In light of the recent presidential elections, which saw Donald Trump's triumph, despite his involvement in the events on Capitol Hill, it seems more urgent than ever to question the current status of American democracy, taking as its point of view (cosa intendi qui) the symbiotic relationship between the Supreme Court and the President of the United States, embedded in the long-standing mechanism of checks and balances. This research aims to understand whether the interplay between the two constitutional bodies -- traceable in the presidential appointment power of the Justices and the Court's judicial review power over presidential choices -- falls within the perimeter of the constitutional principle of separation of powers, or whether it overflows into the distorting politicisation of the decisions of the guarantor of the Constitution. This research chose to measure the physiological or pathological nature of the current institutional structure by using the electoral matter as a sample, which was deemed a fertile breeding ground for testing the degree of toxicity that the phenomenon of political polarization has injected into the American constitutional fabric.
Alla luce delle recenti elezioni presidenziali, che hanno visto trionfare Donald Trump, nonostante il suo coinvolgimento nei fatti di Capitol Hill, nonostante le fake-news su cui ha impostato la sua campagna elettorale, appare quanto mai urgente interrogarsi sulla tenuta della democrazia americana, assumendo come punto di vista il rapporto simbiotico tra Corte Suprema e Presidente degli Stati Uniti, incastrato nel longevo meccanismo dei checks and balances. Questa ricerca si propone di comprendere se l’interazione tra i due organi costituzionali - rintracciabile nel potere di nomina presidenziale dei Justices e nel potere di judicial review della Corte sulle scelte presidenziali - rientra nel perimetro del principio costituzionale di separazione dei poteri o se esonda nella distorsiva politicizzazione delle decisioni del garante della Costituzione. Si è scelto di misurare la natura fisiologica o patologica dell’attuale assetto istituzionale utilizzando come campione la materia elettorale, ritenuta un fecondo terreno di coltura per tastare il grado di tossicità che il fenomeno della polarizzazione politica ha iniettato nel tessuto costituzionale americano.
Separazione dei poteri e rappresentanza politica: il ruolo della Corte Suprema americana nelle elezioni presidenziali
GIORDANO, RENATA MARIA
2023/2024
Abstract
Alla luce delle recenti elezioni presidenziali, che hanno visto trionfare Donald Trump, nonostante il suo coinvolgimento nei fatti di Capitol Hill, nonostante le fake-news su cui ha impostato la sua campagna elettorale, appare quanto mai urgente interrogarsi sulla tenuta della democrazia americana, assumendo come punto di vista il rapporto simbiotico tra Corte Suprema e Presidente degli Stati Uniti, incastrato nel longevo meccanismo dei checks and balances. Questa ricerca si propone di comprendere se l’interazione tra i due organi costituzionali - rintracciabile nel potere di nomina presidenziale dei Justices e nel potere di judicial review della Corte sulle scelte presidenziali - rientra nel perimetro del principio costituzionale di separazione dei poteri o se esonda nella distorsiva politicizzazione delle decisioni del garante della Costituzione. Si è scelto di misurare la natura fisiologica o patologica dell’attuale assetto istituzionale utilizzando come campione la materia elettorale, ritenuta un fecondo terreno di coltura per tastare il grado di tossicità che il fenomeno della polarizzazione politica ha iniettato nel tessuto costituzionale americano.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/165588