Introduction:This thesis explores hypothermia, examining its pathophysiology, complications, and effective management strategies. Hypothermia, defined as a body temperature below 35°C, can result from cold exposure, water immersion, or certain medical conditions. It is prevalent in extreme environments like mountains and maritime areas but can also occur in urban or domestic settings. Understanding the neurological, cardiac, and immune system impairments caused by hypothermia is crucial for effective treatment and intervention. Materials and Methods: The thesis highlights preventive measures, particularly in outdoor activities, and emphasizes the importance of appropriate clothing, equipment, and preparation. It also discusses the role of the National Alpine and Speleological Rescue Corps (CNSAS) in providing timely medical assistance in challenging mountain environments. Additionally, the DOKEI AH protocol is analyzed for its effectiveness in managing hypothermia during rescue operations, focusing on on-site care, minimizing patient movement, and using warming techniques. Furthermore, the Wilderness Medical Society’s Clinical Practice Guidelines are reviewed, providing strategies for managing medical emergencies in remote settings. Results: The DOKEI AH protocol has proven effective in managing hypothermia in various rescue scenarios, especially in extreme environments. The guidelines from the Wilderness Medical Society emphasize the need for thorough training, knowledge of environmental risks, and self-rescue techniques, which have been essential in improving hypothermic patient care in remote areas. Discussion: Despite its retrospective nature, the DOKEI AH protocol shows adaptability and has the potential to be applied in a variety of extreme conditions, including polar and high-altitude rescues. The review of the Wilderness Medical Society's guidelines further reinforces the importance of tailored interventions and continuous training to handle hypothermic emergencies effectively. Conclusion This thesis underscores the critical importance of proactive prevention, appropriate intervention strategies, and continuous training to improve survival outcomes in hypothermic emergencies. Future research should continue to refine these protocols to enhance their effectiveness in diverse rescue environments. Keywords: Hypothermia, hypothermi, Nurse's Role, Mountaineering, mountain, alpinism, ice-climbing

Introduzione: Questa tesi esplora l'ipotermia, analizzandone la fisiopatologia, le complicanze e le strategie di gestione più efficaci. L'ipotermia, definita come una temperatura corporea inferiore ai 35°C, può derivare dall'esposizione al freddo, dall'immersione in acqua o da determinate condizioni mediche. È comune in ambienti estremi come montagne e zone marine, ma può verificarsi anche in contesti urbani o domestici. Comprendere gli effetti sull'apparato neurologico, cardiaco e sul sistema immunitario è fondamentale per una corretta gestione e trattamento. Materiali e Metodi: La tesi discute le misure preventive, in particolare per le attività all'aperto, sottolineando l'importanza di indumenti, attrezzature e preparazione adeguata. Viene anche analizzato il ruolo del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) nel fornire assistenza medica tempestiva in ambienti montani complessi. Inoltre, viene esaminato il protocollo DOKEI AH per la gestione dell'ipotermia durante le operazioni di soccorso, focalizzandosi sull'assistenza sul posto, sulla minimizzazione del movimento del paziente e sull'utilizzo di tecniche di riscaldamento. Vengono infine esplorate le Linee Guida della Wilderness Medical Society, che forniscono strategie per la gestione delle emergenze mediche in ambienti remoti. Risultati: Il protocollo DOKEI AH si è dimostrato efficace nella gestione dell'ipotermia in diversi scenari di soccorso, in particolare in ambienti estremi. Le linee guida della Wilderness Medical Society evidenziano l'importanza di una formazione approfondita, della conoscenza dei rischi ambientali e delle tecniche di auto-soccorso, che sono risultate fondamentali per migliorare l'assistenza ai pazienti ipotermici in zone remote. Discussione: Nonostante la natura retrospettiva, il protocollo DOKEI AH mostra una buona adattabilità e ha il potenziale per essere applicato in altre condizioni estreme, come i soccorsi in ambienti polari o ad alta quota. La revisione delle linee guida della Wilderness Medical Society rafforza ulteriormente l'importanza di interventi mirati e della formazione continua per affrontare efficacemente le emergenze ipotermiche. Conclusione: Questa tesi sottolinea l'importanza cruciale della prevenzione proattiva, delle strategie di intervento appropriate e della formazione continua per migliorare gli esiti di sopravvivenza nelle emergenze ipotermiche. La ricerca futura dovrà continuare a perfezionare questi protocolli per migliorarne l'efficacia in diversi ambienti di soccorso. Parole chiave: Ipotermia, ruolo dell’infermiere, alpinismo, montagna, soccorso alpino, alpinismo, arrampicata su ghiaccio.

Gestione dell'ipotermia in ambiente alpino: approcci clinici e strategie di intervento in condizioni impervie. Una revisione della letteratura

BELLOCCHIO, IRENE
2023/2024

Abstract

Introduzione: Questa tesi esplora l'ipotermia, analizzandone la fisiopatologia, le complicanze e le strategie di gestione più efficaci. L'ipotermia, definita come una temperatura corporea inferiore ai 35°C, può derivare dall'esposizione al freddo, dall'immersione in acqua o da determinate condizioni mediche. È comune in ambienti estremi come montagne e zone marine, ma può verificarsi anche in contesti urbani o domestici. Comprendere gli effetti sull'apparato neurologico, cardiaco e sul sistema immunitario è fondamentale per una corretta gestione e trattamento. Materiali e Metodi: La tesi discute le misure preventive, in particolare per le attività all'aperto, sottolineando l'importanza di indumenti, attrezzature e preparazione adeguata. Viene anche analizzato il ruolo del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) nel fornire assistenza medica tempestiva in ambienti montani complessi. Inoltre, viene esaminato il protocollo DOKEI AH per la gestione dell'ipotermia durante le operazioni di soccorso, focalizzandosi sull'assistenza sul posto, sulla minimizzazione del movimento del paziente e sull'utilizzo di tecniche di riscaldamento. Vengono infine esplorate le Linee Guida della Wilderness Medical Society, che forniscono strategie per la gestione delle emergenze mediche in ambienti remoti. Risultati: Il protocollo DOKEI AH si è dimostrato efficace nella gestione dell'ipotermia in diversi scenari di soccorso, in particolare in ambienti estremi. Le linee guida della Wilderness Medical Society evidenziano l'importanza di una formazione approfondita, della conoscenza dei rischi ambientali e delle tecniche di auto-soccorso, che sono risultate fondamentali per migliorare l'assistenza ai pazienti ipotermici in zone remote. Discussione: Nonostante la natura retrospettiva, il protocollo DOKEI AH mostra una buona adattabilità e ha il potenziale per essere applicato in altre condizioni estreme, come i soccorsi in ambienti polari o ad alta quota. La revisione delle linee guida della Wilderness Medical Society rafforza ulteriormente l'importanza di interventi mirati e della formazione continua per affrontare efficacemente le emergenze ipotermiche. Conclusione: Questa tesi sottolinea l'importanza cruciale della prevenzione proattiva, delle strategie di intervento appropriate e della formazione continua per migliorare gli esiti di sopravvivenza nelle emergenze ipotermiche. La ricerca futura dovrà continuare a perfezionare questi protocolli per migliorarne l'efficacia in diversi ambienti di soccorso. Parole chiave: Ipotermia, ruolo dell’infermiere, alpinismo, montagna, soccorso alpino, alpinismo, arrampicata su ghiaccio.
Management of hypothermia in alpine environments: clinical approaches and intervention strategies in challenging conditions. A literature review
Introduction:This thesis explores hypothermia, examining its pathophysiology, complications, and effective management strategies. Hypothermia, defined as a body temperature below 35°C, can result from cold exposure, water immersion, or certain medical conditions. It is prevalent in extreme environments like mountains and maritime areas but can also occur in urban or domestic settings. Understanding the neurological, cardiac, and immune system impairments caused by hypothermia is crucial for effective treatment and intervention. Materials and Methods: The thesis highlights preventive measures, particularly in outdoor activities, and emphasizes the importance of appropriate clothing, equipment, and preparation. It also discusses the role of the National Alpine and Speleological Rescue Corps (CNSAS) in providing timely medical assistance in challenging mountain environments. Additionally, the DOKEI AH protocol is analyzed for its effectiveness in managing hypothermia during rescue operations, focusing on on-site care, minimizing patient movement, and using warming techniques. Furthermore, the Wilderness Medical Society’s Clinical Practice Guidelines are reviewed, providing strategies for managing medical emergencies in remote settings. Results: The DOKEI AH protocol has proven effective in managing hypothermia in various rescue scenarios, especially in extreme environments. The guidelines from the Wilderness Medical Society emphasize the need for thorough training, knowledge of environmental risks, and self-rescue techniques, which have been essential in improving hypothermic patient care in remote areas. Discussion: Despite its retrospective nature, the DOKEI AH protocol shows adaptability and has the potential to be applied in a variety of extreme conditions, including polar and high-altitude rescues. The review of the Wilderness Medical Society's guidelines further reinforces the importance of tailored interventions and continuous training to handle hypothermic emergencies effectively. Conclusion This thesis underscores the critical importance of proactive prevention, appropriate intervention strategies, and continuous training to improve survival outcomes in hypothermic emergencies. Future research should continue to refine these protocols to enhance their effectiveness in diverse rescue environments. Keywords: Hypothermia, hypothermi, Nurse's Role, Mountaineering, mountain, alpinism, ice-climbing
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/165600