Introduction The impact of nutritional status on the prognosis of critically ill patients is well recognized in the literature but still underexplored. Malnutrition can impair the recovery of respiratory function, promote complications (infections), and prolong dependence on mechanical ventilation (prolonged weaning). Objective This retrospective observational study analyzes the correlation between nutritional status and clinical outcomes in patients with acute respiratory failure (ARF), focusing on prolonged weaning, tracheostomy incidence, infections (pneumonia, septic shock), and mortality. Methods Between 2020 and 2022, clinical records of 99 patients admitted for ARF and requiring mechanical ventilation in the AR1, PO Molinette – AOU Città della Salute e della Scienza, were reviewed. Nutritional scores (NUTRIC, APACHE II, and SOFA) were calculated for each patient, and laboratory parameters were recorded at admission and after 7 (±2) and 14 (±2) days, along with events: prolonged weaning (>7 days), tracheostomy, VAP (ventilator associated pneumonia), septic shock, and mortality. Results Patients with lower levels of albumin, prealbumin, and cholinesterases (sCHE) had a higher incidence of mortality, VAP, and prolonged weaning, showing a correlation between nutritional biomarkers and adverse events. However, the correlation was statistically significant only for sCHE levels. Conclusion The results of this study, in agreement with recent literature, suggest that sCHE levels may provide earlier and more accurate information about nutritional status and the incidence of adverse events (e.g., VAP, prolonged weaning) in critically ill patients with ARF on mechanical ventilation. This characteristic is likely due to the short half-life of sCHE. These findings suggest that more frequent monitoring of sCHE in critically ill patients could optimize nutritional management and improve clinical outcomes.

ABSTRACT Introduzione L'impatto dello stato nutrizionale sulla prognosi dei pazienti critici è ampiamente riconosciuto in letteratura, ma ancora poco indagato. La malnutrizione può compromettere il recupero delle funzionalità del sistema respiratorio, favorendo così l’insorgere di complicanze (infezioni) e prolungare la dipendenza dalla ventilazione meccanica (weaning prolungato). Scopo Questo studio osservazionale retrospettivo analizza la correlazione tra stato nutrizionale e out-come clinici nei pazienti con insufficienza respiratoria acuta (IRA), focalizzandosi su: weaning prolungato, incidenza di tracheostomia, infezioni (polmoniti, shock settico) e mortalità. Metodo Tra il 2020 e il 2022 sono state analizzate le cartelle cliniche di 99 pazienti ricoverati per IRA e sottoposti a ventilazione meccanica nel reparto di terapia intensiva AR1 - PO Molinette – AOU Città della Salute e della Scienza. Per ciascun paziente sono stati calcolati gli score NUTRIC, APACHE II e SOFA, e registrati i parametri di laboratorio all'ingresso e dopo 7 (±2) e 14 (±2) giorni, insieme agli eventi: weaning prolungato (>7 giorni), tracheostomia, VAP (ventilatory associated pneumona), shock settico e mortalità. Risultati I pazienti con valori ridotti di albumina, pre-albumina e colinesterasi (sCHE), hanno una maggiore incidenza di mortalità, VAP e weaning prolungato, evidenziando una significativa correlazione tra biomarcatori nutrizionali e eventi avversi. Tuttavia, la correlazione è risultata statisticamente significativa solo per i valori di sCHE. Conclusione I risultati ottenuti da questo elaborato di tesi, in accordo con recenti evidenze della letteratura, suggeriscono come le sCHE possano offrire precocemente, rispetto ad altri biomarker (es. pre-albumina), migliori informazioni circa lo stato nutrizionale e l’incidenza di eventi avversi (es. VAP, weaning prolungato) in pazienti critici ricoverati per IRA e sottoposti a ventialzione meccancia. Tale caratteristica è verosimilmente dovuta alla breve emivita delle sCHE. Questo risultato suggerisce un monitoraggio più frequente delle sCHE nel paziente critico, al fine di ottimizzare la gestione nutrizionale e migliorare gli out-come clinici.

Stato nutrizionale e insufficienza respiratoria acuta: implicazioni prognostiche ed esiti clinici.

BEA, LAVINIA
2023/2024

Abstract

ABSTRACT Introduzione L'impatto dello stato nutrizionale sulla prognosi dei pazienti critici è ampiamente riconosciuto in letteratura, ma ancora poco indagato. La malnutrizione può compromettere il recupero delle funzionalità del sistema respiratorio, favorendo così l’insorgere di complicanze (infezioni) e prolungare la dipendenza dalla ventilazione meccanica (weaning prolungato). Scopo Questo studio osservazionale retrospettivo analizza la correlazione tra stato nutrizionale e out-come clinici nei pazienti con insufficienza respiratoria acuta (IRA), focalizzandosi su: weaning prolungato, incidenza di tracheostomia, infezioni (polmoniti, shock settico) e mortalità. Metodo Tra il 2020 e il 2022 sono state analizzate le cartelle cliniche di 99 pazienti ricoverati per IRA e sottoposti a ventilazione meccanica nel reparto di terapia intensiva AR1 - PO Molinette – AOU Città della Salute e della Scienza. Per ciascun paziente sono stati calcolati gli score NUTRIC, APACHE II e SOFA, e registrati i parametri di laboratorio all'ingresso e dopo 7 (±2) e 14 (±2) giorni, insieme agli eventi: weaning prolungato (>7 giorni), tracheostomia, VAP (ventilatory associated pneumona), shock settico e mortalità. Risultati I pazienti con valori ridotti di albumina, pre-albumina e colinesterasi (sCHE), hanno una maggiore incidenza di mortalità, VAP e weaning prolungato, evidenziando una significativa correlazione tra biomarcatori nutrizionali e eventi avversi. Tuttavia, la correlazione è risultata statisticamente significativa solo per i valori di sCHE. Conclusione I risultati ottenuti da questo elaborato di tesi, in accordo con recenti evidenze della letteratura, suggeriscono come le sCHE possano offrire precocemente, rispetto ad altri biomarker (es. pre-albumina), migliori informazioni circa lo stato nutrizionale e l’incidenza di eventi avversi (es. VAP, weaning prolungato) in pazienti critici ricoverati per IRA e sottoposti a ventialzione meccancia. Tale caratteristica è verosimilmente dovuta alla breve emivita delle sCHE. Questo risultato suggerisce un monitoraggio più frequente delle sCHE nel paziente critico, al fine di ottimizzare la gestione nutrizionale e migliorare gli out-come clinici.
Nutritional Status and Acute Respiratory Failure: Prognostic Implications and Clinical Outcomes
Introduction The impact of nutritional status on the prognosis of critically ill patients is well recognized in the literature but still underexplored. Malnutrition can impair the recovery of respiratory function, promote complications (infections), and prolong dependence on mechanical ventilation (prolonged weaning). Objective This retrospective observational study analyzes the correlation between nutritional status and clinical outcomes in patients with acute respiratory failure (ARF), focusing on prolonged weaning, tracheostomy incidence, infections (pneumonia, septic shock), and mortality. Methods Between 2020 and 2022, clinical records of 99 patients admitted for ARF and requiring mechanical ventilation in the AR1, PO Molinette – AOU Città della Salute e della Scienza, were reviewed. Nutritional scores (NUTRIC, APACHE II, and SOFA) were calculated for each patient, and laboratory parameters were recorded at admission and after 7 (±2) and 14 (±2) days, along with events: prolonged weaning (>7 days), tracheostomy, VAP (ventilator associated pneumonia), septic shock, and mortality. Results Patients with lower levels of albumin, prealbumin, and cholinesterases (sCHE) had a higher incidence of mortality, VAP, and prolonged weaning, showing a correlation between nutritional biomarkers and adverse events. However, the correlation was statistically significant only for sCHE levels. Conclusion The results of this study, in agreement with recent literature, suggest that sCHE levels may provide earlier and more accurate information about nutritional status and the incidence of adverse events (e.g., VAP, prolonged weaning) in critically ill patients with ARF on mechanical ventilation. This characteristic is likely due to the short half-life of sCHE. These findings suggest that more frequent monitoring of sCHE in critically ill patients could optimize nutritional management and improve clinical outcomes.
BRAZZI, LUCA
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/165494