ABSTRACT Gender differences in paroxysmal atrial fibrillation and atrial flutter in the Emergency Department: epidemiological aspects and impact on therapeutic strategies INTRODUCTION Atrial fibrillation is the most common cardiac arrhythmia worldwide and represents a significant factor in morbidity and mortality. Numerous scientific studies have demonstrated gender differences in the prevalence, clinical presentation, and therapeutic response of various diseases. Similarly, chronic AF also shows disparities in therapeutic approaches, clinical manifestations, and comorbidity burden. The aim of our study is twofold: 1) To investigate the epidemiology of patients with paroxysmal atrial fibrillation and atrial flutter in the Emergency Department, with particular attention to potential gender differences. 2) To analyze possible discrepancies in the treatments performed and their outcomes. METHODS This retrospective observational study included patients diagnosed with paroxysmal atrial fibrillation and atrial flutter, identified via a 12-lead ECG, between January 1, 2023, and December 31, 2023. For these patients, we collected anamnesis, clinical-laboratory, and therapeutic data, focusing on comorbidities, arrhythmia control strategies, and anticoagulant therapy. The primary outcomes considered were the use of cardioversion and anticoagulant therapy. RESULTS A total of 382 patients were included in the study, with a median age of 73 years, 52.6% of whom were female. The most common symptoms at presentation in the Emergency Department were palpitations, dyspnea, and chest pain. Our study highlighted differences in the presentation and management of atrial fibrillation between men and women in the Emergency Department. Women were significantly older (mean age of 76 years vs. 69 years in men), more symptomatic (experiencing chest pain and dyspnea more frequently), and had a higher number of comorbidities (Charlson Comorbidity Index 4). Anticoagulant therapy was prescribed more frequently in women than in men (79.1% vs. 67.4%), although this difference disappeared after stratification based on a CHAD-Vasc score ≥1. The choice of rate control strategy in the total population was lower (35.9%) compared to rhythm control (47.4%). Among patients undergoing rate control, women received rate control therapy more frequently than men (40.8% vs. 30.4%). There was a higher recurrence of rhythm control treatment (p=0.07) in men. However, after applying multivariate analysis, this difference was found to be linked to the greater comorbidity burden and older age, rather than gender itself. CONCLUSION The results of this study confirm the existence of gender differences in paroxysmal atrial fibrillation. However, these disparities may not be directly attributable to gender but rather to the higher prevalence of comorbidities, older age, and increased thromboembolic risk in women. These findings highlight the need for a personalized therapeutic approach that takes gender-specific factors into account to optimize treatment, improve clinical outcomes, and reduce the need for repeated emergency department visits.

ABSTRACT Differenze di genere nella fibrillazione e nel flutter atriale parossistici in Pronto Soccorso: aspetti epidemiologici e impatto sulle strategie terapeutiche INTRODUZIONE La fibrillazione atriale è l’aritmia cardiaca più frequente a livello globale globale e costituisce un rilevante fattore di morbilità e mortalità. Numerose evidenze scientifiche hanno dimostrato la presenza di differenze di genere nella prevalenza, presentazione clinica e risposta terapeutica di diverse patologie. Analogamente, anche nella FA cronica si osservano disparità in termini di approccio terapeutico, manifestazioni cliniche e carico delle comorbidità. L’obiettivo del nostro studio è duplice: 1) Indagare l’epidemiologia dei pazienti con fibrillazione atriale e flutter atriale parossistici in Pronto Soccorso, con particolare riferimento alle potenziali differenze di genere 2) Analizzare eventuali asimmetrie riguardo ai trattamenti effettuati e ai relativi esiti. METODI Il presente studio osservazionale retrospettivo ha reclutato i pazienti con la diagnosi di fibrillazione atriale e flutter atriale parossistici, diagnosticati per mezzo di ECG a 12 derivazioni, nel periodo 1/01/2023 e il 31/12/2023. Di tali pazienti sono stati acquisiti i dati anamnestici, clinico-laboratoristici, terapeutici, in particolare i dati sulle comorbidità, la strategia del controllo dell’aritmia e della terapia anticoagulante. Come outcome principali sono stati considerati l’impiego della cardioversione e della terapia anticoagulante. RISULTATI Hanno fatto parte dello studio 382 pazienti, con età mediana di 73 anni, di cui il 52,6% di sesso femminile. Nella popolazione di studio, la sintomatologia alla presentazione in PS è rappresentata principalmente dal cardiopalmo, dispnea e dolore toracico. Il nostro studio ha evidenziato differenze nella presentazione e nella gestione della fibrillazione atriale tra uomini e donne in PS. L'età è significativamente più alta nelle donne (media di 76 anni contro i 69 anni degli uomini). Le donne sono più sintomatiche (manifestano più spesso il dolore toracico e dispnea), presentano un maggior numero di patologie (Charlson Comorbidity Index 4). La terapia anticoagulante è stata prescritta maggiormente nelle donne rispetto agli uomini (79,1% contro il 67,4%), differenza venuta meno dopo la stratificazione in base al CHAD-Vasc ≥ 1. La scelta della strategia di controllo della frequenza nella popolazione totale è risultata minore (35,9%) rispetto al controllo del ritmo (47,4%). Nei pazienti sottoposti al controllo della frequenza, la terapia per la frequenza è maggiore nelle donne (il 40,8% contro il 30,4% negli uomini). Si è manifestata una maggior ricorrenza al trattamento di controllo del ritmo (p=0,07) nel sesso maschile. Applicando l’analisi multivariata, tale differenza è risultata legata al maggior carico di comorbidità e dell’età e non al genere. CONCLUSIONE I risultati di questo studio confermano l'esistenza di differenze di genere nella fibrillazione atriale parossistica. Tuttavia, tali disparità potrebbero essere attribuite non al sesso in sé, ma alla maggiore prevalenza di comorbidità, all’età più avanzata e al rischio tromboembolico più elevato nelle donne. Questi aspetti sottolineano la necessità di un approccio terapeutico personalizzato, che consideri le specificità di genere per ottimizzare i trattamenti, migliorare gli esiti clinici e ridurre la necessità di accessi ripetuti ai servizi di emergenza.

Differenze di genere nella fibrillazione e nel flutter atriale parossistici in Pronto Soccorso: aspetti epidemiologici e impatto sulle strategie terapeutiche

MOSHKINA, ELIZAVETA
2024/2025

Abstract

ABSTRACT Differenze di genere nella fibrillazione e nel flutter atriale parossistici in Pronto Soccorso: aspetti epidemiologici e impatto sulle strategie terapeutiche INTRODUZIONE La fibrillazione atriale è l’aritmia cardiaca più frequente a livello globale globale e costituisce un rilevante fattore di morbilità e mortalità. Numerose evidenze scientifiche hanno dimostrato la presenza di differenze di genere nella prevalenza, presentazione clinica e risposta terapeutica di diverse patologie. Analogamente, anche nella FA cronica si osservano disparità in termini di approccio terapeutico, manifestazioni cliniche e carico delle comorbidità. L’obiettivo del nostro studio è duplice: 1) Indagare l’epidemiologia dei pazienti con fibrillazione atriale e flutter atriale parossistici in Pronto Soccorso, con particolare riferimento alle potenziali differenze di genere 2) Analizzare eventuali asimmetrie riguardo ai trattamenti effettuati e ai relativi esiti. METODI Il presente studio osservazionale retrospettivo ha reclutato i pazienti con la diagnosi di fibrillazione atriale e flutter atriale parossistici, diagnosticati per mezzo di ECG a 12 derivazioni, nel periodo 1/01/2023 e il 31/12/2023. Di tali pazienti sono stati acquisiti i dati anamnestici, clinico-laboratoristici, terapeutici, in particolare i dati sulle comorbidità, la strategia del controllo dell’aritmia e della terapia anticoagulante. Come outcome principali sono stati considerati l’impiego della cardioversione e della terapia anticoagulante. RISULTATI Hanno fatto parte dello studio 382 pazienti, con età mediana di 73 anni, di cui il 52,6% di sesso femminile. Nella popolazione di studio, la sintomatologia alla presentazione in PS è rappresentata principalmente dal cardiopalmo, dispnea e dolore toracico. Il nostro studio ha evidenziato differenze nella presentazione e nella gestione della fibrillazione atriale tra uomini e donne in PS. L'età è significativamente più alta nelle donne (media di 76 anni contro i 69 anni degli uomini). Le donne sono più sintomatiche (manifestano più spesso il dolore toracico e dispnea), presentano un maggior numero di patologie (Charlson Comorbidity Index 4). La terapia anticoagulante è stata prescritta maggiormente nelle donne rispetto agli uomini (79,1% contro il 67,4%), differenza venuta meno dopo la stratificazione in base al CHAD-Vasc ≥ 1. La scelta della strategia di controllo della frequenza nella popolazione totale è risultata minore (35,9%) rispetto al controllo del ritmo (47,4%). Nei pazienti sottoposti al controllo della frequenza, la terapia per la frequenza è maggiore nelle donne (il 40,8% contro il 30,4% negli uomini). Si è manifestata una maggior ricorrenza al trattamento di controllo del ritmo (p=0,07) nel sesso maschile. Applicando l’analisi multivariata, tale differenza è risultata legata al maggior carico di comorbidità e dell’età e non al genere. CONCLUSIONE I risultati di questo studio confermano l'esistenza di differenze di genere nella fibrillazione atriale parossistica. Tuttavia, tali disparità potrebbero essere attribuite non al sesso in sé, ma alla maggiore prevalenza di comorbidità, all’età più avanzata e al rischio tromboembolico più elevato nelle donne. Questi aspetti sottolineano la necessità di un approccio terapeutico personalizzato, che consideri le specificità di genere per ottimizzare i trattamenti, migliorare gli esiti clinici e ridurre la necessità di accessi ripetuti ai servizi di emergenza.
Gender differences in paroxysmal atrial fibrillation and atrial flutter in the Emergency Department: epidemiological aspects and impact on therapeutic strategies
ABSTRACT Gender differences in paroxysmal atrial fibrillation and atrial flutter in the Emergency Department: epidemiological aspects and impact on therapeutic strategies INTRODUCTION Atrial fibrillation is the most common cardiac arrhythmia worldwide and represents a significant factor in morbidity and mortality. Numerous scientific studies have demonstrated gender differences in the prevalence, clinical presentation, and therapeutic response of various diseases. Similarly, chronic AF also shows disparities in therapeutic approaches, clinical manifestations, and comorbidity burden. The aim of our study is twofold: 1) To investigate the epidemiology of patients with paroxysmal atrial fibrillation and atrial flutter in the Emergency Department, with particular attention to potential gender differences. 2) To analyze possible discrepancies in the treatments performed and their outcomes. METHODS This retrospective observational study included patients diagnosed with paroxysmal atrial fibrillation and atrial flutter, identified via a 12-lead ECG, between January 1, 2023, and December 31, 2023. For these patients, we collected anamnesis, clinical-laboratory, and therapeutic data, focusing on comorbidities, arrhythmia control strategies, and anticoagulant therapy. The primary outcomes considered were the use of cardioversion and anticoagulant therapy. RESULTS A total of 382 patients were included in the study, with a median age of 73 years, 52.6% of whom were female. The most common symptoms at presentation in the Emergency Department were palpitations, dyspnea, and chest pain. Our study highlighted differences in the presentation and management of atrial fibrillation between men and women in the Emergency Department. Women were significantly older (mean age of 76 years vs. 69 years in men), more symptomatic (experiencing chest pain and dyspnea more frequently), and had a higher number of comorbidities (Charlson Comorbidity Index 4). Anticoagulant therapy was prescribed more frequently in women than in men (79.1% vs. 67.4%), although this difference disappeared after stratification based on a CHAD-Vasc score ≥1. The choice of rate control strategy in the total population was lower (35.9%) compared to rhythm control (47.4%). Among patients undergoing rate control, women received rate control therapy more frequently than men (40.8% vs. 30.4%). There was a higher recurrence of rhythm control treatment (p=0.07) in men. However, after applying multivariate analysis, this difference was found to be linked to the greater comorbidity burden and older age, rather than gender itself. CONCLUSION The results of this study confirm the existence of gender differences in paroxysmal atrial fibrillation. However, these disparities may not be directly attributable to gender but rather to the higher prevalence of comorbidities, older age, and increased thromboembolic risk in women. These findings highlight the need for a personalized therapeutic approach that takes gender-specific factors into account to optimize treatment, improve clinical outcomes, and reduce the need for repeated emergency department visits.
MORELLO, FULVIO
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/165033