Corruption represents one of the main threats to the proper functioning of public institutions, with a significant impact both economically, due to the misappropriation of resources from the community, and socially, by undermining citizens' trust in public administration. In particular, the public procurement sector has historically been one of the most exposed to corrupt practices, making it necessary to adopt an increasingly structured regulatory framework to prevent and combat them. Since the 1990s, the Italian legislator has initiated a series of reforms to ensure greater transparency and integrity in public contract awarding procedures. The establishment of ANAC in 2014 marked a turning point, strengthening the oversight and prevention system. Regulatory developments have led to the transition from a purely repressive approach to a preventive strategy, based on instruments such as Law 190/2012, the National Anti-Corruption Plan, and the recent Public Contracts Code introduced by Legislative Decree 36/2023.
La corruzione rappresenta una delle principali minacce al corretto funzionamento delle istituzioni pubbliche, con un impatto significativo sia dal punto di vista economico, per la sottrazione di risorse alla collettività, sia dal punto di vista sociale, minando la fiducia dei cittadini nella pubblica amministrazione. In particolare, il settore degli appalti pubblici è storicamente uno dei più esposti a fenomeni corruttivi, rendendo necessaria l’adozione di un quadro normativo sempre più strutturato per prevenirli e contrastarli. A partire dagli anni Novanta, il legislatore italiano ha avviato una serie di riforme per garantire maggiore trasparenza e integrità nelle procedure di affidamento dei contratti pubblici. L’istituzione ANAC nel 2014 ha rappresentato un punto di svolta, rafforzando il sistema di vigilanza e prevenzione. L’evoluzione normativa ha portato al superamento di un approccio meramente repressivo, a favore di una strategia preventiva, fondata su strumenti come la Legge 190/2012, il Piano Nazionale Anticorruzione e il recente Codice dei contratti pubblici introdotto dal D.Lgs. 36/2023.
Contratti pubblici e corruzione: il ruolo dell'ANAC
SPADACCINI, GIULIA
2023/2024
Abstract
La corruzione rappresenta una delle principali minacce al corretto funzionamento delle istituzioni pubbliche, con un impatto significativo sia dal punto di vista economico, per la sottrazione di risorse alla collettività, sia dal punto di vista sociale, minando la fiducia dei cittadini nella pubblica amministrazione. In particolare, il settore degli appalti pubblici è storicamente uno dei più esposti a fenomeni corruttivi, rendendo necessaria l’adozione di un quadro normativo sempre più strutturato per prevenirli e contrastarli. A partire dagli anni Novanta, il legislatore italiano ha avviato una serie di riforme per garantire maggiore trasparenza e integrità nelle procedure di affidamento dei contratti pubblici. L’istituzione ANAC nel 2014 ha rappresentato un punto di svolta, rafforzando il sistema di vigilanza e prevenzione. L’evoluzione normativa ha portato al superamento di un approccio meramente repressivo, a favore di una strategia preventiva, fondata su strumenti come la Legge 190/2012, il Piano Nazionale Anticorruzione e il recente Codice dei contratti pubblici introdotto dal D.Lgs. 36/2023.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Tesi completa GIULIA SPADACCINI.pdf
non disponibili
Dimensione
1.34 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.34 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/165164