Chronological age by itself cannot longer be used as the only discriminating factor in elective abdominal surgery because it does not accurately predict postoperative outcomes. Frailty appears to be more sensitive in identifying patients most at risk of experiencing increased postoperative morbidity and length of stay (LOS). An easy-to-obtain marker to aid in the diagnosis of frailty, such as handgrip strength (HGS), can support the surgeon in making the best clinical decision for the patient. The aims of this study are to: determine the prevalence of frailty by age groups and the degree in the surgical setting; validate the predictive power of HGS for length of hospital stay (LOS) in patients undergoing elective abdominal surgery, in relation to their frailty status; and evaluate potential functional recovery through a comparison of HGS measured in perioperative time and at 6-month follow-up, in relation to frailty status. This is a prospective multicenter study conducted on subjects undergoing elective abdominal surgery. Subjects with comprehensive cognitive, functional, and nutritional assessments and the ability to measure HGS at admission, at discharge, and at 6-month follow-up were included. The final cohort was 222 patients enrolled in the study between July 2020 and August 2023. The subjects had a mean age of 64.5 ± 15 years (range 19-93 years) and were mostly men. According to Fried's criteria, 83 (37.4%) were fit, 90 (40.5%) were pre-fragile, and 49 (22.1%) were frail. As expected, HGS differed significantly among the groups, with lower values for frail subjects than for pre-frail and non-frail subjects (fit: 27.92± 10.44 kg; pre-frail: 26.74 ± 10.83 kg; frail: 16.97 ± 9.8 kg, p 0.000). Final regression analysis showed that HGS was significantly and inversely associated with LOS (p = 0.020) regardless of multiple factors, including age. Furthermore, non-frail patients at six months had complete recovery of hand grip strength, while pre-fragile patients experienced a decline. For the frail patient group, there is insufficient data at the six-month follow-up. The majority of the population undergoing abdominal surgery is pre-frail or frail. Frailty, as a condition of increased vulnerability and reduced resistance to stress, has been shown to be better correlated with postoperative outcomes than chronological age alone; to help us identify the frail patient, the HGS, a simple and objective tool, provides valuable prognostic information on surgical outcomes. Muscle strength, as measured through handgrip dynamometry, has been found to be a strong predictor of LOS in surgery. Identification of frailty helps to refine decision making, planning, and consequently the outcome of the therapeutic act. Accurate identification of the frail patient, who may be more likely to experience postoperative complications, longer length of stay, and higher mortality risk, may become crucial in implementing strategies to make the patient "fit-for-surgery" or, in some cases, to induce the care team to desist from performing an invasive surgical act. Studying frailty, could help clinicians in the future to emphasize this category of patients, encouraging daily practice to shift from disease-centered to patient-centered treatment.
L’età cronologica da sola non può più essere usata come unico fattore discriminante in chirurgia addominale elettiva poiché non predice con accuratezza gli outcome postoperatori. La fragilità risulta essere più sensibile nell’identificare i pazienti più a rischio di andare incontro ad aumentata morbi-mortalità postoperatoria e ad una maggiore durata della degenza (LOS). Un marcatore semplice da ottenere per aiutare nella diagnosi di fragilità, come la forza della presa della mano (HGS), può supportare il chirurgo nella decisione clinica migliore per il paziente. Gli obiettivi di questo studio sono di: determinare la prevalenza per gruppi d’età e il grado della fragilità nel setting chirurgico; validare il potere predittivo dell’HGS per la durata della degenza ospedaliera (LOS) nei pazienti sottoposti a chirurgia addominale elettiva, in relazione al loro stato di fragilità; valutare l’eventuale recupero funzionale tramite il confronto dell’HGS misurato in tempo perioperatorio e in follow-up a 6 mesi, in relazione allo stato di fragilità. Si tratta di uno studio prospettico multicentrico condotto su soggetti sottoposti a interventi di chirurgia addominale in elezione. Sono stati inclusi soggetti con valutazioni cognitive, funzionali e nutrizionali complete e con la possibilità di misurare l'HGS al momento del ricovero, alla dimissione e in follow-up a sei mesi. La coorte finale è stata di 222 pazienti arruolati nello studio tra luglio 2020 e agosto 2023. I soggetti avevano un'età media di 64,5 ± 15 anni (range di età 19-93 anni) ed erano prevalentemente uomini. Secondo i criteri di Fried, 83 (37.4%) erano in forma, 90 (40.5%) erano pre-fragili e 49 (22.1%) erano fragili. Come previsto, l'HGS differiva significativamente tra i gruppi, con valori più bassi per i soggetti fragili rispetto a quelli pre-fragili e non fragili (fit: 27.92± 10,44 kg; pre-frail: 26.74 ± 10.83 kg; frail: 16.97 ± 9,8 kg, p 0,000). L'analisi di regressione finale ha mostrato che HGS era significativamente e inversamente associato alla LOS (p=0,020) indipendentemente da molteplici fattori, compresa l'età. Inoltre, i pazienti non fragili a sei mesi hanno avuto un recupero completo della forza della presa della mano, mentre i pazienti pre-fragili hanno avuto un peggioramento. Per il gruppo di pazienti fragili non vi è sufficiente numerosità a sei mesi. La maggior parte della popolazione sottoposta a chirurgia addominale è pre-fragile o fragile. La fragilità, come condizione di aumentata vulnerabilità e ridotta resistenza agli stress, si è dimostrata essere meglio correlata agli outcome postoperatori rispetto alla sola età cronologica; per aiutarci nell’individuare il paziente fragile, l’HGS, strumento semplice e obiettivo, fornisce valide informazioni prognostiche sugli esiti in chirurgia addominale elettiva. La forza muscolare, misurata con la dinamometria della presa della mano, è risultata un forte predittore indipendente di LOS in ambito chirurgico. L'identificazione della fragilità aiuta ad affinare la decisione, la pianificazione e l’esito dell’atto terapeutico. Il paziente fragile va più facilmente incontro a complicanze postoperatorie, ad una durata maggiore della degenza e a un rischio di mortalità più elevato; una precoce diagnosi può divenire cruciale per mettere in atto strategie volte a rendere il paziente “fit-for-surgery” o ad indurre l’equipe di cura a desistere dall’effettuare un atto chirurgico invasivo, qualora evitabile. Studiare la fragilità, potrebbe aiutare in futuro il clinico a porre l’accento su questa categoria di pazienti, incoraggiando a passare da un trattamento incentrato sulla malattia ad un trattamento incentrato sul paziente.
Handgrip strength: una misura oggettiva per identificare i pazienti fragili e predirne gli outcome a breve e medio termine in chirurgia addominale elettiva
SEMERARO, EUGENIA
2022/2023
Abstract
L’età cronologica da sola non può più essere usata come unico fattore discriminante in chirurgia addominale elettiva poiché non predice con accuratezza gli outcome postoperatori. La fragilità risulta essere più sensibile nell’identificare i pazienti più a rischio di andare incontro ad aumentata morbi-mortalità postoperatoria e ad una maggiore durata della degenza (LOS). Un marcatore semplice da ottenere per aiutare nella diagnosi di fragilità, come la forza della presa della mano (HGS), può supportare il chirurgo nella decisione clinica migliore per il paziente. Gli obiettivi di questo studio sono di: determinare la prevalenza per gruppi d’età e il grado della fragilità nel setting chirurgico; validare il potere predittivo dell’HGS per la durata della degenza ospedaliera (LOS) nei pazienti sottoposti a chirurgia addominale elettiva, in relazione al loro stato di fragilità; valutare l’eventuale recupero funzionale tramite il confronto dell’HGS misurato in tempo perioperatorio e in follow-up a 6 mesi, in relazione allo stato di fragilità. Si tratta di uno studio prospettico multicentrico condotto su soggetti sottoposti a interventi di chirurgia addominale in elezione. Sono stati inclusi soggetti con valutazioni cognitive, funzionali e nutrizionali complete e con la possibilità di misurare l'HGS al momento del ricovero, alla dimissione e in follow-up a sei mesi. La coorte finale è stata di 222 pazienti arruolati nello studio tra luglio 2020 e agosto 2023. I soggetti avevano un'età media di 64,5 ± 15 anni (range di età 19-93 anni) ed erano prevalentemente uomini. Secondo i criteri di Fried, 83 (37.4%) erano in forma, 90 (40.5%) erano pre-fragili e 49 (22.1%) erano fragili. Come previsto, l'HGS differiva significativamente tra i gruppi, con valori più bassi per i soggetti fragili rispetto a quelli pre-fragili e non fragili (fit: 27.92± 10,44 kg; pre-frail: 26.74 ± 10.83 kg; frail: 16.97 ± 9,8 kg, p 0,000). L'analisi di regressione finale ha mostrato che HGS era significativamente e inversamente associato alla LOS (p=0,020) indipendentemente da molteplici fattori, compresa l'età. Inoltre, i pazienti non fragili a sei mesi hanno avuto un recupero completo della forza della presa della mano, mentre i pazienti pre-fragili hanno avuto un peggioramento. Per il gruppo di pazienti fragili non vi è sufficiente numerosità a sei mesi. La maggior parte della popolazione sottoposta a chirurgia addominale è pre-fragile o fragile. La fragilità, come condizione di aumentata vulnerabilità e ridotta resistenza agli stress, si è dimostrata essere meglio correlata agli outcome postoperatori rispetto alla sola età cronologica; per aiutarci nell’individuare il paziente fragile, l’HGS, strumento semplice e obiettivo, fornisce valide informazioni prognostiche sugli esiti in chirurgia addominale elettiva. La forza muscolare, misurata con la dinamometria della presa della mano, è risultata un forte predittore indipendente di LOS in ambito chirurgico. L'identificazione della fragilità aiuta ad affinare la decisione, la pianificazione e l’esito dell’atto terapeutico. Il paziente fragile va più facilmente incontro a complicanze postoperatorie, ad una durata maggiore della degenza e a un rischio di mortalità più elevato; una precoce diagnosi può divenire cruciale per mettere in atto strategie volte a rendere il paziente “fit-for-surgery” o ad indurre l’equipe di cura a desistere dall’effettuare un atto chirurgico invasivo, qualora evitabile. Studiare la fragilità, potrebbe aiutare in futuro il clinico a porre l’accento su questa categoria di pazienti, incoraggiando a passare da un trattamento incentrato sulla malattia ad un trattamento incentrato sul paziente.File | Dimensione | Formato | |
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