Introduction: Increasing vaccine hesitancy poses a significant threat to public health in Italy, jeopardizing progress achieved in infectious disease prevention. The primary aim of this study is to assess the level of vaccine hesitancy in a representative sample of the Italian population and to identify its associated determinants. Secondary objectives include analyzing vaccine hesitancy among parents, opposition to mandatory vaccination, and describing the principal barriers to vaccine access.Methods: A cross-sectional study was conducted, involving adult participants residing in Italy. Recruitment, carried out between September 2024 and March 2025, was facilitated through a polling agency and aims to include approximately 50,000 participants. This thesis presents preliminary analyses based on data collected up to January 2025 (n=32,109). The questionnaire included sections dedicated to socio-demographic variables and health status, vaccination habits and practices, health literacy, psychological aspects (PHQ-4), and conspiratorial beliefs (VCBS). The primary outcome was the level of hesitancy, measured using the adult Vaccine Hesitancy Scale (aVHS), with scores ranging from 0 to 100 (higher scores indicating greater hesitancy). Secondary outcomes included opposition to mandatory vaccination, perceived barriers to vaccine access, and, for parents (n=14,634), hesitancy assessed using the Parental Attitudes about Childhood Vaccines (PACV: parents with scores ≥50 were considered hesitant). Multivariable regression models were employed to identify variables associated with the outcomes. Results: The sample comprised 52.26% females, with a median age of 45 years (IQR=32-55). The median level of vaccine hesitancy (aVHS) was 24 (IQR=18-30). Factors associated with higher hesitancy included advanced age (p=0.001), parenthood (p<0.001), and political identification as "unrepresented" (p=0.001). Lower vaccine hesitancy was associated with female gender (p<0.001), higher educational attainment, and professional roles such as healthcare worker (p<0.001). 20.1% of the sample opposed mandatory vaccination. Opposition was associated with parenthood (p<0.001), lower education (p<0.001), and not cohabiting with vulnerable individuals (p<0.001). The most common barriers to vaccine access were lack of information about vaccine safety and efficacy (18.7%), long waiting times (17.2%), and distance from vaccination sites (8.3%). Individuals under 60, gender minorities, and residents in Southern Italy reported significantly greater access difficulties. 41.76% of parents demonstrated hesitancy. Factors associated with lower parental vaccine hesitancy included increased age (p<0.001), cohabitation with vulnerable individuals (p=0.037), and positive perception of the National Health Service quality (p<0.001). Conclusions: The study revealed a moderate level of vaccine hesitancy in Italy, influenced by socio-demographic factors, perceptions of vaccine safety and efficacy, and trust in the healthcare system. The findings highlight the need for targeted communication strategies to enhance vaccine literacy and reduce informational and access barriers to vaccination services. Future interventions should focus on transparent information dissemination, healthcare worker training, vaccine counseling, and optimization of vaccination services.

Introduzione: L'esitazione vaccinale crescente minaccia la salute pubblica in Italia, mettendo a rischio i progressi ottenuti nella prevenzione delle malattie infettive. Lo scopo primario della presente tesi è valutare il livello di esitazione vaccinale in un campione rappresentativo della popolazione italiana identificandone i relativi determinanti. Gli obiettivi secondari includono l’analisi dell’esitazione vaccinale tra i genitori, la contrarietà all’obbligo vaccinale e la descrizione delle principali barriere all’accesso alle vaccinazioni. Metodi: È stato condotto uno studio cross-sectional, che ha coinvolto partecipanti maggiorenni residenti in Italia. Il reclutamento, eseguito tra settembre 2024 e marzo 2025, è avvenuto tramite un’agenzia demoscopica e prevede l’inclusione di circa 50.000 partecipanti. Nella presente tesi vengono presentate analisi preliminari basate sui dati raccolti fino a gennaio 2025 (n=32.109). Il questionario comprendeva sezioni dedicate a variabili socio-demografiche e allo stato di salute, abitudini e pratiche vaccinali, health literacy, aspetti psicologici (PHQ-4) e credenze cospirative (VCBS). L’outcome primario è il livello di esitazione, misurato con la adult Vaccine Hesitancy Scale (aVHS), il cui score varia tra 0 e 100 (maggior punteggio corrisponde a maggiore esitazione). Come outcome secondari, sono stati valutati la contrarietà all’obbligo vaccinale, le barriere percepite nell’accesso alle vaccinazioni e, per i genitori (n=14.634), l’esitazione tramite il Parental Attitudes about Childhood Vaccines (PACV: genitori con score≥50 sono considerati esitanti). Sono stati eseguiti modelli di regressione multivariabile per identificare variabili associate agli outcome. Risultati: Il campione era composto per il 52,26% da donne, con un'età mediana di 45 anni (IQR=32-55). Il livello di esitazione vaccinale (aVHS) aveva una mediana di 24 (IQR=18-30). Tra i fattori associati a maggiore esitazione troviamo l’età avanzata (p=0,001), essere genitori (p<0,001), identificazione politica "non rappresentata" (p=0,001). Minore esitazione vaccinale è invece associata al genere femminile (p<0,001), al possesso di titoli di studio elevati e a ruoli professionali quali operatore sanitario (p<0,001). Il 20,1% del campione era contrario all’obbligo vaccinale. L'opposizione era associata a essere genitori (p<0,001), bassa istruzione (p<0,001), non convivenza con persone fragili (p<0,001). Le barriere all’accesso alle vaccinazioni più comuni sono state la mancanza di informazioni sul vaccino e sulla sua sicurezza (18,7%), e i lunghi tempi di attesa (17,2%), e la distanza dalla sede di vaccinazione (8,3%). La popolazione sotto i 60 anni, le minoranze di genere e i residenti nel Sud Italia hanno riportato significativamente maggiori difficoltà di accesso. Il 41,76% dei genitori si è dimostrato esitante. I fattori associati a una minore esitazione vaccinale includevano l'aumento dell'età (p<0,001), la convivenza con persone fragili (p=0,037), la percezione positiva della qualità del Servizio Sanitario Nazionale (p<0,001). Conclusioni: Lo studio ha evidenziato un livello moderato di esitazione vaccinale in Italia, influenzato da fattori socio-demografici, percezioni di sicurezza ed efficacia dei vaccini, e fiducia nel sistema sanitario. I risultati evidenziano la necessità di strategie comunicative mirate per migliorare la vaccine literacy e ridurre le barriere informative e di accesso ai servizi vaccinali. Interventi futuri dovrebbero concentrarsi su informazione trasparente, formazione degli operatori sanitari, counselling vaccinale e ottimizzazione dei servizi vaccinali.

Comprendere i determinanti dell'esitazione vaccinale: uno studio cross-sectional su un campione rappresentativo della popolazione italiana

GHISOLFI, MATTEO
2023/2024

Abstract

Introduzione: L'esitazione vaccinale crescente minaccia la salute pubblica in Italia, mettendo a rischio i progressi ottenuti nella prevenzione delle malattie infettive. Lo scopo primario della presente tesi è valutare il livello di esitazione vaccinale in un campione rappresentativo della popolazione italiana identificandone i relativi determinanti. Gli obiettivi secondari includono l’analisi dell’esitazione vaccinale tra i genitori, la contrarietà all’obbligo vaccinale e la descrizione delle principali barriere all’accesso alle vaccinazioni. Metodi: È stato condotto uno studio cross-sectional, che ha coinvolto partecipanti maggiorenni residenti in Italia. Il reclutamento, eseguito tra settembre 2024 e marzo 2025, è avvenuto tramite un’agenzia demoscopica e prevede l’inclusione di circa 50.000 partecipanti. Nella presente tesi vengono presentate analisi preliminari basate sui dati raccolti fino a gennaio 2025 (n=32.109). Il questionario comprendeva sezioni dedicate a variabili socio-demografiche e allo stato di salute, abitudini e pratiche vaccinali, health literacy, aspetti psicologici (PHQ-4) e credenze cospirative (VCBS). L’outcome primario è il livello di esitazione, misurato con la adult Vaccine Hesitancy Scale (aVHS), il cui score varia tra 0 e 100 (maggior punteggio corrisponde a maggiore esitazione). Come outcome secondari, sono stati valutati la contrarietà all’obbligo vaccinale, le barriere percepite nell’accesso alle vaccinazioni e, per i genitori (n=14.634), l’esitazione tramite il Parental Attitudes about Childhood Vaccines (PACV: genitori con score≥50 sono considerati esitanti). Sono stati eseguiti modelli di regressione multivariabile per identificare variabili associate agli outcome. Risultati: Il campione era composto per il 52,26% da donne, con un'età mediana di 45 anni (IQR=32-55). Il livello di esitazione vaccinale (aVHS) aveva una mediana di 24 (IQR=18-30). Tra i fattori associati a maggiore esitazione troviamo l’età avanzata (p=0,001), essere genitori (p<0,001), identificazione politica "non rappresentata" (p=0,001). Minore esitazione vaccinale è invece associata al genere femminile (p<0,001), al possesso di titoli di studio elevati e a ruoli professionali quali operatore sanitario (p<0,001). Il 20,1% del campione era contrario all’obbligo vaccinale. L'opposizione era associata a essere genitori (p<0,001), bassa istruzione (p<0,001), non convivenza con persone fragili (p<0,001). Le barriere all’accesso alle vaccinazioni più comuni sono state la mancanza di informazioni sul vaccino e sulla sua sicurezza (18,7%), e i lunghi tempi di attesa (17,2%), e la distanza dalla sede di vaccinazione (8,3%). La popolazione sotto i 60 anni, le minoranze di genere e i residenti nel Sud Italia hanno riportato significativamente maggiori difficoltà di accesso. Il 41,76% dei genitori si è dimostrato esitante. I fattori associati a una minore esitazione vaccinale includevano l'aumento dell'età (p<0,001), la convivenza con persone fragili (p=0,037), la percezione positiva della qualità del Servizio Sanitario Nazionale (p<0,001). Conclusioni: Lo studio ha evidenziato un livello moderato di esitazione vaccinale in Italia, influenzato da fattori socio-demografici, percezioni di sicurezza ed efficacia dei vaccini, e fiducia nel sistema sanitario. I risultati evidenziano la necessità di strategie comunicative mirate per migliorare la vaccine literacy e ridurre le barriere informative e di accesso ai servizi vaccinali. Interventi futuri dovrebbero concentrarsi su informazione trasparente, formazione degli operatori sanitari, counselling vaccinale e ottimizzazione dei servizi vaccinali.
Understanding the determinants of vaccination hesitancy: a cross-sectional study on a representative sample of the Italian population
Introduction: Increasing vaccine hesitancy poses a significant threat to public health in Italy, jeopardizing progress achieved in infectious disease prevention. The primary aim of this study is to assess the level of vaccine hesitancy in a representative sample of the Italian population and to identify its associated determinants. Secondary objectives include analyzing vaccine hesitancy among parents, opposition to mandatory vaccination, and describing the principal barriers to vaccine access.Methods: A cross-sectional study was conducted, involving adult participants residing in Italy. Recruitment, carried out between September 2024 and March 2025, was facilitated through a polling agency and aims to include approximately 50,000 participants. This thesis presents preliminary analyses based on data collected up to January 2025 (n=32,109). The questionnaire included sections dedicated to socio-demographic variables and health status, vaccination habits and practices, health literacy, psychological aspects (PHQ-4), and conspiratorial beliefs (VCBS). The primary outcome was the level of hesitancy, measured using the adult Vaccine Hesitancy Scale (aVHS), with scores ranging from 0 to 100 (higher scores indicating greater hesitancy). Secondary outcomes included opposition to mandatory vaccination, perceived barriers to vaccine access, and, for parents (n=14,634), hesitancy assessed using the Parental Attitudes about Childhood Vaccines (PACV: parents with scores ≥50 were considered hesitant). Multivariable regression models were employed to identify variables associated with the outcomes. Results: The sample comprised 52.26% females, with a median age of 45 years (IQR=32-55). The median level of vaccine hesitancy (aVHS) was 24 (IQR=18-30). Factors associated with higher hesitancy included advanced age (p=0.001), parenthood (p<0.001), and political identification as "unrepresented" (p=0.001). Lower vaccine hesitancy was associated with female gender (p<0.001), higher educational attainment, and professional roles such as healthcare worker (p<0.001). 20.1% of the sample opposed mandatory vaccination. Opposition was associated with parenthood (p<0.001), lower education (p<0.001), and not cohabiting with vulnerable individuals (p<0.001). The most common barriers to vaccine access were lack of information about vaccine safety and efficacy (18.7%), long waiting times (17.2%), and distance from vaccination sites (8.3%). Individuals under 60, gender minorities, and residents in Southern Italy reported significantly greater access difficulties. 41.76% of parents demonstrated hesitancy. Factors associated with lower parental vaccine hesitancy included increased age (p<0.001), cohabitation with vulnerable individuals (p=0.037), and positive perception of the National Health Service quality (p<0.001). Conclusions: The study revealed a moderate level of vaccine hesitancy in Italy, influenced by socio-demographic factors, perceptions of vaccine safety and efficacy, and trust in the healthcare system. The findings highlight the need for targeted communication strategies to enhance vaccine literacy and reduce informational and access barriers to vaccination services. Future interventions should focus on transparent information dissemination, healthcare worker training, vaccine counseling, and optimization of vaccination services.
ABBATE DAGA, GIOVANNI
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