In recent decades, the discovery of mirror neurons has revolutionized the understanding of human cognitive and emotional processes. Initially identified in macaques and later confirmed in humans, these neurons activate both during the execution of an action and when observing someone else performing it, suggesting a direct link between perception and action. Their significance has been widely debated, particularly in the context of empathy and cinematic experience. This dissertation explores the role of mirror neurons in the empathetic perception of cinema, analyzing how film viewing can activate neural mechanisms that enhance emotional identification in spectators. The study is structured into two main chapters: the first delves into the discovery, functioning, and controversies surrounding mirror neurons, illustrating their contribution to cognition and emotional understanding. The second chapter examines the correlation between empathy and mirror neurons, introducing the concept of "embodied simulation" proposed by Vittorio Gallese. This model suggests that, through cinematic viewing, the brain internally simulates the emotions and actions observed, creating an immersive and participatory experience. Through a neuroscientific analysis of film consumption, the study highlights how cinematic language, through specific directorial and narrative techniques, can stimulate mirror neurons and strengthen the viewer's emotional engagement. Cinema, therefore, is not just an aesthetic experience but a powerful tool for empathetic connection. The objective of this research is to offer an interdisciplinary perspective that integrates neuroscience, psychology, and film studies, contributing to the understanding of the connection between emotions, the mind, and visual art.

Negli ultimi decenni, la scoperta dei neuroni specchio ha rivoluzionato la comprensione dei processi cognitivi ed emotivi umani. Identificati inizialmente nel macaco e successivamente confermati nell’uomo, questi neuroni si attivano sia durante l’esecuzione di un’azione sia quando si osserva qualcun altro compierla, suggerendo un legame diretto tra percezione e azione. La loro importanza è stata oggetto di ampio dibattito, in particolare nel contesto dell’empatia e della fruizione cinematografica. Questa dissertazione esplora il ruolo dei neuroni specchio nella percezione empatica del cinema, analizzando come la visione di film possa attivare meccanismi neurali che favoriscono l’immedesimazione emotiva negli spettatori. Il lavoro si articola in due capitoli principali: il primo approfondisce la scoperta, il funzionamento e le controversie legate ai neuroni specchio, illustrando il loro contributo alla cognizione e alla comprensione delle emozioni. Il secondo capitolo esamina la correlazione tra empatia e neuroni specchio, introducendo il concetto di "simulazione incarnata" proposto da Vittorio Gallese. Questo modello suggerisce che, attraverso la visione cinematografica, il cervello simuli internamente le emozioni e le azioni osservate, creando un’esperienza coinvolgente e partecipativa. Attraverso un’analisi neuroscientifica della fruizione cinematografica, si evidenzia come il linguaggio filmico, grazie a tecniche registiche e narrative specifiche, possa stimolare i neuroni specchio e rafforzare il coinvolgimento emotivo dello spettatore. Il cinema, dunque, non è solo un’esperienza estetica, ma un potente strumento di connessione empatica. L’obiettivo di questa ricerca è offrire una prospettiva interdisciplinare che unisca neuroscienze, psicologia e studi cinematografici, contribuendo alla comprensione del legame tra emozioni, mente e arte visiva.

Dallo schermo alla mente: l'influenza dei neuroni specchio nell'esperienza empatica del cinema

MANIGLIA, GIULIA
2023/2024

Abstract

Negli ultimi decenni, la scoperta dei neuroni specchio ha rivoluzionato la comprensione dei processi cognitivi ed emotivi umani. Identificati inizialmente nel macaco e successivamente confermati nell’uomo, questi neuroni si attivano sia durante l’esecuzione di un’azione sia quando si osserva qualcun altro compierla, suggerendo un legame diretto tra percezione e azione. La loro importanza è stata oggetto di ampio dibattito, in particolare nel contesto dell’empatia e della fruizione cinematografica. Questa dissertazione esplora il ruolo dei neuroni specchio nella percezione empatica del cinema, analizzando come la visione di film possa attivare meccanismi neurali che favoriscono l’immedesimazione emotiva negli spettatori. Il lavoro si articola in due capitoli principali: il primo approfondisce la scoperta, il funzionamento e le controversie legate ai neuroni specchio, illustrando il loro contributo alla cognizione e alla comprensione delle emozioni. Il secondo capitolo esamina la correlazione tra empatia e neuroni specchio, introducendo il concetto di "simulazione incarnata" proposto da Vittorio Gallese. Questo modello suggerisce che, attraverso la visione cinematografica, il cervello simuli internamente le emozioni e le azioni osservate, creando un’esperienza coinvolgente e partecipativa. Attraverso un’analisi neuroscientifica della fruizione cinematografica, si evidenzia come il linguaggio filmico, grazie a tecniche registiche e narrative specifiche, possa stimolare i neuroni specchio e rafforzare il coinvolgimento emotivo dello spettatore. Il cinema, dunque, non è solo un’esperienza estetica, ma un potente strumento di connessione empatica. L’obiettivo di questa ricerca è offrire una prospettiva interdisciplinare che unisca neuroscienze, psicologia e studi cinematografici, contribuendo alla comprensione del legame tra emozioni, mente e arte visiva.
From the screen to the mind: the influence of mirror neurons in the empathic experience of cinema
In recent decades, the discovery of mirror neurons has revolutionized the understanding of human cognitive and emotional processes. Initially identified in macaques and later confirmed in humans, these neurons activate both during the execution of an action and when observing someone else performing it, suggesting a direct link between perception and action. Their significance has been widely debated, particularly in the context of empathy and cinematic experience. This dissertation explores the role of mirror neurons in the empathetic perception of cinema, analyzing how film viewing can activate neural mechanisms that enhance emotional identification in spectators. The study is structured into two main chapters: the first delves into the discovery, functioning, and controversies surrounding mirror neurons, illustrating their contribution to cognition and emotional understanding. The second chapter examines the correlation between empathy and mirror neurons, introducing the concept of "embodied simulation" proposed by Vittorio Gallese. This model suggests that, through cinematic viewing, the brain internally simulates the emotions and actions observed, creating an immersive and participatory experience. Through a neuroscientific analysis of film consumption, the study highlights how cinematic language, through specific directorial and narrative techniques, can stimulate mirror neurons and strengthen the viewer's emotional engagement. Cinema, therefore, is not just an aesthetic experience but a powerful tool for empathetic connection. The objective of this research is to offer an interdisciplinary perspective that integrates neuroscience, psychology, and film studies, contributing to the understanding of the connection between emotions, the mind, and visual art.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/165618