School inclusion represents one of the significant challenges that educational institutions must continuously pursue. This paper aims to analyze the relationship between school inclusion and the Individualized Education Plan (PEI). The first chapter delves into the evolution of legislation and the resulting transformations that have shaped Italy’s approach to school inclusion. It examines the transition from exclusionary models to current strategies aimed at promoting the inclusion of students with disabilities. The second part focuses on the analysis of the PEI, highlighting how its introduction was crucial in integrating students with disabilities into mainstream classrooms. However, merely drafting the document is not sufficient to ensure effective inclusion. Over time, the PEI has undergone various transformations influenced by regulatory changes, redefining both its objectives and structure. Additionally, emerging pedagogical debates suggest that, in some cases, the PEI may inadvertently foster micro-exclusion, particularly when it is not aligned with the general classroom curriculum. For this reason, increasing attention is being given to differentiated teaching practices, promoted by frameworks such as Universal Design for Learning (UDL) and the Index for Inclusion. These approaches emphasize the individual needs of all students, not only those with disabilities, aiming to enhance diversity within the school environment. This perspective requires a redefinition of the role of both general and special education teachers, as well as a transformation of teaching practices and the overall school system to ensure genuine and effective inclusion. However, while creating inclusive school environments is essential, it is not sufficient unless accompanied by a systemic change involving the entire educational and social network. Achieving true inclusion requires a synergistic effort among schools, families, and the broader community, fostering meaningful participation of individuals with disabilities in society beyond the school context.

L’inclusione scolastica rappresenta una delle sfide significative che l’istituzione deve costantemente perseguire. Il presente elaborato si propone di analizzare la relazione che esiste tra l’inclusione scolastica ed il PEI. Nel primo capitolo, viene approfondita l’evoluzione normativa e le conseguenti trasformazioni che ha coinvolto l’Italia nello sviluppo dell’inclusione scolastica, esaminando le fasi che hanno condotto dal modello dell’esclusione fino alle attuali strategie volte alla promozione dell’inclusione degli alunni con disabilità. La seconda parte si concentra sull’analisi del PEI, evidenziando come la sua nascita fosse centrale per integrare gli alunni con disabilità all’interno delle classi comuni ma, la mera compilazione del documento non è di per sé sufficiente a garantire un’effettiva inclusione. Nel corso del tempo, il documento ha subito varie trasformazioni, influenzate dalla normativa di riferimento, che hanno ridefinito sia le finalità che la struttura di esso. Inoltre, nell’attuale dibattito pedagogico stanno emergendo alcune correnti di pensiero secondo cui, il documento potrebbe, in alcuni casi, promuovere della pratiche di microesclusione, in particolare quando non vi è alcun raccordo con la programmazione scolastica di classe. Per tale ragione, sta assumendo sempre maggior rilevanza la pratica della differenziazione didattica, promossa da correnti quali l’Universal Design For Learning (UDL) e Index for inclusion, dal momento che, quest’ultime pongono l’attenzione sulle specificità di ogni studente, non limitandosi esclusivamente agli alunni con disabilità, ma mirando alla valorizzazione delle differenze individuali all’interno del contesto scolastico. Questo approccio implica una ridefinizione del ruolo degli insegnanti, sia curricolari che di sostegno, ed una trasformazione delle pratiche didattiche e dell’intero sistema organizzativo della scuola, al fine di garantire un’inclusione autentica ed efficace. Tuttavia, la creazione di ambienti scolastici inclusivi, pur essendo una condizione necessaria, non è sufficiente se non supportata da un cambiamento sistemico che coinvolga l’intera rete educativa e sociale. Ciò può avvenire solo attraverso un’azione sinergica tra scuola, famiglia e territorio, al fine di promuovere un’inclusione che vada oltre l’ambito scolastico, favorendo una reale partecipazione degli individui con disabilità nella società.

Il raccordo tra il PEI e l'inclusione scolastica: verso le tendenze future e i rischi di pratiche di microesclusione

MASTROMARINO, GIORGIA
2023/2024

Abstract

L’inclusione scolastica rappresenta una delle sfide significative che l’istituzione deve costantemente perseguire. Il presente elaborato si propone di analizzare la relazione che esiste tra l’inclusione scolastica ed il PEI. Nel primo capitolo, viene approfondita l’evoluzione normativa e le conseguenti trasformazioni che ha coinvolto l’Italia nello sviluppo dell’inclusione scolastica, esaminando le fasi che hanno condotto dal modello dell’esclusione fino alle attuali strategie volte alla promozione dell’inclusione degli alunni con disabilità. La seconda parte si concentra sull’analisi del PEI, evidenziando come la sua nascita fosse centrale per integrare gli alunni con disabilità all’interno delle classi comuni ma, la mera compilazione del documento non è di per sé sufficiente a garantire un’effettiva inclusione. Nel corso del tempo, il documento ha subito varie trasformazioni, influenzate dalla normativa di riferimento, che hanno ridefinito sia le finalità che la struttura di esso. Inoltre, nell’attuale dibattito pedagogico stanno emergendo alcune correnti di pensiero secondo cui, il documento potrebbe, in alcuni casi, promuovere della pratiche di microesclusione, in particolare quando non vi è alcun raccordo con la programmazione scolastica di classe. Per tale ragione, sta assumendo sempre maggior rilevanza la pratica della differenziazione didattica, promossa da correnti quali l’Universal Design For Learning (UDL) e Index for inclusion, dal momento che, quest’ultime pongono l’attenzione sulle specificità di ogni studente, non limitandosi esclusivamente agli alunni con disabilità, ma mirando alla valorizzazione delle differenze individuali all’interno del contesto scolastico. Questo approccio implica una ridefinizione del ruolo degli insegnanti, sia curricolari che di sostegno, ed una trasformazione delle pratiche didattiche e dell’intero sistema organizzativo della scuola, al fine di garantire un’inclusione autentica ed efficace. Tuttavia, la creazione di ambienti scolastici inclusivi, pur essendo una condizione necessaria, non è sufficiente se non supportata da un cambiamento sistemico che coinvolga l’intera rete educativa e sociale. Ciò può avvenire solo attraverso un’azione sinergica tra scuola, famiglia e territorio, al fine di promuovere un’inclusione che vada oltre l’ambito scolastico, favorendo una reale partecipazione degli individui con disabilità nella società.
The relationship between PEI and School Inclusion: future trends and the risks of micro-exclusion practices
School inclusion represents one of the significant challenges that educational institutions must continuously pursue. This paper aims to analyze the relationship between school inclusion and the Individualized Education Plan (PEI). The first chapter delves into the evolution of legislation and the resulting transformations that have shaped Italy’s approach to school inclusion. It examines the transition from exclusionary models to current strategies aimed at promoting the inclusion of students with disabilities. The second part focuses on the analysis of the PEI, highlighting how its introduction was crucial in integrating students with disabilities into mainstream classrooms. However, merely drafting the document is not sufficient to ensure effective inclusion. Over time, the PEI has undergone various transformations influenced by regulatory changes, redefining both its objectives and structure. Additionally, emerging pedagogical debates suggest that, in some cases, the PEI may inadvertently foster micro-exclusion, particularly when it is not aligned with the general classroom curriculum. For this reason, increasing attention is being given to differentiated teaching practices, promoted by frameworks such as Universal Design for Learning (UDL) and the Index for Inclusion. These approaches emphasize the individual needs of all students, not only those with disabilities, aiming to enhance diversity within the school environment. This perspective requires a redefinition of the role of both general and special education teachers, as well as a transformation of teaching practices and the overall school system to ensure genuine and effective inclusion. However, while creating inclusive school environments is essential, it is not sufficient unless accompanied by a systemic change involving the entire educational and social network. Achieving true inclusion requires a synergistic effort among schools, families, and the broader community, fostering meaningful participation of individuals with disabilities in society beyond the school context.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/165424