The right to privacy, although not explicitly enshrined in the Italian Constitution, has been recognized by case law as a fundamental right derived from certain articles of the Constitution and specific regulations. This thesis aims to analyze the constitutional law aspects that arise from the balancing of privacy protection and the investigative needs underlying wiretaps, starting with an examination of the historical-legal evolution of the right at the heart of the thesis. Specifically, the precursors and origins of this notion will be explored, with a focus on the famous 1890 essay by Warren and Brandeis, "The Right to Privacy," which defines privacy as "the right to be left alone," continuing with the evolution of the concept to the present day, highlighting the provisions and interpretations that have contributed to its definition. Subsequently, the theme of wiretapping conversations and communications will be addressed through a general framework of the subject and an analysis of the compatibility of these practices with the right in question and with constitutional values, with particular attention to some specific wiretaps, for which a separate chapter is dedicated. The evolution of this field will then be discussed, from its inception to the recent reforms, analyzing legislative and judicial interventions that have led to its current regulation and aimed at avoiding conflicts with the right to privacy, highlighting the legislator’s intent. Finally, a look at European sources and the contribution of the European Court of Human Rights on the matter will be provided. This work will show that lawmakers have constantly had to balance the need to conduct investigations with the protection of individuals' privacy, striving to find a fair compromise between the two conflicting needs, so that the right to privacy is not sacrificed in favor of crime repression, without neglecting the latter's adequate fulfillment.
ABSTRACT Il diritto alla riservatezza, pur non essendo espressamente sancito nella Costituzione italiana, è stato riconosciuto dalla giurisprudenza come un diritto fondamentale e ricavato da alcuni articoli della Carta Costituzionale e da normative specifiche. La presente tesi si propone di analizzare i profili di diritto costituzionale che emergono dal bilanciamento tra la protezione della riservatezza e le esigenze investigative alla base delle intercettazioni, partendo dall’esame dell’evoluzione storico-giuridica del diritto oggetto della tesi. In particolare, si esploreranno i precursori e le origini di tale nozione, con un focus sul celebre saggio di Warren e Brandeis "The Right to Privacy" del 1890, che definisce la riservatezza come "il diritto di essere lasciati in pace", proseguendo, poi, con l’evoluzione del concetto fino ai giorni nostri, mettendo in evidenza le disposizioni e le interpretazioni che hanno contribuito alla sua definizione. Successivamente, il tema delle intercettazioni di conversazioni e comunicazioni sarà trattato attraverso un inquadramento generale della materia ed un’analisi della compatibilità di tali pratiche con il diritto in esame e con i valori costituzionali, con una specifica attenzione ad alcune intercettazioni particolari, per le quali è previsto un capitolo a parte. Si proseguirà con l’evoluzione di questa disciplina, dalla nascita fino alle recenti riforme, analizzando gli interventi legislativi e giurisprudenziali che hanno condotto alla sua attuale regolamentazione e volti ad evitare conflitti con il diritto alla riservatezza e alla privacy, mettendo in luce la voluntas legis. Infine, verrà offerto uno sguardo alle fonti europee ed al contributo della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo in tema. Nell’elaborato si vedrà, così, che il legislatore si è trovato a dover bilanciare costantemente le necessità di condurre indagini e di tutelare la riservatezza degli individui, cercando di delineare un giusto compromesso tra le due esigenze contrapposte, affinché il diritto alla riservatezza non venga sacrificato a favore della repressione dei reati, senza che quest'ultima venga comunque adeguatamente soddisfatta.
Il diritto alla riservatezza e le intercettazioni nel processo penale: profili di diritto costituzionale.
BARDELLA, CHIARA
2023/2024
Abstract
ABSTRACT Il diritto alla riservatezza, pur non essendo espressamente sancito nella Costituzione italiana, è stato riconosciuto dalla giurisprudenza come un diritto fondamentale e ricavato da alcuni articoli della Carta Costituzionale e da normative specifiche. La presente tesi si propone di analizzare i profili di diritto costituzionale che emergono dal bilanciamento tra la protezione della riservatezza e le esigenze investigative alla base delle intercettazioni, partendo dall’esame dell’evoluzione storico-giuridica del diritto oggetto della tesi. In particolare, si esploreranno i precursori e le origini di tale nozione, con un focus sul celebre saggio di Warren e Brandeis "The Right to Privacy" del 1890, che definisce la riservatezza come "il diritto di essere lasciati in pace", proseguendo, poi, con l’evoluzione del concetto fino ai giorni nostri, mettendo in evidenza le disposizioni e le interpretazioni che hanno contribuito alla sua definizione. Successivamente, il tema delle intercettazioni di conversazioni e comunicazioni sarà trattato attraverso un inquadramento generale della materia ed un’analisi della compatibilità di tali pratiche con il diritto in esame e con i valori costituzionali, con una specifica attenzione ad alcune intercettazioni particolari, per le quali è previsto un capitolo a parte. Si proseguirà con l’evoluzione di questa disciplina, dalla nascita fino alle recenti riforme, analizzando gli interventi legislativi e giurisprudenziali che hanno condotto alla sua attuale regolamentazione e volti ad evitare conflitti con il diritto alla riservatezza e alla privacy, mettendo in luce la voluntas legis. Infine, verrà offerto uno sguardo alle fonti europee ed al contributo della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo in tema. Nell’elaborato si vedrà, così, che il legislatore si è trovato a dover bilanciare costantemente le necessità di condurre indagini e di tutelare la riservatezza degli individui, cercando di delineare un giusto compromesso tra le due esigenze contrapposte, affinché il diritto alla riservatezza non venga sacrificato a favore della repressione dei reati, senza che quest'ultima venga comunque adeguatamente soddisfatta.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
TESI CHIARA BARDELLA laurea pdf.pdf
non disponibili
Dimensione
1.78 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.78 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/165581