Background: Psoriasis is a chronic inflammatory disease with high global prevalence and a significant impact on patients' quality of life. IL-17 inhibitors, such as secukinumab and brodalumab, represent an effective therapeutic option for moderate-to-severe psoriasis. However, the need for long-term therapies has led to the adoption of therapeutic de-escalation (D-S), a strategy aimed at reducing the standard dose while maintaining disease control. This approach seeks to minimize adverse effects and costs, enhancing the sustainability of psoriasis management for both patients and healthcare systems. Objectives: This retrospective cohort study evaluated the effectiveness of D-S in patients with moderate-to-severe psoriasis treated with secukinumab or brodalumab. The primary objectives were to assess drug survival and compare the efficacy of the two biologics in patients undergoing D-S. Secondary objectives included analyzing baseline patient characteristics and evaluating clinical efficacy indicators (mean PASI, PASI 100, PASI 90, and PASI ≤ 1) before and after D-S. Materials: The study was conducted on a cohort of 80 adult patients treated with secukinumab or brodalumab at A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino. Patients underwent a D-S regimen involving a 50% reduction in the standard dose. Statistical analyses were conducted using linear regression models, and drug survival was estimated up to 12 months using Kaplan-Meier curves. Results: At 12 months, drug survival was higher for secukinumab (78.3%) compared to brodalumab (58.9%). In the first 16 weeks, brodalumab induced a faster response (PASI 90: 77.8% vs. 63.3%; PASI 100: 55.6% vs. 40.7%), whereas long-term differences diminished (PASI 100 at 78 weeks: 71.7% vs. 66.7%). D-S was a sustainable strategy for 66.1% of patients. Secukinumab showed a slight decline in clinical response in the first 6 months after D-S (PASI 90: from 96.8% to 80%; PASI 100: from 87.1% to 66.7%), followed by a gradual recovery over 12 months (PASI 90: 100%; PASI 100: 80%). Conversely, brodalumab exhibited a more pronounced decline in the first 3 months (PASI 90: from 100% to 80.5%; PASI 100: from 93.9% to 76.7%), followed by a rapid and complete recovery (PASI 90: 100% at 9 months; PASI 100: 100% at 12 months). A total of 20 patients discontinued therapy, primarily due to secondary loss of efficacy. Adverse events were rare and mild (asthenia, arthralgia, oral mycosis, cutaneous rash). Conclusions: Both drugs were effective in treating moderate-to-severe psoriasis. Brodalumab provided a faster and more pronounced initial response, whereas secukinumab ensured greater long-term therapeutic stability, with superior drug survival at 12 months. D-S emerged as a valid and safe strategy, demonstrating high treatment persistence and sustained clinical response in most patients.
Background: La psoriasi è una patologia infiammatoria cronica ad elevata prevalenza globale e con un impatto significativo sulla qualità di vita dei pazienti. I farmaci biologici anti IL-17, come secukinumab e brodalumab, rappresentano un’opzione terapeutica efficace per il trattamento della forma moderata-grave. Tuttavia, la necessità di terapie a lungo termine sta facendo emergere la possibilità di de-escalation terapeutica (D-S), una strategia che prevede la riduzione della dose standard con l’obiettivo di mantenere il controllo di malattia, ma con un minore impatto in termini di effetti collaterali e costi, rendendo la gestione della psoriasi più sostenibile sia per i pazienti che per il sistema sanitario. Obiettivi: Questo studio di coorte retrospettivo ha valutato l'efficacia della D-S nei pazienti affetti da psoriasi moderata-grave in trattamento con secukinumab e brodalumab. Gli obiettivi primari includevano la valutazione della drug survival e dell’efficacia dei due farmaci nei pazienti sottoposti a D-S. Gli obiettivi secondari comprendevano l'analisi delle caratteristiche basali dei pazienti e la valutazione degli indicatori clinici di efficacia (PASI medio, PASI100, PASI90 e PASI ≤ 1) prima e dopo la D-S. Materiali e metodi: Lo studio è stato condotto su una coorte di 80 pazienti maggiorenni, trattati con secukinumab o brodalumab e seguiti presso l’ambulatorio PSOCARE dell’Ospedale San Lazzaro di Torino (A.O.U. Città della Salute e della Scienza). I pazienti sono stati sottoposti a un regime di D-S con una riduzione del 50% della dose standard. Le analisi statistiche sono state condotte con modelli di regressione lineare e la drug survival è stata stimata fino a 12 mesi con curve di Kaplan-Meier Risultati: La drug survival a 12 mesi è risultata superiore per secukinumab (78,30%) rispetto a brodalumab (58,90%). Nelle prime 16 settimane brodalumab ha mostrato una risposta più rapida (PASI 90: 77,78% vs 63,33%; PASI 100: 55,56% vs 40,74%), mentre nel lungo termine le differenze si sono attenuate (PASI 100 a 78 settimane: 71,74% vs 66,67%). La D-S si è dimostrata una strategia sostenibile nel 66,13% dei pazienti. Secukinumab ha mostrato una lieve riduzione della risposta clinica nei primi 6 mesi post D-S (PASI 90 da 96,77% a 80%; PASI 100 da 87,10% a 66,67%), con un recupero graduale nei 12 mesi successivi (PASI 90: 100%; PASI 100: 80%). Brodalumab, invece, ha evidenziato un calo più marcato nei primi 3 mesi (PASI 90 da 100% a 80,49%; PASI 100 da 93,88% a 76,74%), seguito da un recupero rapido e completo (100% di PASI 90 a 9 mesi e 100% di PASI 100 a 12 mesi). Solo 20 pazienti hanno interrotto la terapia, principalmente per perdita di efficacia secondaria. Gli eventi avversi sono stati rari e di lieve entità (astenia, artralgie, micosi orale, eritema cutaneo). Conclusioni: Entrambi i farmaci si sono dimostrati efficaci nel trattamento della psoriasi moderata-severa. Brodalumab sembra offrire una risposta iniziale più rapida ed intensa, mentre secukinumab garantisce maggiore stabilità terapeutica a lungo termine, con una drug survival superiore a 12 mesi. La de-escalation terapeutica (D-S) si è confermata una strategia valida e sicura, con un’elevata persistenza del trattamento e una risposta clinica sostenuta nella maggioranza dei pazienti.
Modulazione degli inibitori di IL-17 nel trattamento della psoriasi moderata-severa: confronto real life fra Brodalumab e Secukinumab
PELUCCHI, MARGHERITA
2024/2025
Abstract
Background: La psoriasi è una patologia infiammatoria cronica ad elevata prevalenza globale e con un impatto significativo sulla qualità di vita dei pazienti. I farmaci biologici anti IL-17, come secukinumab e brodalumab, rappresentano un’opzione terapeutica efficace per il trattamento della forma moderata-grave. Tuttavia, la necessità di terapie a lungo termine sta facendo emergere la possibilità di de-escalation terapeutica (D-S), una strategia che prevede la riduzione della dose standard con l’obiettivo di mantenere il controllo di malattia, ma con un minore impatto in termini di effetti collaterali e costi, rendendo la gestione della psoriasi più sostenibile sia per i pazienti che per il sistema sanitario. Obiettivi: Questo studio di coorte retrospettivo ha valutato l'efficacia della D-S nei pazienti affetti da psoriasi moderata-grave in trattamento con secukinumab e brodalumab. Gli obiettivi primari includevano la valutazione della drug survival e dell’efficacia dei due farmaci nei pazienti sottoposti a D-S. Gli obiettivi secondari comprendevano l'analisi delle caratteristiche basali dei pazienti e la valutazione degli indicatori clinici di efficacia (PASI medio, PASI100, PASI90 e PASI ≤ 1) prima e dopo la D-S. Materiali e metodi: Lo studio è stato condotto su una coorte di 80 pazienti maggiorenni, trattati con secukinumab o brodalumab e seguiti presso l’ambulatorio PSOCARE dell’Ospedale San Lazzaro di Torino (A.O.U. Città della Salute e della Scienza). I pazienti sono stati sottoposti a un regime di D-S con una riduzione del 50% della dose standard. Le analisi statistiche sono state condotte con modelli di regressione lineare e la drug survival è stata stimata fino a 12 mesi con curve di Kaplan-Meier Risultati: La drug survival a 12 mesi è risultata superiore per secukinumab (78,30%) rispetto a brodalumab (58,90%). Nelle prime 16 settimane brodalumab ha mostrato una risposta più rapida (PASI 90: 77,78% vs 63,33%; PASI 100: 55,56% vs 40,74%), mentre nel lungo termine le differenze si sono attenuate (PASI 100 a 78 settimane: 71,74% vs 66,67%). La D-S si è dimostrata una strategia sostenibile nel 66,13% dei pazienti. Secukinumab ha mostrato una lieve riduzione della risposta clinica nei primi 6 mesi post D-S (PASI 90 da 96,77% a 80%; PASI 100 da 87,10% a 66,67%), con un recupero graduale nei 12 mesi successivi (PASI 90: 100%; PASI 100: 80%). Brodalumab, invece, ha evidenziato un calo più marcato nei primi 3 mesi (PASI 90 da 100% a 80,49%; PASI 100 da 93,88% a 76,74%), seguito da un recupero rapido e completo (100% di PASI 90 a 9 mesi e 100% di PASI 100 a 12 mesi). Solo 20 pazienti hanno interrotto la terapia, principalmente per perdita di efficacia secondaria. Gli eventi avversi sono stati rari e di lieve entità (astenia, artralgie, micosi orale, eritema cutaneo). Conclusioni: Entrambi i farmaci si sono dimostrati efficaci nel trattamento della psoriasi moderata-severa. Brodalumab sembra offrire una risposta iniziale più rapida ed intensa, mentre secukinumab garantisce maggiore stabilità terapeutica a lungo termine, con una drug survival superiore a 12 mesi. La de-escalation terapeutica (D-S) si è confermata una strategia valida e sicura, con un’elevata persistenza del trattamento e una risposta clinica sostenuta nella maggioranza dei pazienti.File | Dimensione | Formato | |
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