The paper at hand analyzes private military companies, starting with a brief historical evolution to understand the dynamics that have facilitated their shift from logistical support providers to central actors in today's asymmetric conflicts. Thanks to this role change, a truly global market has developed, involving multiple international actors. Based on these premises, the analysis focuses on African instability dynamics, delving into the influence private military companies have had in the geopolitical conflicts of the African continent, with long-term effects. It then addresses the issue of migration and its connection to European policies: through an analysis of the perception of clandestine threats spread across European countries, it has been possible to reconstruct the African migration industry, identifying various actors involved, including European states, private military companies, and defense sector technology companies. These processes have promoted the militarization of borders and the externalization of policies by some states, sometimes leading to further political and social destabilization. Finally, some case studies are selected to understand the dynamics that occur when private military companies are involved in crisis management alongside European states or institutions, raising doubts and concerns about the actual genuineness of the stated objectives and the efficiency resulting from the involvement of such actors.
L'elaborato in oggetto propone un'analisi delle compagnie militari private, partendo da una breve evoluzione storica per comprendere le dinamiche che hanno favorito il loro passaggio da fornitori di supporto logistico ad attori centrali nei conflitti asimmetrici odierni. Grazie a questo cambiamento di ruolo, si è sviluppato un vero e proprio mercato globale che oggi coinvolge molteplici attori a livello internazionale. Partendo da tali presupposti, l'analisi si focalizza sulle dinamiche di instabilità africane, approfondendo l'influenza che le compagnie militari private hanno avuto nei conflitti geopolitici del continente africano, con effetti nel lungo periodo. In seguito, viene affrontato il tema della migrazione e del suo collegamento con le politiche europee: attraverso l'analisi della percezione della minaccia clandestina diffusa nei paesi europei, è stato possibile ricostruire l'industria della migrazione africana, identificando diversi attori coinvolti tra cui Stati europei, compagnie militari private e aziende tecnologiche nel settore della difesa. Tali processi hanno favorito una militarizzazione delle frontiere e un'esternalizzazione delle politiche di alcuni Stati, causando talvolta ulteriori destabilizzazioni politiche e sociali. Infine, vengono selezionati alcuni casi studio per comprendere le dinamiche che si verificano quando, nella gestione di situazioni di crisi, vengono coinvolte compagnie militari private insieme a Stati o istituzioni europee, sollevando dubbi e perplessità sull'effettiva genuinità degli obiettivi prefissati e sull'efficienza derivante dal coinvolgimento di tali attori.
La privatizzazione della guerra: l’influenza delle compagnie militari private nei conflitti asimmetrici e nella gestione della migrazione
TOSATO, GIULIA
2023/2024
Abstract
L'elaborato in oggetto propone un'analisi delle compagnie militari private, partendo da una breve evoluzione storica per comprendere le dinamiche che hanno favorito il loro passaggio da fornitori di supporto logistico ad attori centrali nei conflitti asimmetrici odierni. Grazie a questo cambiamento di ruolo, si è sviluppato un vero e proprio mercato globale che oggi coinvolge molteplici attori a livello internazionale. Partendo da tali presupposti, l'analisi si focalizza sulle dinamiche di instabilità africane, approfondendo l'influenza che le compagnie militari private hanno avuto nei conflitti geopolitici del continente africano, con effetti nel lungo periodo. In seguito, viene affrontato il tema della migrazione e del suo collegamento con le politiche europee: attraverso l'analisi della percezione della minaccia clandestina diffusa nei paesi europei, è stato possibile ricostruire l'industria della migrazione africana, identificando diversi attori coinvolti tra cui Stati europei, compagnie militari private e aziende tecnologiche nel settore della difesa. Tali processi hanno favorito una militarizzazione delle frontiere e un'esternalizzazione delle politiche di alcuni Stati, causando talvolta ulteriori destabilizzazioni politiche e sociali. Infine, vengono selezionati alcuni casi studio per comprendere le dinamiche che si verificano quando, nella gestione di situazioni di crisi, vengono coinvolte compagnie militari private insieme a Stati o istituzioni europee, sollevando dubbi e perplessità sull'effettiva genuinità degli obiettivi prefissati e sull'efficienza derivante dal coinvolgimento di tali attori.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/165627