Music plays a fundamental role in the cognitive, social and emotional development of children from early childhood. In this context, the Music Learning Theory elaborated by Edwin E. Gordon represents an innovative approach to music learning that values audiation and early exposure to sounds as key tools for fostering musical competence. The objective of this paper is to investigate how the principles of MLT find application in Turin educational contexts, with a focus on practices adopted in the early childhood age group. To achieve this goal, I conducted qualitative research based on participant observations and semi-structured interviews with experienced educators. Analysis of the data collected showed that this approach is recognized as a valuable tool for fostering a natural and joyful relationship with music in children. Educators and parents appreciate its effectiveness in supporting the development of listening skills and spontaneous musical expression. However, the application of Music Learning Theory in educational settings in Turin encounters some difficulties, mainly related to the low diffusion of the approach and the need for more specific training of operators and teachers. The research findings, therefore, underscore the importance of promoting dedicated training paths so that the quality of music education can become a structural and shared element in childhood. The need to integrate MLT with other theories also emerges, so as to make it stronger and more comprehensive. This research aims to offer a contribution to the reflection on the importance of quality music education from the earliest months of life, highlighting the value of the Gordonian approach in Italian educational contexts, starting from a reflection on the Turin context.
La musica svolge un ruolo fondamentale nello sviluppo cognitivo, sociale ed emotivo dei bambini fin dalla prima infanzia. In questo contesto, la Music Learning Theory elaborata da Edwin E. Gordon rappresenta un approccio innovativo all’apprendimento musicale, che valorizza l’audiation e l’esposizione precoce ai suoni come strumenti chiave per favorire le competenze musicali. L’obiettivo di questo lavoro è indagare come i principi della MLT trovino applicazione nei contesti educativi torinesi, con particolare attenzione alle pratiche adottate nella fascia d’età della prima infanzia. Per raggiungere questo scopo, ho condotto una ricerca di tipo qualitativo, basata su osservazioni partecipanti e interviste semi-strutturate rivolte a educatori esperti. Dall’analisi dei dati raccolti è emerso che tale approccio viene riconosciuto come strumento prezioso per favorire nei bambini un rapporto naturale e gioioso con la musica. Educatori e genitori ne apprezzano l’efficacia nel sostenere lo sviluppo delle capacità di ascolto e l’espressione musicale spontanea. Tuttavia, l’applicazione della Music Learning Theory nei contesti educativi in Torino incontra alcune difficoltà, legate soprattutto alla scarsa diffusione dell’approccio e alla necessità di una formazione più specifica di operatori ed insegnanti. I risultati della ricerca sottolineano, quindi, l’importanza di promuovere percorsi formativi dedicati, affinché la qualità dell’educazione musicale possa diventare un elemento strutturale e condiviso nell’ambito dell’infanzia. Emerge inoltre il bisogno di integrare la MLT con altre teorie, così da renderla più forte e completa. Questa ricerca intende offrire un contributo alla riflessione sull’importanza di un’educazione musicale di qualità fin dai primi mesi di vita, sottolineando il valore dell’approccio Gordoniano nei contesti educativi italiani, partendo da una riflessione sul contesto torinese.
Osservazione ed applicazione della Music Learning Theory di Edwin E. Gordon nella città di Torino
BORELLO, GIULIA
2023/2024
Abstract
La musica svolge un ruolo fondamentale nello sviluppo cognitivo, sociale ed emotivo dei bambini fin dalla prima infanzia. In questo contesto, la Music Learning Theory elaborata da Edwin E. Gordon rappresenta un approccio innovativo all’apprendimento musicale, che valorizza l’audiation e l’esposizione precoce ai suoni come strumenti chiave per favorire le competenze musicali. L’obiettivo di questo lavoro è indagare come i principi della MLT trovino applicazione nei contesti educativi torinesi, con particolare attenzione alle pratiche adottate nella fascia d’età della prima infanzia. Per raggiungere questo scopo, ho condotto una ricerca di tipo qualitativo, basata su osservazioni partecipanti e interviste semi-strutturate rivolte a educatori esperti. Dall’analisi dei dati raccolti è emerso che tale approccio viene riconosciuto come strumento prezioso per favorire nei bambini un rapporto naturale e gioioso con la musica. Educatori e genitori ne apprezzano l’efficacia nel sostenere lo sviluppo delle capacità di ascolto e l’espressione musicale spontanea. Tuttavia, l’applicazione della Music Learning Theory nei contesti educativi in Torino incontra alcune difficoltà, legate soprattutto alla scarsa diffusione dell’approccio e alla necessità di una formazione più specifica di operatori ed insegnanti. I risultati della ricerca sottolineano, quindi, l’importanza di promuovere percorsi formativi dedicati, affinché la qualità dell’educazione musicale possa diventare un elemento strutturale e condiviso nell’ambito dell’infanzia. Emerge inoltre il bisogno di integrare la MLT con altre teorie, così da renderla più forte e completa. Questa ricerca intende offrire un contributo alla riflessione sull’importanza di un’educazione musicale di qualità fin dai primi mesi di vita, sottolineando il valore dell’approccio Gordoniano nei contesti educativi italiani, partendo da una riflessione sul contesto torinese.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/165305