Podcasting has revolutionized the landscape of digital communication, becoming an increasingly popular medium for information and entertainment. Thanks to its accessibility and versatility, it has allowed journalists, storytellers, and fans to experiment with new forms of narration, engaging a varied audience. This study analyses the role of storytelling in investigative and true crime podcasts, highlighting the reasons for their success and the ethical implications of such narrative formats. Starting with an overview of the story and evolution of podcasting, the research focuses on its establishment as an independent medium separate from traditional radio, exploring its distinctive characteristics and growing cultural impact. In particular, the study examines the narrative and stylistic elements that define investigative and true crime podcasts, analysing how their production process and storytelling techniques influence audience engagement. The narrative approach, often based on detailed reconstructions and a strong emotional component, is a key factor in the success of these formats. However, this approach also raises ethical concerns, related to the risk of sensationalizing crime stories and the potential distortion of reality. To better understand the dynamics behind this form of storytelling, the study analyses three emblematic cases from the Italian podcasting landscape: Veleno, Il collezionista di ossa, and Dove nessuno guarda. By comparing these productions, the research highlights the strategies used to engage listeners, the use of sources, and the construction of the narrative. Specifically, it underscores the fine line between information and entertainment, demonstrating how certain stylistic choices can influence the perception of the narrated events. Finally, the thesis reflects on the responsibilities of journalists and storytellers in handling true crime stories, emphasizing the importance of balancing compelling storytelling with informational accuracy. The analysis emphasizes the need for a conscious approach that ensures respect for victims and accurate reporting, avoiding sensationalism. In an era where media consumption is increasingly fragmented and personalized, podcasts have established themselves as a powerful tool capable of offering in-depth insights and new perspectives on reality. Nonetheless, they also require ethical and responsible use.
Il podcasting ha rivoluzionato il panorama della comunicazione digitale, diventando un mezzo d’informazione e d’intrattenimento sempre più popolare. Grazie alla sua accessibilità e versatilità, ha permesso a giornalisti, storyteller e appassionati di sperimentare nuove forme di narrazione, coinvolgendo un pubblico eterogeneo. Il presente studio analizza il ruolo dello storytelling nei podcast d’inchiesta e di true crime, evidenziando le ragioni del loro successo e le implicazioni etiche di tali formati narrativi. Partendo da una panoramica sulla storia e sull’evoluzione del podcasting, la ricerca si concentra sulla sua affermazione come medium indipendente rispetto alla radio tradizionale, esplorandone le caratteristiche distintive e il crescente impatto culturale. In particolare, si esaminano gli elementi narrativi e stilistici che contraddistinguono i podcast d’inchiesta e di true crime, analizzando come il loro processo di produzione e le tecniche di storytelling influiscano sul coinvolgimento del pubblico. L’approccio narrativo, spesso basato su ricostruzioni dettagliate e una forte componente emotiva, è un fattore chiave del successo di questi formati. Tuttavia, tale modalità solleva anche questioni etiche, legate al rischio di spettacolarizzazione della cronaca nera e alla possibile distorsione della realtà. Per comprendere meglio le dinamiche alla base di questa forma di narrazione, lo studio analizza tre casi emblematici del panorama podcast italiano: Veleno, Il collezionista di ossa e Dove nessuno guarda. Attraverso il confronto di questi prodotti, si evidenziano le strategie adottate per coinvolgere gli ascoltatori, l’uso delle fonti e la costruzione del racconto. Nello specifico, viene messa in luce la sottile linea tra informazione e intrattenimento, evidenziando come alcune scelte stilistiche possano influenzare la percezione degli eventi narrati. Infine, la tesi riflette sulle responsabilità di giornalisti e storyteller nel trattare vicende di cronaca nera, sottolineando l’importanza di un equilibrio tra narrazione avvincente e rigore informativo. L’analisi pone l’accento sulla necessità di un approccio consapevole, che garantisca il rispetto delle vittime e un’informazione accurata, evitando il sensazionalismo. In un’epoca in cui il consumo mediatico è sempre più frammentato e personalizzato, il podcast si afferma come uno strumento potente, capace di offrire approfondimenti di qualità e nuove prospettive sulla realtà, ma che richiede al tempo stesso un uso etico e responsabile.
Comunicazione nell’era digitale: un’analisi delle potenzialità dello storytelling nei podcast d’inchiesta e di true crime
GALLUCCI, SARA
2023/2024
Abstract
Il podcasting ha rivoluzionato il panorama della comunicazione digitale, diventando un mezzo d’informazione e d’intrattenimento sempre più popolare. Grazie alla sua accessibilità e versatilità, ha permesso a giornalisti, storyteller e appassionati di sperimentare nuove forme di narrazione, coinvolgendo un pubblico eterogeneo. Il presente studio analizza il ruolo dello storytelling nei podcast d’inchiesta e di true crime, evidenziando le ragioni del loro successo e le implicazioni etiche di tali formati narrativi. Partendo da una panoramica sulla storia e sull’evoluzione del podcasting, la ricerca si concentra sulla sua affermazione come medium indipendente rispetto alla radio tradizionale, esplorandone le caratteristiche distintive e il crescente impatto culturale. In particolare, si esaminano gli elementi narrativi e stilistici che contraddistinguono i podcast d’inchiesta e di true crime, analizzando come il loro processo di produzione e le tecniche di storytelling influiscano sul coinvolgimento del pubblico. L’approccio narrativo, spesso basato su ricostruzioni dettagliate e una forte componente emotiva, è un fattore chiave del successo di questi formati. Tuttavia, tale modalità solleva anche questioni etiche, legate al rischio di spettacolarizzazione della cronaca nera e alla possibile distorsione della realtà. Per comprendere meglio le dinamiche alla base di questa forma di narrazione, lo studio analizza tre casi emblematici del panorama podcast italiano: Veleno, Il collezionista di ossa e Dove nessuno guarda. Attraverso il confronto di questi prodotti, si evidenziano le strategie adottate per coinvolgere gli ascoltatori, l’uso delle fonti e la costruzione del racconto. Nello specifico, viene messa in luce la sottile linea tra informazione e intrattenimento, evidenziando come alcune scelte stilistiche possano influenzare la percezione degli eventi narrati. Infine, la tesi riflette sulle responsabilità di giornalisti e storyteller nel trattare vicende di cronaca nera, sottolineando l’importanza di un equilibrio tra narrazione avvincente e rigore informativo. L’analisi pone l’accento sulla necessità di un approccio consapevole, che garantisca il rispetto delle vittime e un’informazione accurata, evitando il sensazionalismo. In un’epoca in cui il consumo mediatico è sempre più frammentato e personalizzato, il podcast si afferma come uno strumento potente, capace di offrire approfondimenti di qualità e nuove prospettive sulla realtà, ma che richiede al tempo stesso un uso etico e responsabile.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/165814