The Israeli-Palestinian conflict is one of the most debated and complex geopolitical issues of our time, shaped by historical roots, international interests, and ideological factors. This study aims to analyze the conflict from both a historical-diachronic and synchronic perspective, with a particular focus on media representations. The dissertation is divided into three chapters. The first provides a historical reconstruction, highlighting key moments from the rise of Arab nationalism in the Ottoman Empire and the birth of Zionism, to the Balfour Declaration, the creation of the State of Israel in 1948, and the major Arab-Israeli conflicts (the Suez Crisis, the Six-Day War, and the Yom Kippur War). The final sections examine the two Intifadas (1987-1993 and 2000-2005) and the Hamas attack of October 7, 2023. The second chapter explores Italy’s historical position on the conflict and analyzes the media representations of four major Italian newspapers: La Repubblica, La Stampa, Il Corriere della Sera, and Il Fatto Quotidiano. These narratives play a crucial role in shaping public and political opinion. The third chapter examines the role of social media and digital platforms, particularly Meta (Instagram and Facebook) and TikTok, in monitoring, controlling, and censoring content related to Palestine. It analyzes reports such as the Human Rights Watch report *Meta’s Broken Promises: Systemic Censorship of Palestine Content on Instagram and Facebook* (December 21, 2023) and an article by Sam Biddle in *The Intercept* (October 21, 2024), which critiques the behavior of former Israeli government official Jordana Cutler and her connection to Meta. The chapter also investigates user strategies to counteract censorship and shadow banning, highlighting the power of digital technologies in shaping global narratives.
Il conflitto israelo-palestinese è tra le questioni geopolitiche più dibattute e complesse del nostro tempo. In gioco ci sono tanti elementi: le radici storiche, gli interessi internazionali e quelli ideologici. L’intento di questo elaborato è quello di analizzare il fenomeno attraverso una prospettiva storica-diacronica e da una, invece, sincronica. Quest’ultima si concentra su alcune rappresentazioni mediali del conflitto. La dissertazione sarà suddivisa in tre capitoli. Il primo capitolo offre una ricostruzione storica, con l’obiettivo di individuarne i momenti salienti: dallo sviluppo del nazionalismo arabo nell’Impero ottomano, e la nascita del sionismo, alla dichiarazione di Balfour, dalla creazione dello Stato di Israele il 14 maggio 1948 agli eventi che hanno segnato il conflitto arabo-israeliano (guerre di Suez, dei Sei Giorni e del Kippur). I paragrafi conclusivi saranno dedicati alle due Intifada (1987-1983 e 2000-2005) e all’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023. Il secondo capitolo sarà diviso in due parti. La prima, più breve e introduttiva, avrà come obiettivo l’analisi della posizione storica dell’Italia riguardo al conflitto. La seconda parte si concentrerà sulla disanima delle rappresentazioni proposte dai quattro principali quotidiani italiani: La Repubblica, La Stampa, Il Corriere della Sera e Il Fatto Quotidiano. Fulcro dell’analisi saranno le differenti narrazioni proposte. Queste, infatti, giocano un ruolo cruciale nel modellare l’opinione pubblica e politica sull’argomento. Infine, nel terzo capitolo ci si concentrerà, nella prima parte, sul ruolo di monitoraggio, controllo e censura svolto dai social media e dalle piattaforme digitali, in particolare da Meta (con Instagram e Facebook) e da TikTok. Per questo motivo, verranno presi in considerazione: il report dell’organizzazione non governativa Human Rights Watch Meta’s Broken Promises Systemic Censorship of Palestine Content on Instagram and Facebook, pubblicato il 21 dicembre 2023 e l’articolo pubblicato il 21 ottobre 2024 da Sam Biddle per The Interept, Meta’s Israel Policy Chief Tried to Suppress Pro-Palestinian Instagram Posts, nel quale si analizza il comportamento dell’ex funzionaria governativa israeliana Jordana Cutler e il suo legame con Meta. Successivamente si prenderanno in considerazione le strategie messe in atto dagli utenti per cercare di contrastare forme di censura e shadow banning causate anche dal malfunzionamento dei sistemi automatizzati di monitoraggio delle piattaforme. Questa analisi vuole evidenziare il potere delle tecnologie digitali nel gestire le narrazioni a livello globale.
Il conflitto israelo-palestinese: un'analisi sulle narrazioni dei principali quotidiani italiani e le politiche delle piattaforme social
GALATI, BEATRICE
2023/2024
Abstract
Il conflitto israelo-palestinese è tra le questioni geopolitiche più dibattute e complesse del nostro tempo. In gioco ci sono tanti elementi: le radici storiche, gli interessi internazionali e quelli ideologici. L’intento di questo elaborato è quello di analizzare il fenomeno attraverso una prospettiva storica-diacronica e da una, invece, sincronica. Quest’ultima si concentra su alcune rappresentazioni mediali del conflitto. La dissertazione sarà suddivisa in tre capitoli. Il primo capitolo offre una ricostruzione storica, con l’obiettivo di individuarne i momenti salienti: dallo sviluppo del nazionalismo arabo nell’Impero ottomano, e la nascita del sionismo, alla dichiarazione di Balfour, dalla creazione dello Stato di Israele il 14 maggio 1948 agli eventi che hanno segnato il conflitto arabo-israeliano (guerre di Suez, dei Sei Giorni e del Kippur). I paragrafi conclusivi saranno dedicati alle due Intifada (1987-1983 e 2000-2005) e all’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023. Il secondo capitolo sarà diviso in due parti. La prima, più breve e introduttiva, avrà come obiettivo l’analisi della posizione storica dell’Italia riguardo al conflitto. La seconda parte si concentrerà sulla disanima delle rappresentazioni proposte dai quattro principali quotidiani italiani: La Repubblica, La Stampa, Il Corriere della Sera e Il Fatto Quotidiano. Fulcro dell’analisi saranno le differenti narrazioni proposte. Queste, infatti, giocano un ruolo cruciale nel modellare l’opinione pubblica e politica sull’argomento. Infine, nel terzo capitolo ci si concentrerà, nella prima parte, sul ruolo di monitoraggio, controllo e censura svolto dai social media e dalle piattaforme digitali, in particolare da Meta (con Instagram e Facebook) e da TikTok. Per questo motivo, verranno presi in considerazione: il report dell’organizzazione non governativa Human Rights Watch Meta’s Broken Promises Systemic Censorship of Palestine Content on Instagram and Facebook, pubblicato il 21 dicembre 2023 e l’articolo pubblicato il 21 ottobre 2024 da Sam Biddle per The Interept, Meta’s Israel Policy Chief Tried to Suppress Pro-Palestinian Instagram Posts, nel quale si analizza il comportamento dell’ex funzionaria governativa israeliana Jordana Cutler e il suo legame con Meta. Successivamente si prenderanno in considerazione le strategie messe in atto dagli utenti per cercare di contrastare forme di censura e shadow banning causate anche dal malfunzionamento dei sistemi automatizzati di monitoraggio delle piattaforme. Questa analisi vuole evidenziare il potere delle tecnologie digitali nel gestire le narrazioni a livello globale.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Beatrice Galati Tesi Magistrale.pdf
non disponibili
Descrizione: L'elaborato è diviso in tre capitoli: il primo ripercorre la storia del conflitto israelo-palestinese, dalla nascita di nazionalismo arabo e sionismo ai giorni nostri; il secondo analizza le narrazioni dei principali quotidiani italiani sul conflitto
Dimensione
1.96 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.96 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/165806