The dissertation analyses the principle of the presumption of innocence through a comparison between the formulation adopted by the European Convention, establishing the “presumption of innocence” as present until the guilt is proven, and the Italian Constitution, providing the “non-presumption of guilt” until a definitive conviction. The study is introduced through an analysis of historical and political background of such principle, highlighting how it has become an essential warranty for trial fairness and for protection of fundamental rights of the accused. Then, the arrangement is explored as a rule of treatment from two distinct perspectives: on the one hand, the prohibition of punishment before a final conviction, on the other hand, the prohibition of portraying the suspect of accused as guilty during the proceeding. Eventually, the dissertation examines the presumption of innocence as a judicial and evidentiary rule, focusing on challenges of procedural cognitivism and giving an insight on possible future perspectives.
La tesi analizza il principio della presunzione di innocenza attraverso un confronto tra la formula utilizzata dalla Convenzione europea, che sancisce la “presunzione di innocenza” fino all’accertamento della colpevolezza, e quella della Costituzione italiana, che prevede la “non presunzione di colpevolezza” sino alla condanna definitiva. Lo scritto inizia con l’esame delle radici storiche e politiche del principio, evidenziando come esso sia divenuto una garanzia essenziale per assicurare un processo equo e tutelare i diritti fondamentali dell’imputato. Successivamente si approfondisce l’istituto come regola di trattamento sotto due dimensioni: da un lato, il divieto di punire prima che sia pronunciata una condanna definitiva, e dall’altro, il divieto di far apparire l’indagato o l’imputato come colpevole durante il procedimento. Infine, il testo esamina la presunzione di innocenza come regola di giudizio e probatoria, concentrandosi sulle sfide del cognitivismo processuale e sulle possibili evoluzioni future.
La presunzione di innocenza nella Convenzione europea e la non presunzione di colpevolezza nella Costituzione: due diverse formule di “finzione”
CANONICO, TERESA
2023/2024
Abstract
La tesi analizza il principio della presunzione di innocenza attraverso un confronto tra la formula utilizzata dalla Convenzione europea, che sancisce la “presunzione di innocenza” fino all’accertamento della colpevolezza, e quella della Costituzione italiana, che prevede la “non presunzione di colpevolezza” sino alla condanna definitiva. Lo scritto inizia con l’esame delle radici storiche e politiche del principio, evidenziando come esso sia divenuto una garanzia essenziale per assicurare un processo equo e tutelare i diritti fondamentali dell’imputato. Successivamente si approfondisce l’istituto come regola di trattamento sotto due dimensioni: da un lato, il divieto di punire prima che sia pronunciata una condanna definitiva, e dall’altro, il divieto di far apparire l’indagato o l’imputato come colpevole durante il procedimento. Infine, il testo esamina la presunzione di innocenza come regola di giudizio e probatoria, concentrandosi sulle sfide del cognitivismo processuale e sulle possibili evoluzioni future.File | Dimensione | Formato | |
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Teresa Canonico,917230-tesi di laurea.pdf
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Descrizione: La tesi analizza la differenza tra la formula della “presunzione di innocenza” dichiarata nella Convenzione europea e la “non presunzione di colpevolezza” sancita nella Costituzione.
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/165106