Introduction Ce mémoire a pour but de montrer comment les différentes variétés linguistiques du français, à savoir l’argot et le verlan, ont modifié leurs fonctions au cours de siècles face aux plusieurs facteurs d’ordre historique, économique et social. La rédaction de cette thèse a suivi une méthodologie qui distingue deux plans d’élaboration : celui de la structure et de la composition des chapitres. D’une part, compte tenu de l’abondance des recherches en sociolinguistique, notamment sur l’argot, le verlan et le langage des jeunes de banlieue, j’ai choisi de réaliser un mémoire qui synthétise les travaux existants. Cette thèse rassemble des extraits significatifs et des résumés tirés des ouvrages consultés. D’autre part, j’ai opté pour une approche qui met en perspective les recherches existantes à travers l’étude de la traduction filmique. J’ai donc analysé la traduction de certains dialogues du film La Haine. C’est pourquoi les chapitres sont principalement composés de textes issus d’articles et de tomes scientifiques, de dictionnaires d’argot et d’articles académiques, tandis que la cohérence de l’ensemble et les arguments qui soutiennent mes choix sont de mon propre ressort. Cette thèse est divisée en quatre chapitres, chacun d’entre eux abordant un sujet et des problématiques différents. Au début, le premier chapitre se focalise sur la définition de l’argot d’un point de vue académique en fournissant plusieurs théories se concentrant en particulier sur l’aspect social. Ensuite, il illustre l’histoire de l’argot dès ses origines jusqu’à nos jours, pour en montrer les changements principaux. La première moitié du deuxième chapitre a pour objectif la présentation de la variété linguistique du verlan en fournissant les définitions principales trouvées dans les dictionnaires les plus fiables. La seconde moitié se concentre sur l’analyse historique du verlan à partir de sa naissance jusqu’à aujourd’hui, en portant l’attention du lecteur sur les raisons principales qui ont engendré les changements des fonctions de ce langage au fil de siècles. Le troisième chapitre énonce les principaux dictionnaires présents, qui illustrent les deux sociolectes illustrés ci-dessus. Avant tout, il vaut la peine de faire référence au Dictionnaire de la racaille et au Dictionnaire de l’argot du XIXème siècle. Parmi ceux mentionnés il faut souligner l’importance cruciale du DZ (Dictionnaire de la Zone), en tant que dictionnaire en ligne avec beaucoup d’innovations d’un point de vue traductif. Enfin, dans un premier temps, le quatrième chapitre accentue l’importance de la traduction dans le domaine de l’audiovisuel, en mettant en évidence les différentes stratégies traductives. De plus, il mentionne plusieurs techniques d’adaptations linguistiques et culturelles et les contraintes principales auxquelles le sous-titrage est sujet. Dans un second temps, le mémoire se focalise sur la présentation du film La Haine qui représente un point de référence crucial pour les films sur les banlieues dans les années suivantes, aussi bien car il explique bien la réalité dans laquelle les protagonistes issus de l’immigration et faisant partie du contexte banlieusard vivent, que sur le plan linguistique et lexical, étant donné que le verlan témoigne des conditions de vie de la population vivant dans les zones, très souvent sujette à la discrimination, la stigmatisation, l’exclusion. En outre, ces personnes utilisent cette typologie de langage parce qu’ils voient en cette parlure le seul moyen à travers lequel pouvoir communiquer leur sentiment de mépris et de refus envers la société française et le standard de langue normative imposé par la société qui les rejettent.

Introduzione Questa tesi ha per finalità la dimostrazione di come le differenti varietà linguistiche del francese, vale a dire l’argot e il verlan, abbiano modificato le loro funzioni nel corso dei secoli, di fronte a molteplici fattori di natura storica, economica e sociale. La redazione di questo elaborato ha seguito una metodologia che distingue due piani di elaborazione: quello della struttura e della composizione dei capitoli. Da una parte, tenendo conto della grande quantità di ricerche in ambito della sociolinguistica, soprattutto sull’argot, sul verlan e sul linguaggio dei giovani della banlieue (della periferia), ho scelto di realizzare una tesi che sintetizza i papers esistenti. Questo elaborato raccoglie degli estratti significativi e dei riassunti realizzati a partire dai papers consultati. D’altra parte, ho optato per un approccio che mette in rilievo gli articoli accademici esistenti attraverso lo studio della traduzione filmica. Ho dunque analizzato la traduzione di alcuni dialoghi del film La Haine (L’ Odio). È per questa ragione che i capitoli sono composti principalmente a partire dai testi ottenuti dai papers consultati e dai volumi scientifici, dai dizionari dell’argot e dagli articoli accademici, mentre la coerenza dell’insieme e le argomentazioni in sostegno delle mie scelte sono di mia competenza. Quest’elaborato è suddiviso in quattro capitoli, ciascuno dei quali affronta un tema e delle problematiche differenti. All’inizio, il primo capitolo si focalizza sulla definizione dell’argot da un punto di vista accademico fornendo molteplici teorie che ci concentrano, in particolare, sull’aspetto sociale. In seguito, esso illustra la storia dell’argot dalle sue origini fino ai giorni nostri, per mostrarne i cambiamenti principali. La prima metà del secondo capitolo ha per obiettivo la presentazione della varietà linguistica del verlan fornendo le definizioni principali reperite dai dizionari di più grande autorevolezza. La seconda metà si concentra sull’analisi storica del verlan dalle sue origini fino ad oggi, indirizzando l’attenzione del lettore sulle ragioni principali che hanno determinato i cambiamenti delle funzioni di questo linguaggio nel corso dei secoli. Il terzo capitolo illustra i principali dizionari presenti, che descrivono i due socioletti qui sopra menzionati. Prima di tutto, vale la pena fare riferimento al Dizionario della racaille e al Dizionario dell’argot del XIX secolo. Tra questi menzionati è necessario sottolineare la fondamentale importanza del DZ (Dizionario della Zone), in qualità di dizionario online con molte innovazioni dal punto di vista traduttivo. Infine, in un primo momento, il quarto capitolo delinea l’importanza della traduzione in ambito audiovisivo, mettendo in risalto le differenti strategie traduttive. Per lo più, esso menziona molteplici tecniche di adattamenti linguistici e culturali e i limiti principali ai quali il sottotitolaggio è soggetto. In un secondo momento, la tesi si focalizza sulla presentazione del film La Haine (L’ Odio), che rappresenta un punto di riferimento di fondamentale importanza per i film sulle banlieues (periferie) per gli anni a venire, sia poiché esso ben esprime la realtà nella quale i protagonisti immigrati e facenti parte del contesto delle banlieues, vivono, sia sul piano linguistico e lessicale, visto che il verlan rappresenta le condizioni di vita della popolazione che vive nelle aree periferiche, molto spesso costretta a subire la discriminazione, la stigmatizzazione e l’esclusione. Inoltre, queste persone utilizzano questa tipologia di linguaggio perché vedono in questa parlata il solo mezzo attraverso cui poter esprimere il loro sentimento di disprezzo e di rifiuto nei confronti della società francese e lo standard della lingua normativa imposta dalla società che li emargina.

Le changement des fonctions de l'argot et du verlan face aux facteurs sociaux et historiques, des origines à nos jours

MALOCHA, ADRIANA
2023/2024

Abstract

Introduzione Questa tesi ha per finalità la dimostrazione di come le differenti varietà linguistiche del francese, vale a dire l’argot e il verlan, abbiano modificato le loro funzioni nel corso dei secoli, di fronte a molteplici fattori di natura storica, economica e sociale. La redazione di questo elaborato ha seguito una metodologia che distingue due piani di elaborazione: quello della struttura e della composizione dei capitoli. Da una parte, tenendo conto della grande quantità di ricerche in ambito della sociolinguistica, soprattutto sull’argot, sul verlan e sul linguaggio dei giovani della banlieue (della periferia), ho scelto di realizzare una tesi che sintetizza i papers esistenti. Questo elaborato raccoglie degli estratti significativi e dei riassunti realizzati a partire dai papers consultati. D’altra parte, ho optato per un approccio che mette in rilievo gli articoli accademici esistenti attraverso lo studio della traduzione filmica. Ho dunque analizzato la traduzione di alcuni dialoghi del film La Haine (L’ Odio). È per questa ragione che i capitoli sono composti principalmente a partire dai testi ottenuti dai papers consultati e dai volumi scientifici, dai dizionari dell’argot e dagli articoli accademici, mentre la coerenza dell’insieme e le argomentazioni in sostegno delle mie scelte sono di mia competenza. Quest’elaborato è suddiviso in quattro capitoli, ciascuno dei quali affronta un tema e delle problematiche differenti. All’inizio, il primo capitolo si focalizza sulla definizione dell’argot da un punto di vista accademico fornendo molteplici teorie che ci concentrano, in particolare, sull’aspetto sociale. In seguito, esso illustra la storia dell’argot dalle sue origini fino ai giorni nostri, per mostrarne i cambiamenti principali. La prima metà del secondo capitolo ha per obiettivo la presentazione della varietà linguistica del verlan fornendo le definizioni principali reperite dai dizionari di più grande autorevolezza. La seconda metà si concentra sull’analisi storica del verlan dalle sue origini fino ad oggi, indirizzando l’attenzione del lettore sulle ragioni principali che hanno determinato i cambiamenti delle funzioni di questo linguaggio nel corso dei secoli. Il terzo capitolo illustra i principali dizionari presenti, che descrivono i due socioletti qui sopra menzionati. Prima di tutto, vale la pena fare riferimento al Dizionario della racaille e al Dizionario dell’argot del XIX secolo. Tra questi menzionati è necessario sottolineare la fondamentale importanza del DZ (Dizionario della Zone), in qualità di dizionario online con molte innovazioni dal punto di vista traduttivo. Infine, in un primo momento, il quarto capitolo delinea l’importanza della traduzione in ambito audiovisivo, mettendo in risalto le differenti strategie traduttive. Per lo più, esso menziona molteplici tecniche di adattamenti linguistici e culturali e i limiti principali ai quali il sottotitolaggio è soggetto. In un secondo momento, la tesi si focalizza sulla presentazione del film La Haine (L’ Odio), che rappresenta un punto di riferimento di fondamentale importanza per i film sulle banlieues (periferie) per gli anni a venire, sia poiché esso ben esprime la realtà nella quale i protagonisti immigrati e facenti parte del contesto delle banlieues, vivono, sia sul piano linguistico e lessicale, visto che il verlan rappresenta le condizioni di vita della popolazione che vive nelle aree periferiche, molto spesso costretta a subire la discriminazione, la stigmatizzazione e l’esclusione. Inoltre, queste persone utilizzano questa tipologia di linguaggio perché vedono in questa parlata il solo mezzo attraverso cui poter esprimere il loro sentimento di disprezzo e di rifiuto nei confronti della società francese e lo standard della lingua normativa imposta dalla società che li emargina.
The change of functions of argot and verlan due to social and historical factors: from the origins until now
Introduction Ce mémoire a pour but de montrer comment les différentes variétés linguistiques du français, à savoir l’argot et le verlan, ont modifié leurs fonctions au cours de siècles face aux plusieurs facteurs d’ordre historique, économique et social. La rédaction de cette thèse a suivi une méthodologie qui distingue deux plans d’élaboration : celui de la structure et de la composition des chapitres. D’une part, compte tenu de l’abondance des recherches en sociolinguistique, notamment sur l’argot, le verlan et le langage des jeunes de banlieue, j’ai choisi de réaliser un mémoire qui synthétise les travaux existants. Cette thèse rassemble des extraits significatifs et des résumés tirés des ouvrages consultés. D’autre part, j’ai opté pour une approche qui met en perspective les recherches existantes à travers l’étude de la traduction filmique. J’ai donc analysé la traduction de certains dialogues du film La Haine. C’est pourquoi les chapitres sont principalement composés de textes issus d’articles et de tomes scientifiques, de dictionnaires d’argot et d’articles académiques, tandis que la cohérence de l’ensemble et les arguments qui soutiennent mes choix sont de mon propre ressort. Cette thèse est divisée en quatre chapitres, chacun d’entre eux abordant un sujet et des problématiques différents. Au début, le premier chapitre se focalise sur la définition de l’argot d’un point de vue académique en fournissant plusieurs théories se concentrant en particulier sur l’aspect social. Ensuite, il illustre l’histoire de l’argot dès ses origines jusqu’à nos jours, pour en montrer les changements principaux. La première moitié du deuxième chapitre a pour objectif la présentation de la variété linguistique du verlan en fournissant les définitions principales trouvées dans les dictionnaires les plus fiables. La seconde moitié se concentre sur l’analyse historique du verlan à partir de sa naissance jusqu’à aujourd’hui, en portant l’attention du lecteur sur les raisons principales qui ont engendré les changements des fonctions de ce langage au fil de siècles. Le troisième chapitre énonce les principaux dictionnaires présents, qui illustrent les deux sociolectes illustrés ci-dessus. Avant tout, il vaut la peine de faire référence au Dictionnaire de la racaille et au Dictionnaire de l’argot du XIXème siècle. Parmi ceux mentionnés il faut souligner l’importance cruciale du DZ (Dictionnaire de la Zone), en tant que dictionnaire en ligne avec beaucoup d’innovations d’un point de vue traductif. Enfin, dans un premier temps, le quatrième chapitre accentue l’importance de la traduction dans le domaine de l’audiovisuel, en mettant en évidence les différentes stratégies traductives. De plus, il mentionne plusieurs techniques d’adaptations linguistiques et culturelles et les contraintes principales auxquelles le sous-titrage est sujet. Dans un second temps, le mémoire se focalise sur la présentation du film La Haine qui représente un point de référence crucial pour les films sur les banlieues dans les années suivantes, aussi bien car il explique bien la réalité dans laquelle les protagonistes issus de l’immigration et faisant partie du contexte banlieusard vivent, que sur le plan linguistique et lexical, étant donné que le verlan témoigne des conditions de vie de la population vivant dans les zones, très souvent sujette à la discrimination, la stigmatisation, l’exclusion. En outre, ces personnes utilisent cette typologie de langage parce qu’ils voient en cette parlure le seul moyen à travers lequel pouvoir communiquer leur sentiment de mépris et de refus envers la société française et le standard de langue normative imposé par la société qui les rejettent.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/165441