This thesis aims to analyze the perception of jihadist-salafi terrorism in Italy, adopting a psycho-social approach that integrates various disciplinary fields such as anthropology, psychology, neuroscience, sociology, history, and politics. The work focuses on exploring the dynamics related to radicalization, racism, and security policies through an in-depth reflection on the nature of hate and intolerance, with particular attention to the Muslim community. The analysis unfolds on multiple levels, starting with the concepts of pluralism, multiculturalism, and tolerance, leading to the study of the relationship between Islam and modernity, exploring the ideological roots of jihadist-salafi extremism, particularly through the figures of Ibn Taymiyya and Wahhabism. The psycho-social approach will also help analyze the influence of the psychology of hate, neuroscience, and the impact of the biological and evolutionary components in the phenomenon of racism and xenophobia, particularly within the context of immigration and the Muslim community. Moreover, political and media narratives will be examined, focusing on how these contribute to fueling the "us-them" dichotomy and promoting Islamophobia as a unifying factor for social identity, thereby masking the true causes of the social and economic problems faced by Western societies, especially Italy. These causes are structural in nature and intertwine with the history and evolution of the societies themselves. In a context of pervasive immigration, identifying foreigners as "negative and dangerous others" only fuels a culture of risk, with implications for security and freedom in the management of terrorism. Special attention will also be paid to youth and new generations, who are the first to suffer from the consequences of these complex entanglements and the identity crises affecting the West. The empirical research, through the analysis of books, academic articles, sector journals, direct testimonies, and data collected from a sample of Italians, will provide an overview of social perceptions regarding the terrorist phenomenon and migration policies. The conclusions will emphasize the need to develop an integrated approach that combines prevention, integration, and cultural awareness, proposing solutions to strengthen social cohesion and effectively and sustainably address radicalization.
La presente tesi si propone di analizzare la percezione del terrorismo jihadista-salafita in Italia, adottando un approccio psico-sociale che integra diversi ambiti disciplinari, quali l'antropologia, la psicologia, le neuroscienze, la sociologia, la storia e la politica. Il lavoro si concentra sull'esplorazione delle dinamiche legate alla radicalizzazione, al razzismo e alle politiche di sicurezza, attraverso una riflessione approfondita sulla natura dell'odio e dell'intolleranza, con particolare attenzione alla comunità musulmana. L'analisi si sviluppa su più livelli, partendo dai concetti di pluralismo, multiculturalismo e tolleranza, per arrivare allo studio della relazione tra Islam e modernità, esplorando le radici ideologiche dell’estremismo jihadista-salafita, in particolare attraverso le figure di Ibn Taymiyya e del wahhabismo. L'approccio psico-sociale contribuirà anche ad analizzare l'influenza della psicologia dell'odio, delle neuroscienze e, quindi, l'impatto della componente biologica e evolutiva nel fenomeno del razzismo e della xenofobia, particolarmente nel contesto dell'immigrazione e della comunità musulmana. Si indagheranno, inoltre, le narrazioni politiche e mediatiche, con un focus su come queste contribuiscano ad alimentare la dicotomia "noi-loro" e a promuovere l'islamofobia come fattore unificante per l'identità sociale, celando le vere cause dei disagi sociali ed economici che le società occidentali, e in particolare l'Italia, stanno affrontando. Tali cause sono di natura strutturale e si intrecciano con la storia e l'evoluzione delle società stesse. In un contesto di immigrazione pervasiva, l'identificazione degli stranieri come "diverso negativo e pericoloso" non fa che alimentare una cultura del rischio, con le sue implicazioni sulla sicurezza e sulla libertà nella gestione del terrorismo. Un occhio di riguardo verrà riservato ancora per i giovani e le nuove generazioni che sono i primi a soffrire delle conseguenze di questi intrecci complessi e delle crisi identitarie che stanno colpendo l’occidente. La ricerca empirica, attraverso l'analisi di libri, articoli accademici, riviste di settore, testimonianze dirette e i dati raccolti da un campione di italiani, offrirà una panoramica delle percezioni sociali riguardo il fenomeno terroristico e le politiche migratorie. Le conclusioni sottolineeranno la necessità di sviluppare un approccio integrato che combini prevenzione, integrazione e consapevolezza culturale, proponendo soluzioni per rafforzare la coesione sociale e affrontare la radicalizzazione in modo efficace e sostenibile.
Uno studio sulla percezione di un fenomeno totale e complesso: il pensiero psico-sociale rispetto al terrorismo di matrice jihadista-salafita in Italia;
GAGNESI, ANNA ROSA
2023/2024
Abstract
La presente tesi si propone di analizzare la percezione del terrorismo jihadista-salafita in Italia, adottando un approccio psico-sociale che integra diversi ambiti disciplinari, quali l'antropologia, la psicologia, le neuroscienze, la sociologia, la storia e la politica. Il lavoro si concentra sull'esplorazione delle dinamiche legate alla radicalizzazione, al razzismo e alle politiche di sicurezza, attraverso una riflessione approfondita sulla natura dell'odio e dell'intolleranza, con particolare attenzione alla comunità musulmana. L'analisi si sviluppa su più livelli, partendo dai concetti di pluralismo, multiculturalismo e tolleranza, per arrivare allo studio della relazione tra Islam e modernità, esplorando le radici ideologiche dell’estremismo jihadista-salafita, in particolare attraverso le figure di Ibn Taymiyya e del wahhabismo. L'approccio psico-sociale contribuirà anche ad analizzare l'influenza della psicologia dell'odio, delle neuroscienze e, quindi, l'impatto della componente biologica e evolutiva nel fenomeno del razzismo e della xenofobia, particolarmente nel contesto dell'immigrazione e della comunità musulmana. Si indagheranno, inoltre, le narrazioni politiche e mediatiche, con un focus su come queste contribuiscano ad alimentare la dicotomia "noi-loro" e a promuovere l'islamofobia come fattore unificante per l'identità sociale, celando le vere cause dei disagi sociali ed economici che le società occidentali, e in particolare l'Italia, stanno affrontando. Tali cause sono di natura strutturale e si intrecciano con la storia e l'evoluzione delle società stesse. In un contesto di immigrazione pervasiva, l'identificazione degli stranieri come "diverso negativo e pericoloso" non fa che alimentare una cultura del rischio, con le sue implicazioni sulla sicurezza e sulla libertà nella gestione del terrorismo. Un occhio di riguardo verrà riservato ancora per i giovani e le nuove generazioni che sono i primi a soffrire delle conseguenze di questi intrecci complessi e delle crisi identitarie che stanno colpendo l’occidente. La ricerca empirica, attraverso l'analisi di libri, articoli accademici, riviste di settore, testimonianze dirette e i dati raccolti da un campione di italiani, offrirà una panoramica delle percezioni sociali riguardo il fenomeno terroristico e le politiche migratorie. Le conclusioni sottolineeranno la necessità di sviluppare un approccio integrato che combini prevenzione, integrazione e consapevolezza culturale, proponendo soluzioni per rafforzare la coesione sociale e affrontare la radicalizzazione in modo efficace e sostenibile.File | Dimensione | Formato | |
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Descrizione: Prova finale del corso di laurea Magistrale in Scienze delle Religioni di Anna Rosa Gagnesi in History of Islam e Psicologia della Religione con uno studio interdisciplinare sulla percezione del terrorismo di matrice jihadista-salafita in Italia.
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/165155