The goal of the research is to investigate how the Individualized Educational Plan (IEP) is developed and implemented and the possible connection between this document and the planning of classroom activities, from an inclusive point of view. The idea of inclusion has radically changed compared to the first school integration policies for children with disabilities, which was mainly focused to guarantee the presence and hospitality of children with disabilities at school. Today, when talking about inclusion in our country, we refer to "broader" definitions that concern the ability of the school community to develop teaching and organizational practices that promote the individual differences of each student, with a purpose other than the mere presence and welcome of everyone but aims at quality socialization and learning experiences for everyone. In this context, the IEP still represents a very important planning tool, but only provided any scheme is properly designed without marginalization or micro-exclusions. Its inclusive potential is to promote an approach that embraces not only the specific needs of students with disabilities, but also the entire school and family context as a whole, supporting paths of social participation paths in the many different life contexts and, finally, enhancing paths of self-determination. The investigation therefore aims to understand, at present, whether and how the IEP is prepared and implemented, and the extent to which it could be considered an effective tool for school inclusion. In particular, the research investigates the role of the Individualized Educational Plan as a possible point of connection between the general curriculum, for all, and the specific needs of children with disabilities, analyzing its implications in daily practice. Through a qualitative and quantitative analysis of the data collected, the study explores and highlights the point of view of the main actors involved (curricular teachers, support teachers, parents of children with IEP) and identifies existing practices and emerging critical issues.
L’obiettivo della ricerca è di indagare come viene elaborato e implementato il Piano Educativo Individualizzato (PEI) e l’eventuale raccordo tra questo documento e la progettazione delle attività per la classe, in un’ottica inclusiva. L’idea di inclusione è radicalmente cambiata rispetto alle prime politiche di integrazione scolastica per alunne e alunni con disabilità, che si focalizzavano prevalentemente sull’impegno a garantire la presenza e l’accoglienza a scuola di bambini con disabilità. Oggi, parlando di inclusione nel nostro Paese, facciamo invece riferimento a definizioni più “ampie” che riguardano la capacità della comunità scolastica di sviluppare pratiche didattiche ed organizzative capaci di valorizzare le differenze individuali di ciascuna alunna e ciascun alunno, con una finalità che va oltre alla sola presenza e accoglienza di tutti e mira, invece, ad esperienze di socializzazione e apprendimento di qualità per tutte e tutti. In questo contesto, il PEI rappresenta ancora uno strumento progettuale di grande attualità e importanza, purché sia concepito nell’ottica di evitare marginalizzazioni o microesclusioni. La sua potenzialità inclusiva si esprime nel promuovere un approccio che abbracci non solo i bisogni specifici degli alunni con disabilità, ma anche l’intero contesto scolastico e familiare nel suo complesso, sostenendo percorsi di partecipazione sociale nei molti e diversi contesti di vita e, infine, valorizzando percorsi di autodeterminazione. L’indagine si pone, dunque, la finalità di comprendere, allo stato attuale, se e come il PEI venga predisposto e attuato, e in che misura possa essere considerato uno strumento efficace per l’inclusione scolastica. In particolare, la ricerca indaga il ruolo del Piano Educativo Individualizzato come possibile punto di connessione fra il curricolo generale, di tutte e tutti, e i bisogni specifici di bambini e bambine con disabilità, analizzandone le implicazioni nella pratica quotidiana. Attraverso un’analisi qualitativa e quantitativa dei dati raccolti, lo studio esplora e mette in luce le prospettive dei principali attori coinvolti (insegnanti curricolari, insegnanti di sostegno, genitori di alunni con PEI) e identifica le pratiche esistenti e le criticità emergenti.
Il PEI come cerniera tra la programmazione individualizzata e quella di classe. Uno studio di caso multiplo.
ARCELLA, JESSICA
2023/2024
Abstract
L’obiettivo della ricerca è di indagare come viene elaborato e implementato il Piano Educativo Individualizzato (PEI) e l’eventuale raccordo tra questo documento e la progettazione delle attività per la classe, in un’ottica inclusiva. L’idea di inclusione è radicalmente cambiata rispetto alle prime politiche di integrazione scolastica per alunne e alunni con disabilità, che si focalizzavano prevalentemente sull’impegno a garantire la presenza e l’accoglienza a scuola di bambini con disabilità. Oggi, parlando di inclusione nel nostro Paese, facciamo invece riferimento a definizioni più “ampie” che riguardano la capacità della comunità scolastica di sviluppare pratiche didattiche ed organizzative capaci di valorizzare le differenze individuali di ciascuna alunna e ciascun alunno, con una finalità che va oltre alla sola presenza e accoglienza di tutti e mira, invece, ad esperienze di socializzazione e apprendimento di qualità per tutte e tutti. In questo contesto, il PEI rappresenta ancora uno strumento progettuale di grande attualità e importanza, purché sia concepito nell’ottica di evitare marginalizzazioni o microesclusioni. La sua potenzialità inclusiva si esprime nel promuovere un approccio che abbracci non solo i bisogni specifici degli alunni con disabilità, ma anche l’intero contesto scolastico e familiare nel suo complesso, sostenendo percorsi di partecipazione sociale nei molti e diversi contesti di vita e, infine, valorizzando percorsi di autodeterminazione. L’indagine si pone, dunque, la finalità di comprendere, allo stato attuale, se e come il PEI venga predisposto e attuato, e in che misura possa essere considerato uno strumento efficace per l’inclusione scolastica. In particolare, la ricerca indaga il ruolo del Piano Educativo Individualizzato come possibile punto di connessione fra il curricolo generale, di tutte e tutti, e i bisogni specifici di bambini e bambine con disabilità, analizzandone le implicazioni nella pratica quotidiana. Attraverso un’analisi qualitativa e quantitativa dei dati raccolti, lo studio esplora e mette in luce le prospettive dei principali attori coinvolti (insegnanti curricolari, insegnanti di sostegno, genitori di alunni con PEI) e identifica le pratiche esistenti e le criticità emergenti.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Tesi di Laurea - ARCELLA JESSICA (869774).pdf
non disponibili
Dimensione
1.07 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.07 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/165826