si ripercorre una breve storia di tale concetto giungendo all’analisi delle teorie psicoanalitiche proposte da Sigmund Freud, Otto Rank e Carl Gustav Jung. Conseguentemente, si è cercato di esplorare anche il legame tra il doppio e l’identità, con particolare riferimento all’analisi sul bambino e le sue fasi evolutive, proposta da Tilde Giani Gallino. Nel secondo capitolo viene focalizza l’attenzione sulla presenza del doppio in ambito letterario, ponendo particolare rilievo alla sua importanza in due opere: Der Sandmann (1816) di E.T.A. Hoffman e William Willson (1839) di Edgar Allan Poe. Infine, nel terzo capitolo viene proposta una disamina di alcune implicazioni del concetto di doppio in chiave psico-pedagogica, in quanto elemento rivelatore di conflitti e contraddizioni interiori. Un contributo importante, in tal senso, è fornito dal modello mentale psicodinamico di Wilfred Bion, rintracciando delle connessioni formative e socio-educative nella proposta di John Dewey di “educazione democratica” e in quella più recente di Zygmunt Bauman di “società liquida”. La scelta di scrivere e approfondire il tema del doppio nasce da un forte interesse per quanto riguarda la costruzione dell’identità da un punto di vista evolutivo, come emerge dall’evidenza di alcune opere letterarie. In questo senso, il doppio presenta varie sfumature dell’identità che fanno parte di ciascun individuo, offrendo uno spunto di riflessione sulle fragilità e sui conflitti interiori, che aiutano a formarsi e a sviluppare il proprio carattere. In tempi più recenti, il doppio è stato interpretato come simbolo di molteplicità e di frammentazione dell’identità in un mondo in cui ciascun individuo è in continua evoluzione, ma anche in conflitto con sé. Ciò che si è cercato di indagare in questo lavoro è la figura nella sua dimensione narrativa oltre che simbolica, invitando a riflettere sulle potenzialità di crescita ed evolutive che ogni storia può creare.
Il doppio nella riflessione pedagogica sull’identità. Infanzia, narrazioni, letture
DI CICCO, MICHAEL
2023/2024
Abstract
Il tema del “doppio” è, fin dai tempi più antichi, oggetto di grande interesse in ambito letterario, artistico, filosofico e psicologico, collocandosi come uno dei nuclei di attenzione e di analisi in riferimento in relazione alla formazione dell’identità di ciascun individuo. Il doppio si presenta come emblema di tensioni interne tra l’individuo e l’altro sé, tra ciò che è razionale e ciò che è irrazionale. La presente dissertazione si propone di esplorare tale tematica, rinvenendone la presenza in ambito psicoanalitico, letterario e psico-pedagogico. Nel primo capitolo si ripercorre una breve storia di tale concetto giungendo all’analisi delle teorie psicoanalitiche proposte da Sigmund Freud, Otto Rank e Carl Gustav Jung. Conseguentemente, si è cercato di esplorare anche il legame tra il doppio e l’identità, con particolare riferimento all’analisi sul bambino e le sue fasi evolutive, proposta da Tilde Giani Gallino. Nel secondo capitolo viene focalizza l’attenzione sulla presenza del doppio in ambito letterario, ponendo particolare rilievo alla sua importanza in due opere: Der Sandmann (1816) di E.T.A. Hoffman e William Willson (1839) di Edgar Allan Poe. Infine, nel terzo capitolo viene proposta una disamina di alcune implicazioni del concetto di doppio in chiave psico-pedagogica, in quanto elemento rivelatore di conflitti e contraddizioni interiori. Un contributo importante, in tal senso, è fornito dal modello mentale psicodinamico di Wilfred Bion, rintracciando delle connessioni formative e socio-educative nella proposta di John Dewey di “educazione democratica” e in quella più recente di Zygmunt Bauman di “società liquida”. La scelta di scrivere e approfondire il tema del doppio nasce da un forte interesse per quanto riguarda la costruzione dell’identità da un punto di vista evolutivo, come emerge dall’evidenza di alcune opere letterarie. In questo senso, il doppio presenta varie sfumature dell’identità che fanno parte di ciascun individuo, offrendo uno spunto di riflessione sulle fragilità e sui conflitti interiori, che aiutano a formarsi e a sviluppare il proprio carattere. In tempi più recenti, il doppio è stato interpretato come simbolo di molteplicità e di frammentazione dell’identità in un mondo in cui ciascun individuo è in continua evoluzione, ma anche in conflitto con sé. Ciò che si è cercato di indagare in questo lavoro è la figura nella sua dimensione narrativa oltre che simbolica, invitando a riflettere sulle potenzialità di crescita ed evolutive che ogni storia può creare.| File | Dimensione | Formato | |
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